Consigli a un giovane ribelle

Consigli a un giovane ribelle è un libro scritto da Christopher Hitchens, dichiaratamente ispirato a Lettere a un giovane poeta di Rainer Maria Rilke.

Consigli a un giovane ribelle
Titolo originaleLetters to a Young Contrarian
AutoreChristopher Hitchens
1ª ed. originale2001
1ª ed. italiana2008
Generesaggio
Lingua originaleinglese

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(EN)

«Beware the irrational, however seductive. Shun the 'transcendent' and all who invite you to subordinate or annihilate yourself. Distrust compassion; prefer dignity for yourself and others. Don't be afraid to be thought arrogant or selfish. Picture all experts as if they were mammals. Never be a spectator of unfairness or stupidity. Seek out argument and disputation for their own sake; the grave will supply plenty of time for silence. Suspect your own motives, and all excuses. Do not live for others any more than you would expect others to live for you.»

(IT)

«Guàrdati dall'irrazionale, per quanto seduttivo. Rifuggi dal "trascendente" e da tutti quelli che invitano a subordinarti o annientare te stesso. Diffida della compassione; preferisci la dignità per te e per gli altri. Non aver paura di essere considerato arrogante o egoista. Immàginati tutti gli esperti come se fossero mammiferi. Non essere mai spettatore dell'ingiustizia o della stupidità. Cerca la discussione e la disputa per il piacere che ti dànno; la tomba ti offrirà un sacco di tempo per tacere. Dubita delle tue stesse motivazioni. Non vivere per gli altri non più di quanto tu ti aspetteresti che gli altri vivano per te»

Rivolgendosi ad un immaginario studente che chiama "My Dear X", l'autore dà corpo ad un epistolario di 19 lettere indirizzate alle giovani generazioni per le quali si augura che la dissidenza ed il pensiero critico diventino sempre più una virtù, una filosofia di vita ottimista, e che non siano delle pratiche socialmente disprezzate; retaggio di un passato oscurantista impregnato di servilismo duro a morire.
Attraverso questo dialogo immaginario, l'autore deplora la mancanza di pensiero dialettico che caratterizza la società contemporanea e spera così di spronare i giovani a ragionare con la propria testa, ad esporsi in prima persona, ad andare controcorrente rispetto al pensiero di massa omologato, senza avere nessuna paura del giudizio altrui; li invita ad uscire da schemi preimpostati in un mondo dominato dal conformismo[2], che spesso è solo indice di una sottomissione implicita ad un potere consolidato.

Secondo Hitchens, solo lo spirito di contraddizione, la disputa ed il confronto con chi la pensa diversamente da noi sono capaci di far progredire la democrazia e la libertà di pensiero a dispetto delle idee preconcette. Per dimostrarlo, esplora il vasto registro dell'anticonformismo rievocando le figure di grandi maestri del calibro di Sigmund Freud, Rosa Parks, Salman Rushdie, George Orwell, Václav Havel, Émile Zola ed Oscar Wilde: referenti che hanno in comune una caratura morale difficilmente rintracciabile nella maggior parte delle persone, poco o per nulla inclini a ragionare autonomamente.

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