Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 (Beethoven)

composizione di Ludwig van Beethoven

Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 fu composto da Ludwig van Beethoven tra il 1805 e il 1806. Fu eseguito per la prima volta nel marzo 1807 presso il palazzo del principe Lobkowitz con lo stesso Beethoven al pianoforte e successivamente al Theater an der Wien il 22 dicembre 1808.[1]

Concerto per pianoforte e orchestra n. 4
CompositoreLudwig van Beethoven
TonalitàSol maggiore
Tipo di composizioneconcerto
Numero d'operaOp. 58
Epoca di composizione1805-1806
Prima esecuzioneVienna, Palazzo Lobkowitz, 8 Marzo 1807
DedicaRodolfo Giovanni d'Asburgo-Lorena
Durata media32 minuti
Organico

Storia modifica

Beethoven scrisse il suo quarto concerto fra il 1805 e il 1806 contemporaneamente alla stesura della quinta sinfonia e del Fidelio. Dedicato all'arciduca Rodolfo ed eseguito per la prima volta nel 1807, fu anche l'ultima opera interpretata dall'autore al pianoforte. Ritornato a comporre un concerto dopo circa cinque anni, con questo lavoro il musicista si allontana notevolamente dalla tradizione classica rivoluzionando quello che era stato fino ad allora il rapporto solista-orchestra. Nel Concerto in Sol maggiore è infatti il pianoforte a entrare con il primo tema ripreso solo successivamente dal pieno orchestrale.[2] Si tratta infatti della prima volta, nella storia di questo genere, in cui l'incipit, con l'enunciazione del I tema, non è affidato all'orchestra.

Tradizionalmente la composizione del secondo movimento, Andante con moto, sarebbe stata scritta traendo ispirazione dal mito della ninfa Euridice. Il compositore avrebbe creato un dialogo tra il pianoforte - rappresentante il marito di Euridice, Orfeo - e l'orchestra, che dovrebbe impersonare le divinità degli inferi; dialogo finalizzato a richiedere il ritorno di Euridice alla vita terrena. Il pianoforte porterà l'orchestra a seguirlo in un tema malinconico, quasi a dimostrare la debolezza della morte davanti al sentimento dell'amore.[1]

Nel 1808 Beethoven volle modificare il Concerto realizzando una versione più elaborata, con numerose aggiunte alla parte del pianoforte. Carl Czerny, che era allievo del compositore, dichiarò che, già durante la prima esecuzione, il musicista aveva suonato variando la parte con l'introduzione di passaggi non previsti, fatto indicativo della volontà dell'autore di voler modificare la partitura già scritta.[3]

Struttura modifica

La composizione è formata dai seguenti movimenti:

  1. Allegro moderato
  2. Andante con moto (Mi minore)
  3. Rondò. Vivace

Analisi modifica

 
Copertina della prima edizione della partitura

Allegro moderato modifica

Il primo movimento è in forma-sonata e porta l'indicazione Allegro moderato, inizia con il tema esposto dal pianoforte in un modo quasi esitante, connotando la musica di quello che sarà il carattere dell'intera composizione, intimo e lirico, lontano dall'andamento marziale caratteristico dei lavori precedenti.[3]

Il tema iniziale si basa sulla ripetizione dell'accordo prima di tonica (Sol), poi di dominante (Re) e di nuovo di tonica affidato al pianoforte. Poi comincia la prima esposizione affidata all'orchestra che ripete il primo tema e giunge ad un secondo tema che comincia in La minore e che modula fino al Fa diesis minore. Successivamente viene ripresentato il tema iniziale in minore che serve a portare in Re maggiore (dominante di Sol). Beethoven inserisce quindi una cadenza in Re maggiore che porta alla conclusione della prima esposizione.

Note modifica

  1. ^ a b Alessandro D'Avenia, 2020: andante con moto, in Corriere della Sera, 30 dicembre 2019.
  2. ^ Simone Ciolfi, Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra in Sol maggiore, op. 58
  3. ^ a b Eduardo Rescigno, Concerto n.4 in Sol maggiore op. 58 in Grande Storia della Musica, Milano, F.lli Fabbri Editori, 1978

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN197648491 · LCCN (ENno97068635 · GND (DE300015496 · BNF (FRcb13908224m (data) · J9U (ENHE987007462254405171
  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica