Il titolo nobiliare di Conte di Southesk fa parte di quelli dei Pari di Scozia. Fu creato nel 1633 per Sir David Carnegie, un Lord straordinario della Corte di Sessione (in inglese: Extraordinary Lord of Session; la Corte di Sessione era la Corte Civile Suprema scozzese). Era già stato investito nel 1616 Lord Carnegie di Kinnaird e quindi, nello stesso momento in cui fu istituita la contea, Lord Carnegie di Kinnaird e Leuchards. Questi titoli sono pure inclusi nella Parìa di Scozia. La contea prende nome dal fiume South Esk, che scorre nell'Angus. Al fratello minore di Carnegie, John Carnegie, fu assegnato il titolo equivalente di conte di Northesk. Il conte di Southesk detiene anche il titolo feudale scozzese di barone di Kinnaird ed è baronetto fra i baronetti di Nova Scotia.

Conte di Southesk
Corona araldica
Corona araldica
Stemma
Stemma
ParìaScozia
Data di creazione1633
Creato daCarlo I d'Inghilterra
Primo detentoreDavid Carnegie, I conte di Southesk
Attuale detentoreJames George Alexander Bannerman Carnegie, III duca di Fife
Titoli sussidiariLord Carnegie di Kinnaird e Leuchards

Il discendente di V generazione del primo conte di Southesk, il V conte, fu coinvolto nell'insurrezione giacobita del 1715. Ne risultò che egli fu condannato con Atto del Parlamento e i suoi titoli e le sue proprietà tolte in ammenda. La rappresentanza della famiglia passò quindi al suo cugino di terzo grado Sir James Carnegie, III baronetto di Pitcarrow (ora riconosciuto de jure come VI conte di Southesk; per la storia precedente sul baronettato si veda di seguito). In contrasto con suo cugino, egli combatté a favore di Re Giorgio II nel corso dell'insurrezione giacobita e, più tardi, acquistò i possedimenti espropriati del cugino. Carnegie fu anche membro del Parlamento per il Kincardineshire. Anche suo figlio, il IV baronetto e de jure VII conte, rappresentò questa contea nella Casa dei Comuni. Il figlio di quest'ultimo, il V baronetto e de jure VIII conte, rappresentò per un breve periodo Aberdeen in Parlamento. Suo figlio, il VI baronetto e de jure IX conte, ottenne l'annullamento dell'ammenda nel 1855 e divenne il IX conte di Southesk. Lord Southesk servì con merito come Lord tenente del Kincardineshire. Nel 1869 fu investito barone Balinhard, di Farnell nella contea di Forfar, nella Parìa del Regno Unito. Questo titolo diede ai conti l'assegnazione automatica di uno scranno nella House of Lords. Il suo nipote, l'XI conte, sposò la principessa Maud di Fife, la seconda figlia di Alexander Duff, I duca di Fife, e della principessa Louise, la figlia maggiore del Re Edoardo VII. La principessa Maud e sua sorella maggiore, la principessa Alexandra, erano molto legate al ducato di Fife, creato per loro padre nel 1900, e alla morte del duca nel 1912 Alexandra succedette come II duchessa come da suo diritto. Alla sua morte, avvenuta nel 1959, i titoli passarono a suo nipote James Carnegie, Lord Carnegie, l'unico figlio maschio dell'XI conte di Southesk e della principessa Maud (che morì nel 1945), che divenne così il III duca. Alla morte di suo padre nel 1992, il duca succedette come XII conte di Southesk. La contea e i titoli minori sono ora titoli sussidiari del ducato di Fife, con il titolo di conte di Southesk usato come titolo di cortesia dal figlio maggiore del duca e dei suoi eredi apparenti.

Il baronettato Carnegie di Pitcarrow nella contea di Kincardine fu creato nell'elenco dei baronettati di Nova Scotia il 20 febbraio 1663 per David Carnegie. Egli era figlio di Sir Alexander Carnegie, quarto figlio del I conte di Southesk. Come sopra detto, il suo nipote, il terzo baronetto, divenne rappresentante della famiglia a seguito del giudizio di suo cugino nel 1715.

Conti di Southesk (dal 1633) modifica

Attualmente il figlio del duca, Charles, utilizza il titolo di conte di Southesk come titolo di cortesia.


Baronetti Carnegie di Pitcarrow (dal 1663) modifica

Si veda sopra per altri detentori del baronettato

Bibliografia modifica

  • Kidd, Charles, Williamson, David (editors). Debrett's Peerage and Baronetage (1990 edition). New York: St Martin's Press, 1990.

Voci correlate modifica