Cycas maconochiei Chirgwin & K.D.Hill, 1996 è una pianta appartenente alla famiglia delle Cycadaceae, endemica dell'Australia.

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Cycas maconochiei
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Cycadophyta
Classe Cycadopsida
Ordine Cycadales
Famiglia Cycadaceae
Genere Cycas
Specie C. maconochiei
Nomenclatura binomiale
Cycas maconochiei
Chirgwin & K.D.Hill, 1996
Sottospecie
  • Cycas maconochiei maconochiei
  • Cycas maconochiei lanata
  • Cycas maconochiei viridis

Descrizione modifica

È una cicade con fusto eretto, alto da 1 a 5 m e con diametro di 9-10 cm.[2]

Le foglie, pennate, lunghe 1-1,5 m, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 30-33 cm; ogni foglia è composta da 108-113 paia di foglioline lanceolate, con margine intero, lunghe mediamente 13-15 cm, di colore verde grigiastro.

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano microsporofilli disposti a formare coni terminali di forma ovoidale allungata, lunghi 21-34 cm e larghi 10-14 cm ed esemplari femminili con macrosporofilli lunghi 20-29 cm, con l'aspetto di foglie pennate con margine spinoso, ricoperte da una fitta peluria rosso-bruna, che racchiudono ciascuna da 2 a 4 ovuli.

I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 30-35 mm, ricoperti da un tegumento di colore rosso arancio.

Distribuzione e habitat modifica

L'areale della specie è ristretto all'estremo lembo settentrionale del Territorio del Nord dell'Australia. Cresce su terreni sabbiosi, dal livello del mare sino a 40 m di altitudine.[1]

Tassonomia modifica

Sono note tre sottospecie[1][2]:

  • Cycas maconochiei maconochiei
  • Cycas maconochiei lanata
  • Cycas maconochiei viridis

Conservazione modifica

La IUCN Red List classifica C. maconochiei come specie a rischio minimo (Least Concern)[1].
La specie è inserita nella Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Hill, K.D 2010, Cycas maconochiei, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Whitelock 2002, pp. 121-122.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Cycas maconochiei, in The Cycad Pages. URL consultato il 22 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2013).
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