Costituzione tunisina del 2014

La precedente costituzione tunisina

La Costituzione tunisina del 2014 (in arabo دستور تونس?, Dustūr Tūnus) è stata la legge fondamentale dello Stato tunisino fino alla promulgazione della nuova Costituzione nel 2022 e occupava quindi il vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica.

Costituzione tunisina del 2014
StatoBandiera della Tunisia Tunisia
Tipo leggeLegge fondamentale dello Stato
ProponenteAssemblea costituente tunisina
Promulgazione26 gennaio 2014
Abrogazione25 luglio 2022
Sostituita daCostituzione tunisina del 2022

In ordine temporale è la terza Carta fondamentale del Paese, dopo la Costituzione tunisina del 1861 e quella del 1959.[1]

Approvata il 26 gennaio 2014 dall'Assemblea costituente, eletta il 23 ottobre 2011 dopo la conclusione della Rivoluzione dei Gelsomini che rovesciò il regime dittatoriale di Zine El-Abidine Ben Ali. È entrata in vigore il 10 febbraio 2014[2], mettendo fine all'attività esplicata dalla Legge sull'organizzazione provvisoria dei poteri pubblici (Legge costitutiva del 16 dicembre 2011) che aveva organizzato transitoriamente i poteri pubblici dopo la sospensione della Costituzione del 1959.

Storia modifica

Gli articoli della Costituzione sono stati dibattuti a uno a uno in seduta plenaria nel dicembre 2013 e nel gennaio 2014, nel quadro di confronti tempestosi che ne hanno ritardato l'esame.[3] Il testo finale è stato approvato il 26 gennaio 2014 dall'Assemblea costituente con 200 voti a favore, 12 contrari e 4 astensioni.[4] L'indomani il testo è stato firmato dal Presidente della Repubblica Moncef Marzouki, dal Presidente dell'Assemblea costituente, Mustapha Ben Jaafar, e dal Primo Ministro uscente, Ali Larayedh, nel corso d'una cerimonia nella sede dell'Assemblea.[5]

La Costituzione è stato il frutto d'un compromesso tra il partito islamista Ennahda (che era alla guida del governo) e le forze dell'opposizione. Essa prevede un esecutivo bicefalo, accorda un posto politicamente contenuto all'Islam e, per la prima volta, nella storia giuridica del mondo arabo, introduce la parità uomo-donna nelle assemblee elettive.[3]

Nel settembre 2021 Kaïs Saïed ha annunciato un'imminente riforma della Costituzione 2014.[6]

Caratteristiche modifica

La Costituzione si compone di un preambolo, che richiama l'origine rivoluzionaria del testo ed esprime i valori su cui si fonda il nuovo ordinamento costituzionale e 149 articoli, organizzati in 10 capitoli.[7]

È una costituzione rigida che non prevede alcun tipo di modifica costituzionale per la forma dello Stato, la durata e il numero dei mandati presidenziali e i diritti dei cittadini.[8]

Diritti modifica

La Costituzione tunisina garantisce una pluralità di diritti, in particolare l'art. 4 tutela la libertà, la dignità, la giustizia e l'ordine.[8]

Poteri dello Stato modifica

La Carta costituzionale tutela la separazione dei poteri garantendo, all'art. 102, l'indipendenza della magistratura.[8]

Adempimento modifica

Alcune organizzazioni della società civile sostengono che "la Costituzione tunisina del gennaio 2014 ha in vigore il principio della totale uguaglianza tra cittadini e cittadine, dunque il diritto all’uguaglianza all’eredità è una richiesta lecita"[9]; insieme con esso, anche le leggi del 2017 contro lo stalking[10] e per consentire il matrimonio extraconfessionale delle donne sono state approvate richiamandosi ai principi di parità di genere consacrati nella Costituzione del 2014[11].

Note modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica