Corona (satelliti)

serie di satelliti spia

Il programma Corona fu una serie di satelliti spia prodotti e gestiti dalla CIA con l'assistenza dell'aeronautica militare statunitense. Questi satelliti vennero usati per la sorveglianza fotografica dell'Unione Sovietica, della Repubblica popolare cinese, e altre zone tra il giugno 1959 e il maggio 1972. Questi satelliti vennero divisi in: KH-1, KH-2, KH-3, KH-4, KH-4A e KH-4B. Dove la sigla KH significava "Key Hole"[1], mentre il numero era segno del cambio di strumentazione tra i vari satelliti. Da notare che questa nomenclatura venne usata dal 1962 con il KH-4, ai precedenti il nome venne applicato retroattivamente. In totale vennero lanciati 144 satelliti Corona, anche se solo 102 fornirono fotografie utilizzabili.

Storia e costi modifica

Il nome iniziale fu "Discover" e nacque come parte del programma WS-117L, dell'aeronautica statunitense, nel 1956, presso la base Onizuka[2], parte dell'AFSPC. Nel maggio 1958 il dipartimento della difesa trasferì il programma WS-117L presso l'ARPA. I finanziamenti furono:

  • 1958 per WS-117L, 108.2 milioni (nel 2013 sarebbero 0.87 miliardi) di dollari (da parte dell'aeronautica)
  • 1959 per Discovery, 132.3 milioni (nel 2013 sarebbero 1.05 miliardi) (da parte di aeronautica e ARPA, oggi DARPA)
  • 1960 per Discovery, 101.2 milioni (nel 2013 sarebbero 0.8 miliardi)

In seguito il progetto venne accelerato anche a seguito dell'abbattimento di un Lockheed U-2 nei cieli dell'URSS nel maggio 1960, che causò la Crisi degli U-2.

Tecnica del programma modifica

Inizialmente il satellite veniva messo in orbita da un razzo Thor-Agena[3], successivamente al primo stadio Thor venne sostituito il razzo Thorad, aumentando considerevolmente l'affidabilità del lanciatore[4], come terza alternativa vennero anche introdotti i vettori TAT (Thrust Augmented Thor).[5]

A partire dal 1963 vennero anche aggiunti dei razzi di manovra a bordo del satellite, razzi ben diversi dagli stabilizzatori montati all'inizio del programma, questo perché, orbitando a bassa quota, necessaria per una corretta cattura delle immagini, il satellite risentiva dell'attrito con l'atmosfera che causava un decadimento dell'orbita.

Questi nuovi motori consentivano sia di mantenere il satellite Corona su un'orbita più alta, che quindi risentiva meno degli effetti dell'atmosfera, sia, quando si rendeva necessario mantenere il satellite a basse quote, di prolungare comunque la sua vita operativa.[4]

Per l'utilizzo in caso di crisi inattese un satellite e relativo razzo vettore, venivano mantenute dal National Reconnaissance Office nello stato "R-7", ossia pronte al lancio in 7 giorni, ma a partire dall'estate del 1965 il razzo, con annesso satellite, poteva essere lanciato con meno di un giorno di preavviso.[6]

I primi satelliti orbitavano ad una quota di circa 160 km, anche se le missioni successive ridussero tale quota arrivando anche a soli 121 km di quota.[7] Il satellite si sarebbe dovuto mantenere in rotazione su un suo asse per stabilizzare l'orbita, ma in tal modo le macchine fotografiche avrebbero potuto acquisire immagini solo quando la rotazione le avesse puntate verso la Terra; per ovviare a questo problema l'Itek, azienda produttrice delle fotocamere, propose la stabilizzazione su tutti e tre gli assi del satellite, consentendo una continua esposizione del suolo terrestre alle macchine stesse.[8]

A partire dalla versione KH-3 venne installata sul satellite una fotocamera atta a localizzare alcune stelle, consentendo un successivo allineamento del satellite stesso tramite i dispositivi di spinta di bordo.[9][10][11] A partire dal 1967 vennero utilizzate due fotocamere con un sistema che divenne successivamente noto con l'acronimo DISIC (Dual Improved Stellar Index Camera).[4]

Al momento del rientro le fotografie venivano inviate a terra tramite un'apposita capsula di rientro, progettata dalla General Electric, che si staccava dal satellite e rientrava, lo scudo termico si sganciava a 18 km di quota quando entravano anche in azione i paracadute per rallentare ulteriormente la discesa, a questo punto la capsula veniva presa al volo da un aereo tramite un apposito sistema, oppure cadeva in acqua.[12][13][14][15]

Per prevenire un eventuale recupero da altre forze la capsula era dotata di un tappo salino che si scioglieva, se immerso in acqua, in due giorni affondando la capsula e distruggendo quindi i suoi contenuti.[15] Per mantenere la segretezza in caso di recupero accidentale inizialmente la capsula riportava la scritta "Segreto", ma dopo che nel 1964 la capsula venne recuperata da alcuni contadini del Venezuela si decise di sostituire all'indicazione "Segreto" la promessa di una ricompensa, il messaggio veniva scritto in 8 differenti lingue.[16]

A partire dalla missione 69 il satellite venne dotato di 2 capsule, in tal modo il satellite al completamento della missione principale poteva entrare in uno stato letargico, dalla durata massima di 21 giorni, per poi riprendere a fare foto, a partire dal 1963 venne anche perfezionato il sistema di emergenza in caso di perdita di potenza, in particolare venne installato un sistema dotato di batteria in grado di espellere la capsula.[4][12]

Gli approvvigionamenti e la manutenzione dei satelliti Corona era a carico della CIA, che, tramite alcune commesse di copertura, sfruttò gli impianti della Hiller Aircraft Company a Palo Alto dall'aprile 1958 al 1969, qui venivano testati ed assemblati i vari componenti prima di essere inviati alla base di Vandenberg.[5][12] Tuttavia a partire dal 1969 la produzione venne trasferita alle industrie Lockheed a Sunnyvale.[17]

Il programma Corona venne mantenuto sotto uno stretto segreto, tanto che i primi lanci vennero identificati come "Discoverer" una fantomatica tecnologia spaziale, e circondati da una cortina di disinformazione.[5] Tali lanci, tra l'altro, servirono anche per lo sviluppo e l'ottimizzazione di altre tecnologie, tra le quali il sistema di prima allerta MIDAS, che sfrutto il lancio di Discoverer 19 (RM-1) e Discoverer 21 (RM-2) per controllare l'affidabilità dei suoi sistemi di localizzazione ad infrarossi.

Strumentazione fotografica modifica

I satelliti Corona usavano uno speciale rullino, prodotto da Eastman Kodak, inizialmente spesso 7.6 µm con una risoluzione di 170 linee per millimetro di film, associato ad una macchina fotografica con una lunghezza focale di 610 mm, con un contrasto di 2 a 1.[1][10][18]

Come modello comparativo si possono utilizzare le migliori fotografie aeree della seconda guerra mondiale, che avevano una risoluzione di sole 50 linee per millimetro di film.

Successivamente il film in acetato venne sostituito da un film in poliestere, più adatto alle condizioni di volo nello spazio.[10]

La lunghezza dei film variò considerevolmente nel corso del progetto, passando da un iniziale 2.4 km di film per macchina fotografica a 4.9 km nella quinta generazione, tale cambiamento fu possibile sia grazie all'aggiunta di altri rullini sia grazie alla riduzione in spessore del film stesso.[10][12]

Generalmente si fece uso di film in bianco e nero, ma non mancarono missioni con film per l'infrarosso (1104) o a colori (1105 e 1108), tuttavia soprattutto il film a colori portò notevoli svantaggi per la risoluzione, facendo rapidamente abbandonare tale soluzione.[7]

Questi film venivano impressionati dalle macchine fotografiche a bordo del satellite, queste erano prodotte dalla Itek Corporation con delle speciali lenti.

Le lenti erano in configurazione triplet, di 18 cm di diametro con un rapporto focale f/5 progettate appositamente per operare su questi satelliti, ma molto simili alle lenti Tessar della Carl Zeiss, tuttavia a partire dalla missione KH-4 le lenti vennero sostituite dalle Petzval f/3.5.[1][7][8][18][19] Vennero scelte inoltre lenti panoramiche, in grado di muoversi su un arco di 70° dalla perpendicolare all'orbita, inoltre le lenti erano tenute in costante rotazione per compensare l'effetto del movimento del satellite.[7][20]

Le stesse macchine fotografiche erano lunghe inizialmente 1.5 metri, ma vennero successivamente ingrandite fino a raggiungere la lunghezza di 2.7 m, sulle prime missioni ne venne installata una sola, ma venne presto introdotta la soluzione con due macchine fotografiche, quella frontale inclinata di 15° verso la prua, quella posteriore inclinata di 15° nella direzione opposta in tal modo poteva essere riprodotta successivamente un'immagine stereoscopica, un'ulteriore evoluzione del programma portò ad avere tre macchine fotografiche, la terza serviva solamente ad avere immagini "indice" per le immagini stereoscopiche ottenute dalle altre due macchine.[4][9][18] Venne utilizzato il sistema J-3, sviluppato nel 1967, che prevedeva di montare la macchina su un cilindro, in grado di muoversi riducendo i problemi legati alla necessità di muovere la macchina e al contempo consentendo l'utilizzo di svariati filtri e accessori consentendo di acquisire immagini in condizioni molto differenti, fattore molto utile visti i fini del progetto.[4]

Le prime fotocamere avevano una risoluzione di circa 12 m successivamente ridotta a 3 m, nelle successive missioni si riuscì a raggiungere una risoluzione di solo 30 cm, ma questo limitava troppo il campo della fotografia, venne scelta quindi una soluzione ottimizzata con una risoluzione di 91 cm.[21]

Tuttavia le prime missioni soffrirono di un problema legato a scariche elettrostatiche che impressionavano il film, causando una sfocatura lungo i bordi dell'immagine, si tentò in molti modi di eliminare questo effetto (detto effetto corona) tra cui cercare di mettere a terra i componenti, e di costruire i componenti in modo che non accumulassero cariche elettrostatiche, inoltre si installarono migliori sistemi di controllo della temperatura e si tentò di lavorare in un ambiente più pulito. Questi tentativi riuscirono a ridurre l'effetto, ma come soluzione finale si esponevano alcune parti del film a obbiettivo chiuso se gli scatti non esposti non presentavano l'effetto corona o l'effetto era ritenuto accettabile per i fini della fotografia, allora si provvedeva al lancio.[22]

Lanci modifica

Mission No.

Nome

Data del lancio

NSSDC ID No.

Nome alternativo

Dispositivo fotografico

Note

R&D Discoverer 21 Gen 1959 1959-E01 1959-E01 nessuno Missione fallita: non venne raggiunta l'orbita.
R&D Discoverer 1 28 Feb 1959 1959-002A 1959 BET nessuno Primo oggetto in orbita polare
R&D Discoverer 2 13 Apr 1959 1959-003A 1959 GAM nessuno Primo satellite stabilizzato su tre assi: recupero fallito.
R&D Discoverer 3 03 Giu 1959 DISCOV3 1959-F02 nessuno Missione fallita: non venne raggiunta l'orbita.
9001 Discoverer 4 25 Giu 1959 DISC4 1959-U01 KH-1 Missione fallita: non venne raggiunta l'orbita.
9002 Discoverer 5 13 Ago 1959 1959-005A 1959 EPS 1 KH-1 Missione fallita: avaria del sistema di alimentazione. Non recuperata.
9003 Discoverer 6 19 Ago 1959 1959-006A 1959 ZET KH-1 Missione fallita: malfunzionamento dei retrorazzi. Non recuperata.
9004 Discoverer 7 07 Nov 1959 1959-010A 1959 KAP KH-1 Missione fallita: non venne raggiunta l'orbita.
9005 Discoverer 8 20 Nov 1959 1959-011A 1959 LAM KH-1 Missione fallita: errata eccentricità orbitale.
9006 Discoverer 9 04 Feb 1960 DiSC9 1960-F01 KH-1 Missione fallita: non venne raggiunta l'orbita.
9007 Discoverer 10 19 Feb 1960 DISC10 1960-F02 KH-1 Missione fallita: distrutto dopo il lancio a causa di un errore nell'assetto.
9008 Discoverer 11 15 Apr 1960 1960-004A 1960 DEL KH-1 Missione fallita: malfunzionamento sistema di controllo dell'assetto.
R&D Discoverer 12 29 Giu 1960 DISC12 1960-F08 nessuno La sonda non riuscì a mantenere l'orbita.
R&D Discoverer 13 10 Ago 1960 1960-008A 1960 THE nessuno Primo recupero riuscito.
9009 Discoverer 14 18 Ago 1960 1960-010A 1960 KAP KH-1 Primo recupero IMINT dallo spazio. Le fotocamere funzionarono a livelli soddisfacenti.
9010 Discoverer 15 13 Set 1960 1960-012A 1960 MU KH-1 Missione fallita. Venne raggiunta l'orbita, ma la capsula affondò prima del recupero.
9011 Discoverer 16 26 Ott 1960 1960-F15 1960-F15 KH-2 Missione fallita: il satellite non si separò dal vettore, non raggiungendo l'orbita desiderata.
9012 Discoverer 17 12 Nov 1960 1960-015A 1960 OMI KH-2 Missione fallita: venne raggiunta l'orbita, ma il nastro si separò precocemente lasciando solo 52 cm di film a bordo.
9013 Discoverer 18 07 Dic 1960 1960-018A 1960 SIG KH-2 Primo successo utilizzando il sistema KH-2.
RM-1 Discoverer 19 20 Dic 1960 1960-019A 1960 TAU nessuno Test del sistema Midas.
9014A Discoverer 20 17 Feb 1961 1961-005A 1961 EPS 1 KH-5 Vedi KH-5
RM-2 Discoverer 21 18 Feb 1961 1961-006A 1961 ZET nessuno Test di razzi ad utilizzo discontinuo.
9015 Discoverer 22 30 Mar 1961 DISC22 1961-F02 KH-2 Missione fallita: il secondo stadio non riuscì a raggiungere la velocità orbitale.
9016A Discoverer 23 08 Apr 1961 1961-011A 1961 LAM 1 KH-5 Vedi KH-5
9018A Discoverer 24 16 Giu 1961 DISC24 1961-F05 KH-5 Vedi KH-5
9017 Discoverer 25 16 Giu 1961 1961-014A 1961 XI 1 KH-2 Capsula recuperata dal mare alla 32ª orbita, erano presenti striature sulla pellicola.
9019 Discoverer 26 07 Lug 1961 1961-016A 1961 PI KH-2 Malfunzionamento della fotocamera principale
9020A Discoverer 27 21 Lug 1961 DISC27 1961-F07 KH-5 Vedi KH-5
9021 Discoverer 28 03 Ago 1961 DISC28 1961-F08 KH-2 Missione fallita: nessun'orbita a causa di un'avaria al sistema di guida del satellite.
9022 Discoverer 30 12 Set 1961 1961-024A 1961 OME 1 KH-3 Tutte le immagini non erano a fuoco come per la 9023.
9023 Discoverer 29 30 Ago 1961 1961-023A 1961 PSI KH-3 Primo utilizzo della KH-3. Tutte le immagini non erano a fuoco.
9024 Discoverer 31 17 Set 1961 1961-026A 1961 A BET KH-3 Missione fallita: perdita di potenza e perdita di controllo della propulsione alla 33ª orbita. La capsula non venne recuperata.
9025 Discoverer 32 13 Ott 1961 1961-027A 1961 A GAM 1 KH-3 Capsula recuperata all'orbita 18. 96% della pellicola non a fuoco.
9026 Discoverer 33 23 Ott 1961 DISC33 1961-F10 KH-3 Missione fallita: il satellite non si separò dal Thor. Nessun'orbita.
9027 Discoverer 34 05 Nov 1961 1961-029A 1961 A EPS 1 KH-3 Missione fallita: un angolo di lancio inadatto portò ad un'orbita errata. avaria alla valvola del propellente.
9028 Discoverer 35 15 Nov 1961 1961-030A 1961 A ZET 1 KH-3 Tutte le fotocamere funzionarono in maniera soddisfacente. Furono notati dei grani.
9029 Discoverer 36 12 Dic 1961 1961-034A 1961 A KAP 1 KH-3 Il lancio portò OSCAR 1 in orbita.
9030 Discoverer 37 13 Gen 1962 DISC37 1962-F01 KH-3 Missione fallita nessun'orbita.
9031 Discoverer 38 27 Feb 1962 1962-005A 1962 EPS 1 KH-4 Prima missione del KH-4. La maggior parte del film era lievemente fuori fuoco.
9032 Discoverer 39 18 Apr 1962 1962-011A 1962 LAM 1 KH-4
9033 FTV 1125 28 Apr 1962 1962-017A 1962 RHO 1 KH-4 Missione fallita: il paracadute non si aprì. Non recuperata.
9034A FTV 1126 15 Mag 1962 1962-018A 1962 SIG 1 KH-5 Vedi KH-5
9035 FTV 1128 30 Mag 1962 1962-021A 1962 PHI 1 KH-4 Lievi effetti corona sulla pellicola
9036 FTV 1127 02 Giu 1962 1962-022A 1962 CHI 1 KH-4 Missione fallita durante il recupero in volo. Il lancio portò OSCAR 2 in orbita.
9037 FTV 1129 23 Giu 1962 1962-026A 1962 A BET KH-4 L'effetto corona era presente su alcuni rullini
9038 FTV 1151 28 Giu 1962 1962-027A 1962 A GAM KH-4 Gravi effetti corona
9039 FTV 1130 21 Lug 1962 1962-031A 1962 A ETA KH-4 Annullato dopo 6 passaggi fotografici. Pesanti effetti corona e foschia da radiazione.
9040 FTV 1131 28 Lug 1962 1962-032A 1962 A THE KH-4 Nessun filtro sulle fotocamere. Pesanti effetti corona e foschia da radiazione.
9041 FTV 1152 02 Ago 1962 1962-034A 1962 A KAP 1 KH-4 Gravi effetti corona e foschia da radiazione.
9042A FTV 1132 01 Set 1962 1962-044A 1962 A UPS KH-5 Vedi KH-5
9043 FTV 1133 17 Set 1962 1962-046A 1962 A CHI KH-4 Posizionata su un'orbita molto eccentrica (207 km x 670 km), la capsula venne fatta rientrare dopo un giorno, il film subì una grave foschia.
9044 FTV 1153 29 Ago 1962 1962-042A 1962 A SIG KH-4 Assetto erratico della capsula. Minima foschia.
9045 FTV 1154 29 Set 1962 1962-050A 1962 B BET KH-4 Primo uso della fotocamera stellare.
9046A FTV 1134 09 Ott 1962 1962-053A 1962 B EPS KH-5 Vedi KH-5
9047 FTV 1136 05 Nov 1962 1962-063A 1962 B OMI KH-4 Malfunzionamento del coperchio della fotocamera.
9048 FTV 1135 24 Nov 1962 1962-065A 1962 B RHO KH-4 Alcune pellicole erano esposte scorrettamente.
9049 FTV 1155 04 Dic 1962 1962-066A 1962 B SIG KH-4 Missione fallita durante il recupero.
9050 FTV 1156 14 Dic 1962 1962-069A 1962 B PHI KH-4
9051 OPS 0048 07 Gen 1963 1963-002A 1963-002A KH-4 Assetto erratico della capsula. Non vennero ottenute le immagini delle effemeridi.
9052 OPS 0583 28 Feb 1963 1963-F02 1963-F02 KH-4 Missione fallita: autodistrutta.
9053 OPS 0720 01 Apr 1963 1963-007A 1963-007A KH-4
9054 OPS 0954 12 Giu 1963 1963-019A 1963-019A KH-4 Alcune immagini vennero danneggiate dall'effetto corona.
9055A OPS 1008 26 Apr 1963 1963-F07 1963-F07 KH-5 Vedi KH-5
9056 OPS 0999 26 Giu 1963 1963-025A 1963-025A KH-4 Trasportata una fotocamera sperimentale.
9057 OPS 1266 19 Lug 1963 1963-029A 1963-029A KH-4
9058A OPS 1561 29 Ago 1963 1963-035A 1963-035A KH-5 Vedi KH-5
9059A OPS 2437 29 Ott 1963 1963-042A 1963-042A KH-5 Vedi KH-5
9060 OPS 2268 09 Nov 1963 1963-F14 1963-F14 KH-4 Missione fallita: nessun'orbita.
9061 OPS 2260 27 Nov 1963 1963-048A 1963-048A KH-4 Missione fallita: la capsula di rientro si separò dal satellite, ma rimase in orbita.
9062 OPS 1388 21 Dic 1963 1963-055A 1963-055A KH-4 L'effetto corona coprì buona parte della pellicola.
9065A OPS 2739 21 Ago 1964 1964-048A 1964-048A KH-5 Vedi KH-5
9066A OPS 3236 13 Giu 1964 1964-030A 1964-030A KH-5 Vedi KH-5
1001 OPS 1419 24 Ago 1963 1963-034A 1963-034A KH-4A Prima missione del KH-4A. Alcuni film erano coperti. Nonostante fossero presenti a bordo due capsule di rientro una (1001-2) non venne mai recuperata.
1002 OPS 1353 23 Set 1963 1963-037A 1963-037A KH-4A Gravi danni dovuti ad ingresso di luce.
1003 OPS 3467 24 Mar 1964 1964-F04 1964-F04 KH-4A Missione fallita: avaria al sistema di guida. Nessun'orbita.
1004 OPS 3444 15 Feb 1964 1964-008A 1964-008A KH-4A Minori effetti legati a fenomeni elettrostatici ed esposizioni non volute.
1005 OPS 2921 27 Apr 1964 1964-022A 1964-022A KH-4A Missione fallita: la capsula di rientro atterrò in Venezuela.
1006 OPS 3483 04 Giu 1964 1964-027A 1964-027A KH-4A
1007 OPS 3754 19 Giu 1964 1964-032A 1964-032A KH-4A Alcune parti non erano a fuoco.
1008 OPS 3491 10 Giu 1964 1964-037A 1964-037A KH-4A
1009 OPS 3042 05 Ago 1964 1964-043A 1964-043A KH-4A
1010 OPS 3497 14 Set 1964 1964-056A 1964-056A KH-4A Piccoli errori di messa a fuoco in momenti casuali durante la missione da entrambe le fotocamere.
1011 OPS 3333 05 Ott 1964 1964-061A 1964-061A KH-4A Recupero primario fallito per il recupero della seconda parte della missione (1011-2). Piccole aree non a fuoco.
1012 OPS 3559 17 Ott 1964 1964-067A 1964-067A KH-4A L'assetto del veicolo divenne instabile durante la seconda parte della missione, causando un recupero anticipato.
1013 OPS 5434 02 Nov 1964 1964-071A 1964-071A KH-4A Anomalia software dopo il lancio. Le fotocamere principali smisero di funzionare durante la prima parte della missione, circa il 65% delle immagini catturate dalla fotocamera posteriore erano fuori fuoco.
1014 OPS 3360 18 Nov 1964 1964-075A 1964-075A KH-4A
1015 OPS 3358 19 Dic 1964 1964-085A 1964-085A KH-4A Discrepanze tra l'area pianificata e l'area effettivamente fotografata a causa di problemi di telemetria durante le prime 6 orbite. lievi aree fuori fuoco della fotocamera posteriore.
1016 OPS 3928 15 Gen 1965 1965-002A 1965-002A KH-4A Ridotta qualità delle immagini a causa di riflessi all'interno della fotocamera
1017 OPS 4782 25 Feb 1965 1965-013A 1965-013A KH-4A Malfunzionamento della macchina fotografica durante le ultime 5 orbite.
1018 OPS 4803 25 Mar 1965 1965-026A 1965-026A KH-4A Primo KH-4A ad essere lanciato in un'orbita retrograda.
1019 OPS 5023 29 Apr 1965 1965-033A 1965-033A KH-4A Malfunzionamento del sistema di recupero: 1019-2 non venne recuperata.
1020 OPS 8425 09 Giu 1965 1965-045A 1965-045A KH-4A Malfunzionamento dell'assetto causò un recupero anticipato di 1020-2
1021 OPS 8431 18 Mag 1965 1965-037A 1965-037A KH-4A La fotocamera posteriore smise di funzionare all'orbita 102.
1022 OPS 5543 19 Giu 1965 1965-057A 1965-057A KH-4A
1023 OPS 7208 17 Ago 1965 1965-067A 1965-067A KH-4A Un errore nella programmazione causò l'arresto della fotocamera frontale tra le orbite 103 e 132.
1024 OPS 7221 22 Set 1965 1965-074A 1965-074A KH-4A
1025 OPS 5325 05 Ott 1965 1965-079A 1965-079A KH-4A
1026 OPS 2155 28 Ott 1965 1965-086A 1965-086A KH-4A
1027 OPS 7249 09 Dic 1965 1965-102A 1965-102A KH-4A Assetto instabile: recuperata dopo due giorni di operazioni.
1028 OPS 4639 24 Dic 1965 1965-110A 1965-110A KH-4A
1029 OPS 7291 02 Feb 1966 1966-007A 1966-007A KH-4A
1030 OPS 3488 09 Mar 1966 1966-018A 1966-018A KH-4A
1031 OPS 1612 07 Apr 1966 1966-029A 1966-029A KH-4A Malfunzionamento della fotocamera posteriore dopo il recupero della prima capsula. Non venne ricevuto materiale tramite la seconda (1031-2).
1032 OPS 1508 3 Mag 1966 1966-F05A 1966-F05 KH-4A Missione fallita: non venne raggiunta l'orbita.
1033 OPS 1778 24 Mag 1966 1966-042A 1966-042A KH-4A La fotocamera stellare rimase aperta per 200 immagini.
1034 OPS 1599 21 Giu 1966 1966-055A 1966-055A KH-4A Avaria al controllo di velocità e quota, immagini di scarsa qualità dalla 5ª orbita.
1035 OPS 1703 20 Set 1966 1966-085A 1966-085A KH-4A Prima missione a volare con modifiche per una geometria non euclidea.
1036 OPS 1545 09 Ago 1966 1966-072A 1966-072A KH-4A
1037 OPS 1866 08 Nov 1966 1966-102A 1966-102A KH-4A Seconda missione con geometria non euclidea. Foschia nei materiali recuperati.
1038 OPS 1664 14 Gen 1967 1967-002A 1967-002A KH-4A
1039 OPS 4750 22 Feb 1967 1967-015A 1967-015A KH-4A
1040 OPS 4779 30 Mar 1967 1967-029A 1967-029A KH-4A
1041 OPS 4696 9 Mag 1967 1967-043A 1967-043A KH-4A A causa di un'avaria al sistema di spegnimento dei razzi il satellite finì su un'orbita molto eccentrica, degradando le immagini acquisite.
1042 OPS 3559 16 Giu 1967 1967-062A 1967-062A KH-4A
1043 OPS 4827 07 Ago 1967 1967-076A 1967-076A KH-4A
1044 OPS 0562 02 Nov 1967 1967-109A 1967-109A KH-4A
1045 OPS 2243 24 Gen 1968 1968-008A 1968-008A KH-4A
1046 OPS 4849 14 Mar 1968 1968-020A 1968-020A KH-4A
1047 OPS 5343 20 Giu 1968 1968-052A 1968-052A KH-4A
1048 OPS 0165 18 Set 1968 1968-078A 1968-078A KH-4A
1049 OPS 4740 12 Dic 1968 1968-112A 1968-112A KH-4A
1050 OPS 3722 19 Mar 1969 1969-026A 1969-026A KH-4A
1051 OPS 1101 2 Mag 1969 1969-041A 1969-041A KH-4A
1052 OPS 3531 22 Set 1969 1969-079A 1969-079A KH-4A Ultima missione per il KH-4A
1101 OPS 5089 15 Set 1967 1967-087A 1967-087A KH-4B Prima missione per il KH-4B
1102 OPS 1001 09 Dic 1967 1967-122A 1967-122A KH-4B
1103 OPS 1419 1 Mag 1968 1968-039A 1968-039B KH-4B
1104 OPS 5955 07 Ago 1968 1968-065A 1968-065A KH-4B Esperimenti agli infrarossi monocromatici e a colori durante la missione, inclusi gli SO-180 IR.[23]
1105 OPS 1315 03 Nov 1968 1968-098A 1968-098A KH-4B
1106 OPS 3890 05 Feb 1969 1969-010A 1969-010A KH-4B
1107 OPS 3654 24 Lug 1969 1969-063A 1969-063A KH-4B La fotocamera frontale si guastò dopo la prima orbita.
1108 OPS 6617 04 Dic 1969 1969-105A 1969-105A KH-4B
1109 OPS 0440 04 Mar 1970 1970-016A 1970-016A KH-4B
1110 OPS 4720 20 Mag 1970 1970-040A 1970-040A KH-4B
1111 OPS 4324 23 Giu 1970 1970-054A 1970-054A KH-4B
1112 OPS 4992 18 Nov 1970 1970-098A 1970-098A KH-4B La fotocamera frontale di guastò all'orbita 104
1113 OPS 3297 17 Feb 1971 1971-F01A 1971-F01 KH-4B Missione fallita a causa di un'avaria al vettore Thor. Distrutta poco dopo il lancio.
1114 OPS 5300 24 Mar 1971 1971-022A 1971-022A KH-4B Software di bordo in avaria dall'orbita 235.
1115 OPS 5454 10 Set 1971 1971-076A 1971-076A KH-4B
1116 OPS 5640 19 Apr 1972 1972-032A 1972-032A KH-4B
1117 OPS 6371 25 Mag 1972 1972-039A 1972-039A KH-4B Ultima missione per il KH-4B. La missione venne accorciata da 19 a 6 giorni a seguito di un'avaria nel dispiegamento dei pannelli solari e di una perdita nel sistema di propulsione Agena.

Note modifica

  1. ^ a b c Yenne, Bill, The Encyclopedia of US Spacecraft, Exeter Books (A Bison Book), New York, 1985, ISBN 0-671-07580-2.Key Hole
  2. ^ 'Mission accomplished' for NRO at Onizuka AFS, su schriever.af.mil, USAF, 23 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2012).
  3. ^ (EN) National Aeronautics and Space Administration, Corona, su space.jpl.nasa.gov. URL consultato il 29 settembre 2014.
  4. ^ a b c d e f (EN) Ruffner, Kevin C., Corona: America's First Satellite Program., New York, Morgan James, 1995.
  5. ^ a b c (EN) National Reconnaissance Office Review and Redaction Guide for Automatic Declassification of 25-Year-Old Information (PDF).
  6. ^ (EN) Dwayne A. Day, Ike’s gambit: The KH-8 reconnaissance satellite, su thespacereview.com. URL consultato il 29 settembre 2014.
  7. ^ a b c d (EN) Olsen, Richard C., Remote Sensing From Air and Space, SPIE Press, 2007.
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  9. ^ a b (EN) Kramer, Herbert J., Observation of the Earth and Its Environment: Survey of Missions and Sensors, Berlino, Springer, 2002.
  10. ^ a b c d (EN) Brown, Stewart F., America's first eyes in space, in Popular science, febbraio 1996.
  11. ^ (EN) Burrows, William E., This New Ocean: The Story of the First Space Age, Random house, 1998.
  12. ^ a b c d (EN) Peebles, Curtis, The Corona Project: America's First Spy Satellites, Naval Institute Press, 1997.
  13. ^ (EN) Collins, Martin, After Sputnik: 50 Years of the Space Age, Smithsonian Books/HarperCollins, 2007.
  14. ^ (EN) Jeff Nicolay, Former top-secret aerial recovery unit gets its day in the sun nextweek (PDF), in Hickam Kukini, 5 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).
  15. ^ a b (EN) Monmonier, Mark S., Spying With Maps: Surveillance Technologies and the Future of Privacy, Chicago, University of Chicago Press, 2004.
  16. ^ (EN) Dwayne A. Day, Spysat down!, su thespacereview.com, 18 febbraio 2008.
  17. ^ (EN) NRO, The corona Story (PDF), su nro.gov. URL consultato il 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2016).
  18. ^ a b c (EN) Drell, Physics and U.S. National Security, p. S462.
  19. ^ (EN) Smith, F. Dow, The Design and Engineering of Corona's Optics., in CORONA: Between the Sun & the Earth: The First NRO Reconnaissance Eye in Space.
  20. ^ (EN) Day, Dwayen A.; Logsdon, John M.; and Latell, Brian, Eye in the Sky: The Story of the Corona Spy Satellites, Washington DC, Smithsonian Institution Press, 1998, ISBN 978-1-56098-830-4.
  21. ^ (EN) Chun, Clayton K.S., Thunder Over the Horizon: From V-2 rockets to Ballistic Missiles, Westport, Praeger Security International, 2006.
  22. ^ (EN) Drell, Sidney D., Reminiscences of Work on National Reconnaissance., in Nuclear Weapons, Scientists, and the Post-Cold War Challenge: Selected Papers on Arms Control..
  23. ^ Photographic reconnaissance systems (PDF), su nro.gov (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2016).

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