Coriolano (Nicolini)

melodramma serio in 2 atti di Giuseppe Nicolini. Prima rappresentazione nel 1808 presso Teatro alla Scala, Milano

Coriolano, ossia L'assedio di Roma è un'opera in due atti di Giuseppe Nicolini, su libretto scritto da Luigi Romanelli. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre 1808.

Coriolano ossia L'assedio di Roma
Lingua originaleitaliano
Generemelodramma serio
MusicaGiuseppe Nicolini
Attidue
Prima rappr.26 dicembre 1808
TeatroMilano, Teatro alla Scala
Personaggi
  • Coriolano, patrizio romano (soprano castrato)
  • Volumnia, moglie di Coriolano (contralto)
  • Sicinio, tribuno della plebe, avversario di Coriolano (tenore)
  • Veturia, madre di Coriolano (soprano)
  • Azzio, capo de' Volsci, acerrimo nemico di Roma (basso)
  • Sempronio, console romano, amico di Coriolano (tenore)
  • Aquilio, altro Tribuno, confidente di Sicinio (basso)
  • Cori: Guerrieri Volsci, Popolo romano, Sacerdoti
  • Comparse: Patrizi, altri guerrieri, altro popolo, e donne del seguito di Volumnia e Veturia

Trama modifica

L'azione viene rappresenta entro le mura di Roma e nei suoi dintorni

L'opera narra di Gaio Coriolano, patrizio, che, calunniato dall'infido tribuno della plebe Sicinio, è costretto all' esilio, nonostante gli immensi servizi resi allo Stato. Furibondo per la condanna, si rifugia presso i Volsci, che pure aveva vinto in battaglia, alleandosi con il loro leader Azzio, che, sotto mentite spoglie, è proprio l'istigatore della furia popolare di Sicinio contro Roma. Questa, minacciata, decide di inviare Veturia e Volumnia, madre e moglie del generale, assieme al figlioletto di questi, per dissuaderlo dai suoi intenti ostili. Commosso dalla miserevole scena dei parenti supplici, Coriolano toglie l'assedio a Roma, concludendosi tutto in giubilo.

Struttura musicale modifica

  • Sinfonia

Atto I modifica

  • N. 1 - Introduzione Lascia del Tebro i lidi (Coro, Azzio)
  • N. 2 - Cavatina di Sicinio Piange il Tebro, e mesto addita
  • N. 3 - Coro e Cavatina di Veturia Ramingo ed esule - Vedrei con alma intrepida
  • N. 4 - Coro e Duetto fra Coriolano e Volumnia Ecco il Patrizio altero - Fra i perigli onor mi chiama
  • N. 5 - Coro Si assolva un reo che tante
  • N. 6 - Cavatina di Azzio Più che il vento discordia veloce
  • N. 7 - Duetto fra Coriolano e Sicinio Tu mi ricerchi in fronte
  • N. 8 - Ripresa del Coro ed Aria di Volumnia Ramingo ed esule - Cari figli, ah! non chiedete
  • N. 9 - Finale I Presto all'armi (Volumnia, Coro, Veturia, Sempronio, Sicinio, Aquilio, Coriolano, Azzio)

Atto II modifica

  • N. 10 - Introduzione seconda Chi serba l'antico (Coro)
  • N. 11 - Aria di Volumnia Pria che sposa io fui Romana (Volumnia, Coro)
  • N. 12 - Cavatina di Sempronio Quando non val coraggio
  • N. 13 - Terzetto fra Sicinio, Volumnia e Veturia Guerra mi fai col pianto
  • N. 14 - Aria di Coriolano Lasciate alfin lasciate (Coriolano, Coro, Azzio)
  • N. 15 - Cavatina di Veturia Mi turba mi affanna
  • N. 16 - Aria di Sicinio Come frenar il pianto (Sicinio, Coro)
  • N. 17 - Duetto fra Coriolano e Volumnia L'armi deponi, o caro
  • N. 18 - Finale II Del mio materno affetto (Veturia, Volumnia, Coriolano, Coro)

Collegamenti esterni modifica

  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica