Concilio di Parigi (553)

sinodo cristiano del 553

Il concilio di Parigi del 552 o 553, o secondo concilio di Parigi, fu convocato da Childeberto I, re franco della dinastia dei merovingi.

Controversie sulla data modifica

La data di questa assemblea dà ancora luogo a controversie: vengono indicate generalmente questi tre anni: 553, 551 o 552. La data quivi indicata è quella suggerita da Louis de Mas Latrie nella sua opera Chronologie historique des papes, des conciles généraux et des conciles des Gaules et de France (1836). Lo storico benedettino del XVIII secolo, Rémy Ceillier fornisce qualche elemento per tentare di stabilire questa data[1].

Gli editori dell'edizione critica degli atti conciliari (1893) pongono questo concilio nel 552[2]. La stessa data è indicata da Charles de Clercq, editore dei Concilia Galliae (1963), e da Louis Duchesne nei suoi volumi Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule (1907-1915).

Descrizione modifica

Questo concilio, convocato da Childeberto I, fu presieduto da Sapaudo, vescovo di Arles. Egli depose e fece chiudere in un monastero Saffaraco, vescovo di Parigi, sostituito da Eusebio[3].

Partecipanti modifica

Questo concilio si svolse con un'assemblea di 27 vescovi in rappresentanza di altrettante diocesi[4]:

Note modifica

  1. ^ Remi Ceillier, p. 774
  2. ^ Monumenta Germaniae Historica, Concilia aevi Merovingici (511-695), a cura di Friedrich Maassen, Hannover 1893, pp. 115-117.
  3. ^ Louis de Mas Latrie, p. 331
  4. ^ Monumenta Germaniae Historica, Concilia aevi Merovingici (511-695), a cura di Friedrich Maassen, Hannover 1893, p. 117.
  5. ^ a b c Vescovo di sede sconosciuta.

Bibliografia modifica