Concerto per pianoforte e orchestra (Vaughan Williams)

Il Concerto per pianoforte e orchestra in do maggiore è un lavoro concertante di Ralph Vaughan Williams scritto nel 1926 (movimenti 1 e 2) e 1930-31 (movimento 3). Durante gli anni successivi il compositore completò Job: A Masque for Dancing e iniziò a lavorare alla sua Quarta Sinfonia. Il concerto condivide alcune caratteristiche tematiche con queste opere, così come alcune delle loro parti drammatiche e turbolenze.

Concerto per pianoforte
(Concerto per 2 pianoforti e orchestra)
CompositoreRalph Vaughan Williams
Tonalitàdo maggiore
Tipo di composizioneConcerto
Epoca di composizione
  • 1926 (primi due mov.)
  • 1930 (finale)
Prima esecuzione1933 (orig.: vers. per un piano)
  • Adrian Boult (direttore)
  • 1946 (rivisto: vers. per due pianoforti)
Pubblicazione1972, Londra: Oxford University Press
DedicaHarriet Cohen
Durata media25 minuti
Organico
Solista
1 pianoforte (originale); 2 pianoforti (versione rivista)
Orchestra
2 flauti (2° anche ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti
4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, tuba
timpani, percussioni
organo (ad lib.), Archi
Movimenti
3 movimenti
  1. Toccata: Allegro moderato
  2. Romanza: Lento
  3. Fuga chromatica (Allegro), con finale alla tedesca

Storia modifica

Il lavoro fu presentato in anteprima il 1º febbraio 1933 da Harriet Cohen, con la BBC Symphony Orchestra diretta da Sir Adrian Boult. Il Finale fu elaborato poco dopo e l'opera fu pubblicata nel 1936. Inizialmente il concerto non fu ben accolto, considerato non gratificante per il solista. Sebbene il pezzo offra ampie opportunità di virtuosismo in tutti i movimenti, Vaughan Williams ha trattato il pianoforte come uno strumento a percussione, così come Béla Bartók e Paul Hindemith durante questo periodo, con una trama a volte impenetrabilmente spessa.[1]

Sebbene il concerto abbia avuto un'alta valutazione da alcuni, Bartók, per esempio, ne fu estremamente impressionato, Vaughan Williams accettò il consiglio di amici e colleghi benintenzionati e rielaborò il brano in un Concerto per due pianoforti e orchestra, aggiungendo più struttura alle parti per il pianoforte, con l'assistenza di Joseph Cooper nel 1946.[2]

Struttura modifica

Toccata modifica

Allegro moderato - Largamente - Cadenza

Il concerto inizia con musica trainante e vivace del solista sullo sfondo di un tema minaccioso e crescente dell'orchestra. Un'idea più veloce, quasi uno scherzo, condivisa equamente tra pianoforte e orchestra, presto contrasta la musica di apertura. Questi due blocchi di musica si alternano, formando la base dell'intero movimento. È come se il dialogo tradizionale tra solista e orchestra fosse stato soppiantato da un dialogo più generalizzato di tipi musicali. Al culmine del movimento, un breve e fragoroso assolo di pianoforte viene affiancato dall'orchestra completa. Poi però l'orchestra si interrompe bruscamente per lasciare il piano a riflettere da solo in una breve cadenza lirica. Questo porta senza interruzione al movimento lento.

Romanza modifica

Lento

La Romanza è più delicata, suggerendo all'ascoltatore citazioni dei precedenti studi di Vaughan Williams con Maurice Ravel. Vaughan Williams cita qui il tema dell'Epilogue del terzo movimento della Sinfonia n. 3 di Arnold Bax.[3]

Fuga chromatica modifica

Con Finale alla Tedesca

Ancora una volta senza una pausa dalla musica precedente, il movimento di chiusura inizia con una fuga che è collegata a un valzer finale con voli virtuosistici del pianoforte solista. Si chiude con il l'ensemble che ripete i temi dei primi due movimenti e poi si chiude bruscamente.

Orchestrazione modifica

Solista
1 pianoforte (originale); 2 pianoforti (versione rivista)
Orchestra
2 flauti (2° anche ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti
4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, tuba, timpani, percussioni, organo (ad lib.), Archi

Note modifica

  1. ^ Kennedy, p. 262.
  2. ^ Achenbach, p. 1.
  3. ^ Baxworks, su davidparlett.co.uk. URL consultato il 9 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2012).

Bibliografia modifica

  • Achenbach, Andrew, Vaughan Williams: Piano Concerto; Delius: Piano Concerto; Finzi: Eclogue (Note per EMI 75983), Piers Lane, piano; Royal Liverpool Philharmonic; Vernon Handley, direttore.
  • Max Harrison, Symphony #9 and Piano Concerto CD Booklet, Chandos Records.
  • Kennedy, Michael, The Works of Ralph Vaughan Williams, Oxford e New York, Oxford University Press, 1964.

Collegamenti esterni modifica

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