Cotonou

città beninese

Cotonou è la città più popolosa del Benin.

Cotonou
comune
Cotonou – Stemma
Cotonou – Bandiera
Cotonou – Veduta
Cotonou – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Benin Benin
DipartimentoLitorale
Amministrazione
SindacoLuc Atrokpo (UP) dal 6-6-2020
Territorio
Coordinate6°21′00″N 2°25′59.88″E / 6.35°N 2.4333°E6.35; 2.4333 (Cotonou)
Altitudinem s.l.m.
Superficie79 km²
Abitanti2 401 067 (2017)
Densità30 393,25 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Benin
Cotonou
Cotonou

Situata nella parte sud-orientale del paese, tra l'Oceano Atlantico e il lago Nokoué (dipartimento di Littoral), ha una popolazione di 2.401.067 abitanti (censimento 2017). Benché la capitale ufficiale del Benin sia Porto-Novo, Cotonou è considerata la capitale economica del paese: qui hanno sede il palazzo presidenziale, gran parte dei servizi governativi e le sedi diplomatiche.

Geografia modifica

Cotonou sorge su un cordone litorale compreso tra il lago Nokoué e il golfo di Guinea. La città è divisa in due da un canale scavato dai francesi nel 1855. Tre ponti collegano le due sponde. È situata a 35 km a sud-est della capitale Porto-Novo.

Etimologia modifica

In lingua fon Kùtɔ́nû significa imboccatura del fiume della morte.

Storia modifica

 
Il forte di Cotonou nel 1900.

All'inizio del XIX secolo, Cotonou (allora si scriveva "Kutonou") era un piccolo villaggio di pescatori e si pensa che sia stato formalmente fondato dal re Ghezo del Dahomey nel 1830. Si sviluppò come centro per il commercio degli schiavi e successivamente dell'olio di palma e del cotone. Nel 1851 la Francia stipulò un trattato con il re Ghezo che le consentiva di fondare una stazione commerciale a Cotonou. Durante il regno di re Glele, il territorio fu ceduto ai francesi con un trattato firmato nel 1878. Nel 1883, la Marina francese occupò la città per impedire la conquista britannica dell'area.

Dopo la morte di Glele nel 1889, il re Behanzin tentò senza successo di impugnare il trattato. La città è cresciuta rapidamente dopo la costruzione del porto nel 1908.

Economia modifica

Le manifatture della città producono olio di palma, birra, manufatti tessili e cemento. Qui si assemblano autoveicoli e biciclette e sono presenti anche delle segherie. Si esportano prodotti petroliferi, la bauxite ed il ferro.

A Cotonou si trovano inoltre il principale porto del Benin e l'aeroporto internazionale. Un altro polo di attrazione della città è il celebre mercato di Dantokpa, il più grande mercato a cielo aperto dell'Africa Occidentale.

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Il porto di Cotonou

Ferrovie modifica

La città era collegata tramite una linea ferroviaria a Parakou.

Aeroporti modifica

Cotonou è sede del più importante e trafficato aeroporto nazionale, l'Aeroporto Internazionale Cardinal Bernardin Gantin-Cadjehoun, che consente di raggiungere alcuni dei maggiori scali nazionali, è inoltre l'unico scalo aeroportuale internazionale dal quale è possibile raggiungere alcuni dei maggiori aeroporti africani, l'Europa, in Belgio e Francia, e la Turchia. La struttura è intitolata al cardinale Bernardin Gantin, figura di spicco nel mondo ecclesiastico del Benin.

Mobilità urbana modifica

Lungo le strade di questa città scorrazzano gli originali moto-taxi chiamati zémigiàn (dal fon "prendimi e portami là"). Sono distinguibili dalla casacca gialla del motociclista.

Porti modifica

Quello di Cotonou è l'unico porto del Benin e pertanto è considerato uno dei cardini dell'economia del Paese. Rappresenta il 90% del commercio estero, genera fino al 60% del PIL e contribuisce al 45% delle entrate fiscali. Con oltre 10 milioni di tonnellate di merci all'anno, è il terzo porto più grande dell'Africa occidentale dopo Lagos e Abidjan. Serve anche i paesi alcuni paesi vicini come Niger, Mali, Burkina Faso e Ciad.

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

Cotonou è gemellata con:

Cotonou ha accordi di cooperazione con:

Note modifica

  1. ^ Comune di Creteil - Gemellaggi, su ville-creteil.fr.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN141929622 · LCCN (ENn83040649 · GND (DE4264312-0 · BNE (ESXX6320712 (data) · BNF (FRcb11883016f (data) · J9U (ENHE987007536661805171
  Portale Africa Occidentale: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di africa Occidentale