Il colore terziario è un colore idealmente ottenuto mescolando colori primari in quantità disomogenee.[1] Il concetto di colore terziario si diffonde grazie al lavoro del pittore e docente Johannes Itten che ha proposto nel 1961 una personale teoria del colore.

Cerchio cromatico di Itten nello storico modello di colore RYB: i colori primari sono indicati con il numero 1, quelli secondari con 2 e quelli terziari con 3.

Secondo Itten, il colore terziario viene prodotto mescolando in quantità uguali un colore secondario e un primario, o analogamente due colori primari con diversa quantità, 1/4 e 3/4. Questa mescolanza di pigmenti porta tuttavia ad ottenere colori poco brillanti e distanti da quelli teorici: lo spazio colori adottato da Itten e altri autori[2][3] è il modello di colore RYB, che è un'approssimazione del modello CMYK (il quale costituisce insieme modello RGB il moderno spazio dei colori).

Esempi modifica

  • blu + rosso + rosso = rosso violaceo[1]
  • blu + giallo + giallo = verde giallognola[1]
  • rosso + blu + blu = viola bluastro[1]
  • rosso + giallo + giallo = giallo aranciato[1]
  • giallo + blu + blu = blu verdastro[1]
  • giallo + rosso + rosso = rosso aranciato[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g La tavolozza del pittore: colori primari, secondari, terziari e complementari, su artecreo.it, 1º febbraio 2021. URL consultato il 3 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2022).
  2. ^ Moses Harris, The Natural System of Colours, Laidler, 1766.
  3. ^ Josef Albers, Interaction of Color, Yale University Press, 1963, ISBN 0-300-01846-0.

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