Curtiss-Wright AT-9

Aereo

Il Curtiss-Wright AT-9 Jeep fu un aereo da addestramento avanzato bimotore, monoposto e monoplano ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Curtiss-Wright nei tardi anni trenta.

Curtiss-Wright AT-9 Jeep
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2, allievo e istruttore
ProgettistaHerbert Rawdon
Theodore A. Wells
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Curtiss-Wright
Data primo volo1941
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti USAAF, USAF
Esemplari792[N 1]
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza9,65 m (31 ft 8 in)
Apertura alare12,29 m (40 ft 4 in)
Altezza2,99 m (9 ft 10 in)
Superficie alare21,7 (233 ft²)
Peso a vuoto2 011 kg (4 494 lb)
Peso carico2 749 (6 060 lb)
Propulsione
Motore2 Lycoming R-680-9
radiali 9 cilindri raffreddati ad aria
Potenza295 hp (220 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max317 km/h
(197 mph, 171 kt)
Velocità di crociera282 km/h
(175 mph, 152 kt)
Velocità di salitaa 3 050 m (10 000 ft) in 8 min 36 sec
Autonomia1 207 km
(750 mi, 652 nmi)
Tangenza5 791 m (19 000 ft)
Notedati relativi alla versione AT-9

dati estratti da Curtiss Aircraft 1907-1947[1]

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Realizzato per dotare i reparti di addestramento al volo di USAAF, e successivamente USAF, di un modello capace di colmare le lacune dei nuovi piloti nel passaggio tra i monomotori e i bimotori destinati al combattimento, entrò in servizio nei primi anni quaranta rimanendovi fin dopo la conclusione della seconda guerra mondiale.

Storia del progetto modifica

Con l'inizio della seconda guerra mondiale, benché gli Stati Uniti d'America avessero inizialmente deciso di non entrare direttamente nel conflitto, i vertici dell'United States Army Air Corps, l'allora componente aerea dell'United States Army (l'esercito statunitense), ritennero comunque fosse necessario dotarsi di nuovi modelli per far fronte alle necessità in un possibile coinvolgimento delle forze armate nazionali. Ponendo attenzione alla preparazione dei nuovi piloti destinati a utilizzare modelli bimotore, che nelle scuole di volo militari iniziavano l'addestramento con velivoli monomotore, la U.S. Army iniziò a valutare il Cessna T-50, ritenendolo adatto come addestratore avanzato già nel suo allestimento civile per la transizione di un pilota già formato a un bimotore, la cui gestione del volo era considerevolmente diversa.

Ritenuto idoneo allo scopo venne emesso un sostanzioso contratto di fornitura del T-50, che venne ridenominato AT-8, con minime modifiche all'allestimento di base e rimotorizzato con due Lycoming R-680-9; l'aereo, tuttavia, per la sua buona stabilità si rivelava un modello poco impegnativo per preparare adeguatamente i piloti destinati ai bombardieri bimotore "ad alte prestazioni" quali North American B-25 Mitchell e Martin B-26 Marauder.

L'ufficio tecnico della Curtiss-Wright si mosse anticipando una richiesta ufficiale e avviò privatamente il progetto del Curtiss-Wright CW-25, modello che nelle intenzioni dell'azienda avrebbe dovuto rispondere efficacemente a tale esigenza riproducendo caratteristiche di decollo e atterraggio di un bombardiere leggero. Il prototipo, che conservava l'impostazione generale del T-50/AT-8, riproponeva un modello compatto monoplano ad ala a sbalzo posizionata bassa sulla fusoliera che, realizzata con struttura in tubi d'acciaio saldati, integrava la cabina di pilotaggio a due posti affiancati; l'aereo era equipaggiato con due motori radiali Lycoming R-680-9, posizionati sul bordo d'entrata dei piani alari all'interno di gondole di generose dimensioni che integravano la componente anteriore del carrello d'atterraggio, con gambe di forza parzialmente retraibili con movimento retrogrado, soluzione ritenuta necessaria per raggiungere le prestazioni richieste. Fusoliera, ali e cono di coda erano rivestite in tessuto.

Il CW-25 si staccò da terra per la prima volta nel corso del 1941 e, ritenute le sue prestazioni soddisfacenti alle prove di volo, la Curtiss-Wright ottenne un contratto che si concretizzò in una fornitura iniziale di 492 esemplari.

Utilizzatori modifica

Stati Uniti

Note modifica

Annotazioni modifica

  1. ^ Compresi il prototipo e la variante AT-9A.

Fonti modifica

  1. ^ Bowers 1979, p. 471.

Bibliografia modifica

  • (EN) Peter M. Bowers, Curtiss Aircraft 1907-1947, Annapolis, Maryland, Naval Institute Press, 1979, ISBN 0-87021-152-8.
  • (EN) David Mondey, American Aircraft of World War II (Hamlyn Concise Guide), London, Bounty Books, 2006, ISBN 978-0-7537-1461-4.

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Collegamenti esterni modifica