Come si manipola l'informazione

Come si manipola l'informazione è un libro scritto da Andrea Barbato, giornalista e direttore di varie testate, nel quale viene descritta l'ascesa di Joseph McCarthy, senatore statunitense, reso celebre, soprattutto, dall'atmosfera di "caccia alle streghe" che riuscì a diffondere intorno agli anni cinquanta, grazie ad un uso astuto e spregiudicato dei mezzi di comunicazione.

Come si manipola l'informazione
AutoreAndrea Barbato
1ª ed. originale1996
Generesaggio
Lingua originaleitaliano

Gli ingredienti di questa "caccia alle streghe", dove queste ultime assunsero le sembianze di comunisti o di esponenti della sinistra in odore di comunismo, appartenenti al mondo della politica, dell'arte, dello spettacolo, della scienza, degli intellettuali etc., furono una lunga serie di accuse false e menzognere che nemmeno le smentite ufficiali riuscirono a far cadere, il clima di sospetto, la mitizzazione della propria immagine e la demonizzazione del soggetto bersaglio.

Barbato individua un nesso comune, un intreccio fra le caratteristiche e le esigenze del mondo dei mass-media, tendenti alla espansione a dismisura di ciò che fa notizia, della ricerca della notizia che fa scalpore e suscita forti reazioni e coinvolgimenti, del suo ambiguo rapporto con il mondo politico e con il potere, e la strategia politica di McCarthy.

Quindi, Barbato analizza a tutto tondo i modi di fare giornalismo e informazione e le modalità di plagio, influenza e manipolazione dell'opinione pubblica.

Barbato, ricorda al lettore che il termine "maccartismo" si è imposto come termine politico e giornalistico per indicare una forma di odio ideologico, una strategia e una mobilitazione di odio e l'utilizzo della persecuzione come macchina di consenso.

Esempi di intolleranza modifica

L'autore ripercorre anche una breve storia delle intolleranze recenti, focalizzando l'attenzione su Henry Ford, che arrivato all'apice del successo, si sentì investito da un carisma pseudodivino e dopo aver organizzato una spedizione a fini positivi, come quella del 1915, che avrebbe dovuto far interrompere la prima guerra mondiale, si lanciò in una battaglia antisemita, ritenendo gli ebrei colpevoli della rivoluzione bolscevica e del dilagante socialismo. Quando entrò in possesso dei famigerati Protocolli dei Savi di Sion, li fece propri e sul suo giornale li reclamizzò e li appoggiò. Dopo qualche anno si pentì dei suoi slanci razzisti.

Edizioni modifica

  • Andrea Barbato, Come si manipola l'informazione, Editori Riuniti, 1996, pp.82 , cap.1.

Voci correlate modifica

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