Cooktown è una piccola città situata alla foce del fiume Endeavour, sulla penisola di Capo York nell'estremo nord del Queensland dove James Cook fece arenare la sua nave, l'Endeavour, per riparazioni nel 1770. Nel 2011, Cooktown contava una popolazione di 2.339 abitanti[1]. La città e il Mount Cook (431 metri o 1.415 piedi) che si erge alle spalle della città furono rinominati dopo James Cook.[2]

Cooktown
città
Cooktown – Veduta
Cooktown – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Australia Australia
Stato federato Queensland
Local government areaCook Shire Council
Territorio
Coordinate15°16′48″S 145°10′12″E / 15.28°S 145.17°E-15.28; 145.17 (Cooktown)
Altitudine6,0 m s.l.m.
Superficie1 873 km²
Abitanti2 339 (2011)
Densità1,25 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale4895
Fuso orarioUTC+10
Cartografia
Mappa di localizzazione: Australia
Cooktown
Cooktown

È la città più a nord sulla costa orientale dell'Australia ed è stata fondata il 25 ottobre 1873 come porto di approvvigionamento per i giacimenti auriferi lungo il fiume Palmer.[3][4] Fu chiamata 'Città di Cook' dal 1º giugno 1874.[5]

Note modifica

  1. ^ (EN) Australian Bureau of Statistics (31 October 2012), Cooktown (Urban Centre / Località), in 2011 Census QuickStats. URL consultato il 06-08-2012 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2014).
  2. ^ Cooktown (2011). In Enciclopedia Britannica. Estratto da [1] il 19/09/2011.
  3. ^ Pike (1979), p. 23.
  4. ^ Holthouse (1967), pp. 27-28.
  5. ^ Pike (1979), p. 26.

Bibliografia modifica

  • (EN) Hector Holthouse, River of Gold: The Wild Days of the Palmer River Gold Rush, Angus&Robertson, 1967, ISBN 0-207-18778-9.
  • (EN) Glenville Pike, Queen of the North: A Pictorial History of Cooktown and Cape York Peninsula, 1979, ISBN 0-9598960-5-8.
  • (EN) John Shay (a cura di), Cooktown Through the Years, The Cooktown & District Historical Society, 2009, ISBN 978-0-646-51650-9.
  • (EN) Vera Scarth-Johnson (a cura di), National Treasures: Flowering plants of Cooktown and Northern Australia, Cooktown, Vera Scarth-Johnson Gallery Association, 2000, ISBN 0-646-39726-5.

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