Corso Bovio

politico italiano

Corso Bovio (Napoli, 1º dicembre 18801958[1][2]) è stato un avvocato e politico italiano.

Corso Bovio

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVI, XXVII
Incarichi parlamentari
  • XXVII Legislatura del Regno d'Italia
    • Giunta permanente per le elezioni (Membro dal 28 maggio 1924 al 21 gennaio 1929)
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Biografia modifica

Nato a Napoli, era figlio di Giovanni Bovio e fratello del poeta Libero Bovio. Il padre gli diede il nome di Corso in onore della Corsica sottomessa alla Francia.

Fu massone[3], avvocato e giornalista. Già socialista eletto alla Camera dei deputati nel 1921 e nel 1924, venne espulso dal partito il 12 settembre 1925 per aver aderito al fascismo, pur rimanendo in Parlamento fino al termine della legislatura, nel 1929.

La carriera politica di Corso Bovio, definito « curioso tipo di anfibio invertebrato », fu riassunta da Antonio Gramsci in un articolo de l'Unità del 13 settembre 1925: « [...] All'inizio della guerra egli fu neutralista assoluto. Poi ebbe degli scrupoli e passò con i turatiani. Poi se ne andò dal Partito e divenne interventista. A guerra finita fu candidato con i democratici [...] Poi divenne comunista elettoralista [...] e per qualche tempo militò nella estrema sinistra del PSI [...] al congresso di Milano (1923) fu tra quelli che difesero l'espulsione dei terzinternazionalisti [...] Nenni e complici lo elessero collaboratore fisso del giornale massimalista [...] scrivendo rebus mitologici e fesserie politiche [...] Ora questo piccolo clown pianta la baracca dell'Avanti! e se ne va coi fascisti [...] ».[4]

Scritti modifica

  • Il risveglio dell'Internazionale, Milano, Libreria Editrice « Avanti! », 1917
  • Giovanni Bovio nella vita intima, Milano, Libreria Editrice « Avanti! », s.d.
  • Delitti e delinquenti nel nuovo codice penale, Napoli, Alfredo Guida Editore, 1931
  • Le malattie dello spirito nel nuovo codice penale, Napoli, Alfredo Guida Editore, 1932

Note modifica

  1. ^ Castellonorato e la famiglia "Bovio", su formiaelasuastoria.wordpress.com. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  2. ^ Corso Bovio, su geni.com. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  3. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi University Press, 2021.
  4. ^ A. Gramsci, Quaderni del carcere, vol. IV, 2007, pp. 2659-2660.

Bibliografia modifica

  • Franco Andreucci, Tommaso Detti (a cura di), Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943, Roma, Editori riuniti, 1975-1979.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN265000697 · ISNI (EN0000 0003 8225 0777 · SBN RAVV072728 · LCCN (ENn91008466 · WorldCat Identities (ENlccn-n91008466