Costruzioni di Torino per altezza

lista di un progetto Wikimedia

Elenco delle costruzioni di Torino ordinate per altezza.

Il campanile della chiesa di Santa Zita

Anticamente, Torino possedeva soltanto le piccole torri di avvistamento romane, via via superate nel tempo in altezza dai campanili delle chiese. Ne rimane una del X secolo, la torre campanaria di Sant'Andrea del Santuario della Consolata (di 40 m), che fu presto superata in altezza sia dalle cupole di chiese che dai relativi campanili. Fra le prime in ordine cronologico, la cupola di San Lorenzo (1687), di 50 metri, quindi la cima della Cappella della Sacra Sindone del Duomo (63 metri) del 1693, con l'adiacente torre campanaria dello Juvarra del 1720 (60 metri). Nei dintorni, la Basilica Mauriziana di Santa Croce (cupola di 58 metri), sempre di fine Settecento.

 
Basilica di Superga

Nel 1880, il campanile di Santa Zita in quartiere San Donato, con i suoi 83 metri ottenne, ed ancora detiene, non solo il primato su tutti i campanili torinesi, ma anche quello fra i più alti d'Italia.

 
La Mole Antonelliana

Sulla collina torinese, ovviamente, le costruzioni furono da sempre le più alte per natura. La cupola di Santa Maria al Monte dei Cappuccini spiccava, già nel 1656, a 40 metri dal suolo che, a sua volta, era a 283 metri s.l.m., mentre la cupola di Superga dal 1730 svetta a 75 metri dal suolo, a sua volta a un'altitudine di 762 metri s.l.m.

Nel Centro storico, la Mole Antonelliana arrivò all'altezza di 167,5 metri nell'anno 1889 e rimane ancora l'edificio più alto del centro della città.

Grattacieli

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La Torre Littoria
 
L'ospedale CTO sorge nel distretto di Italia '61

Il primo grattacielo torinese comparve nel 1933 con la Torre Littoria di Piazza Castello (87 metri, 109 compresa l'antenna), ma altri grattacieli furono successivamente costruiti col boom edilizio degli anni sessanta-settanta, con torri ad uso residenziale alte circa 50 metri.

Nel 1957 venne terminato il Grattacielo Lancia (ufficialmente denominato oggi Palazzo Lancia - 70 m) nel quartiere Borgo San Paolo; la Torre BBPR di Piazza Statuto, di 60 metri, comparve nel 1960; il grattacielo-ospedale CTO (Centro Traumatologico Ortopedico), di 75 metri, nel 1961. Il Palazzo della Provincia (65 metri) di Corso Inghilterra fu costruito nel 1962, mentre il Grattacielo Rai di via Cernaia/Piazza XVIII Dicembre nel 1966, poi via via tutti gli altri. Nel 1967 l'architetto Nino Rosani progettò la nuova sede dei laboratori CSELT, compresa la caratteristica torre di 75 metri.

 
Le tre torri da oltre 70 metri di altezza che sorgono in Spina 3 si affacciano sul cantiere del nuovo Corso Mortara

Lo stesso skyline fu modificato anche in periferia, dapprima verso nord (1980), con le Torri Di Vittorio di Corso Giulio Cesare - zona Pietra Alta, alte 70 metri, ben visibili per chi arriva dall'autostrada Milano-Torino, quindi con la costruzione di un piccolo gruppo di tre torri in corso Mortara, rispettivamente di 78, 74 e 72 metri di altezza, che ospitarono una parte del villaggio Media di Torino 2006.
Anche altre due strutture di significativa altezza furono conseguenza delle Olimpiadi invernali del 2006: l'arco olimpico (69 metri) di quartiere Lingotto, che sostiene una passerella pedonale a scavalco del passante ferroviario, e il Braciere Olimpico (57 metri) dello Stadio nel quartiere Santa Rita, che detiene il primato di braciere più alto di tutti i tempi (olimpiadi estive incluse). Una variante dello stesso anno (2006) alle norme del vecchio piano regolatore e della divisione urbanistica, che prevedeva l'obbligo di non costruire edifici più alti della Mole Antonelliana, fu limitato esclusivamente al centro storico della città[1], dando quindi il via ad un ulteriore cambiamento dell'odierno profilo di Torino.

Nacquero quindi delle polemiche per la costruzione del Grattacielo Intesa Sanpaolo, più a ovest, in zona Cit Turin. Iniziato nel dicembre 2008, terminò nel maggio 2013, con un'altezza complessiva di 167,25 metri (cioè 25 cm in meno della Mole).

L'attuale Grattacielo della Regione Piemonte, posto a sud della città in zona Nizza Millefonti e oggi nella fase finale della costruzione, svetta a 205-209 metri d'altezza, superando la Mole di più di 30 metri. Il progetto, anch'esso non esente da polemiche, fu presentato alla Giunta regionale il 20 novembre 2007[2] dall'architetto Massimiliano Fuksas.

 
Le torri Di Vittorio alla Falchera sorgono all'uscita dell'autostrada A4 Torino-Milano
 
La residenza La Torre, in Spina 3
 
La Torre BBPR vista da Piazza Statuto
Altezza (m) Edificio
209/205 Grattacielo della Regione
167,50 Mole Antonelliana
167,25 Grattacielo Intesa Sanpaolo
120 Termovalorizzatore del Gerbido (camino)
109/87 Torre Littoria (con/senza antenna)
106/98/97 Fiat Mirafiori (le 3 ciminiere)
90 Ciminiera di Lucento, Lucento
86 Allianz Stadium (pennoni)
83 Chiesa di Santa Zita (campanile)
78 Torre Michelin Nord 2
75 Basilica di Superga (altezza dal suolo)
75 Torre CSELT
75 Torre dell'ospedale CTO
74 Torre Michelin Nord 1
72 Torre Michelin Nord 3
72 Palazzo Pietro Micca (ex-Grattacielo Rai)
70 Residenza La Torre
70 Torri Di Vittorio (Corso Giulio Cesare)
70 Grattacielo Lancia
69 Arco olimpico
67 Impalcature metalliche area ex-Italgas
65 Palazzo della Provincia
63 Duomo di Torino (Cappella della Sacra Sindone)
61 Torre Campanaria del Duomo
60 Torre BBPR, in Piazza Statuto
57 Braciere Olimpico
57 Campanile della chiesa del Patrocinio di San Giuseppe, in via Biglieri
66 (52 dopo gli assestamenti) Discarica di Basse di Stura

Impianti e ciminiere

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Altre altezze furono raggiunte anche dalle fabbriche e da edifici e manufatti industriali :

  • le impalcature cilindriche dell'area ex-Italgas di Corso Regina Margherita/Corso Belgio (67 metri) verso Torino nord
  • le tre ciminiere Fiat Mirafiori (106, 98 e 96 metri[3])
  • le ciminiere dell'Ospedale Molinette (54 metri)

Anche i due principali impianti di trattamento rifiuti raggiungono altezze significative.

La discarica di Basse di Stura, in servizio dal dopoguerra fino al 31 dicembre 2009, sorge nella zona nord di Torino fra la tangenziale nord e la sponda sinistra del Torrente Stura, ha una capacità complessiva di quasi 20 milioni di metri cubi e si estende su una superficie di quasi un milione di metri quadri.[4] La parte più alta è costituita dal lotto 3, che al momento della chiusura nel 2006 si elevava fino a 66 m, ma che a seguito degli assestamenti post-chiusura si è ridotta a 52 m.[5]

Il termovalorizzatore del Gerbido, costruito nella zona sud di Torino ed entrato in funzione nell'aprile 2013, con il suo camino alto 120 metri è diventato uno degli edifici che caratterizzano la skyline di Torino. Il design dell'impianto è stato affidato a Stile Bertone. Sulla sua sommità è stata realizzata una terrazza panoramica – servita da un ascensore trasparente esterno all'impianto – dalla quale i visitatori possono godere di un'emozionante prospettiva sulla città e sull'arco alpino.[6]

Progetti non realizzati

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Diversi furono gli ambiziosi progetti in altezza, mai realizzati ed in particolare, sono stati evidenziati due grandi progetti del XX secolo:

Il futuro

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Il profilo di Torino potrebbe mutare nel futuro, grazie a diversi grandi progetti in fase di discussione, ma di concretizzazione ancora dubbia, per varie motivazioni economiche ed ambientali (anno 2022) :

  • Torre delle Telecomunicazioni, 120 metri
Localizzazione: strada del Colle
L'area in questione è occupata da una moltitudine di antenne radiotelevisive, spesso fuori norma, tale da essere classificata come "sito di rilevanza nazionale'" dal Ministero delle Telecomunicazioni. La Provincia di Torino ha perciò deciso, d'accordo con la Regione Piemonte e i comuni interessati, la costruzione di una torre alta 240 metri nella quale concentrare un centinaio di antenne in libertà (escluse Rai e Mediaset). Il primo passo è stato fatto nel 2008, con l'istituzione di un concorso di progettazione internazionale per la parte tecnica ed estetica[8]. Nel 2015 il progetto è stato cambiato nella costruzione di 2 tralicci, uno per la radio e l'altro televisivo, dell'altezza di 120 m.[9]
Localizzazione: angolo tra corso Marche e corso Francia
Nell'ambito della riqualificazione di parte delle aree occupate dagli stabilimenti dell'Alenia Aeronautica, l'azienda, già prossima al trasferimento a Caselle Torinese, provvederà alla riqualificazione dell'area costruendo insediamenti residenziali e una nuova torre ad uso alberghiero alta 150 metri. Il vincolo dell'aeroporto riduce l'altezza a 100 metri. Nel 2012, però, il progetto è stato rinviato a causa del trasferimento a Caselle prolungatosi nel tempo.[11]
  • Grattacielo FS, 150 metri
Localizzazione: isolato tra corso Inghilterra, corso Vittorio Emanuele II, corso Bolzano, nuova stazione di Porta Susa
Non si hanno più notizie certe nel 2022 su questo grattacielo, visto nella presentazione del rendering del progetto della nuova stazione di Porta Susa. Le Ferrovie dello Stato stanno rifinendo la costruzione della nuova stazione ferroviaria, con tutte le opere esterne ed interne annesse, ma non hanno più emesso comunicati ufficiali dal 2013 sulla torre di 150 metri che avrebbe dovuto completare il progetto
  • Grattacielo area ex-Materferro, 100 metri
Localizzazione: isolato tra corso Lione, corso Mediterraneo, via Mauri
Borgo San Paolo avrebbe dovuto vedere la costruzione di due edifici a torre[12] nel vertice superiore del triangolo ferroviario che attraversa il quartiere. Gli edifici, uno a destinazione terziario e l'altro a residenziale, avrebbero altezza rispettivamente di 100 e 65 metri. Il progetto è il vincitore di una gara internazionale indetta dalla società edile Franco Costruzioni e vinta dallo studio di architetti tedesco Stoermer, ma nel 2022 non si hanno più notizie dello sviluppo esecutivo del progetto né ulteriori discussioni in merito
Localizzazione: isolato tra via Nizza, via Farigliano, via Canelli, via Passo Buole, il passante ferroviario di Torino, il sottopassaggio del Lingotto
Le torri, ancora da progettare, faranno parte del comparto dell'area ex-Avio del quale è in fase di ultimazione avanzata nel 2022 solo il grattacielo della Regione Piemonte
Localizzazione: isolato tra via Nizza, via Farigliano, via Canelli, via Passo Buole, il passante ferroviario di Torino, il sottopassaggio del Lingotto
La torre, da progettare, dovrebbe far parte del comparto dell'area ex-Avio del quale è in via di ultimazione nel 2022 solo il grattacielo della Regione Piemonte
Localizzazione: sud-est di largo Borgaro
Nell'ambito della riqualificazione della Spina 3, in particolare del lato sud di via Verolengo, era previsto un intervento residenziale progettato dallo studio di architetti francese Buffi Associés. In questo ambito, in largo Borgaro, estremità ovest del complesso, era prevista una torre ad uso terziario di circa 70 metri di altezza[14].
Pos. Nome Città Altezza (m) Quartiere Note
1 Grattacielo FS Torino 150 Centro Rinviato
2 Grattacielo area ex-Alenia Aeronautica Torino 150 Parella Rinviato[11]
3 Antenne TV e Radio Torino 120 Colle della Maddalena Approvato[9]
4 Grattacielo area ex-Materferro Torino 100 Borgo San Paolo Rinviato
5 Torri 3-4 area ex-Avio Torino 80 Nizza Millefonti Rinviate
6 Torre 5 area ex-Avio Torino 95 Nizza Millefonti In costruzione
7 Torre Buffi Torino 70 Madonna di Campagna (Spina 3) Rinviato
  1. ^ grattacieli & grattacapi a torino per le archistar piano e fuksas - Politica
  2. ^ La Stampa, 21 novembre 2007
  3. ^ TORINO Sparita - Page 801 - SkyscraperCity
  4. ^ Vedi [1] Archiviato il 13 aprile 2013 in Internet Archive. (sito consultato il 27 novembre 2020).
  5. ^ Vedi [Relazione ambientale anno 2019|http://eds.cittametropolitana.torino.it/rif/disc/open_iddisc3.php?iddoc=244708 Archiviato il 6 dicembre 2020 in Internet Archive.] (sito consultato il 27 novembre 2020).
  6. ^ Vedi [2] (sito consultato il 27 novembre 2020).
  7. ^ a b Andrea Rolando. Gli edifici emergenti nella skyline della città di Torino: torri, cupole e grattacieli[collegamento interrotto], «ingegneritorino»aio/marzo 2005, 19.
  8. ^ La Stampa, 20 novembre 2007
  9. ^ a b Maxiantenne da 120 metri al colle della Maddalena: "Così ridurremo l'elettrosmog", su torino.repubblica.it, 14 maggio 2015.
  10. ^ Beppe Miniello. Come funghi[collegamento interrotto]. La Stampa di Torino", 1º marzo 2008, 52.
  11. ^ a b Grattacielo e quartiere "eco" sull'area Alenia: congelato per almeno 5 anni il progetto, su ecodallecitta.it, 1º agosto 2012. URL consultato il 14 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2019).
  12. ^ Beppe Minello. Il terzo grattacielo[collegamento interrotto], La Stampa, 22 giugno 2008, 60.
  13. ^ a b Maria Chiara Voci. Fuksas, 220 metri di cristallo a Torino[collegamento interrotto]. Il Sole 24 Ore, 3 dicembre 2007, p. 5.
  14. ^ Comitato Parco Dora Vitali 2 Riportato il 2 gennaio 2008

Voci correlate

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