Dado Coletti

attore e conduttore televisivo italiano

Dado Coletti, pseudonimo di Riccardo Broccoletti (Roma, 27 agosto 1974[1]), è un attore, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano.

Dado Coletti (2021)

Biografia modifica

Iscritto alla scuola di Enzo Garinei[1], debutta al teatro Sistina[1], per proseguire i suoi studi frequentando corsi di mimo e doppiaggio[1].

Protagonista della TV dei ragazzi, nel 1991 lavora per Disney Club, dove rimane fino al 1994[2] per poi tornarci un anno dopo[3] fino al 1999 in coppia con Francesca Barberini[4]. In quell'anno conduce inoltre, su RaiUno, il programma televisivo Big![5]. Ha partecipato in diverse occasioni alle maratone televisive di Telethon nel 1991[6], 1993 e 2006[7] in qualità di conduttore. Tra il 1993 e il 1994 ha condotto Uno per tutti[8] all'interno del quale conduceva anche il telegiornale per ragazzi Bignews[1]. Nel 1995 ha condotto Astronave Terra su RaiUno e sempre dal medesimo anno al 1997 ha presentato i quattro appuntamenti annuali del programma Disneyland[1].

Nel 1999 la sua prima esperienza come attore televisivo, con Morte di una ragazza perbene, diretto da Luigi Perelli. Nel medesimo anno è stato uno dei membri del cast fisso di GNU dove interpretava i panni di un produttore televisivo patito delle nuove tecnologie[9][10]. Dal 2000 al 2001 ha condotto Glu Glu, programma di RaiSat Ragazzi[1], e ha condotto alcuni giochi televisivi per Call Game di LA7[1]. Sempre nel 2001 è stato uno dei concorrenti di Nientepopodimenoche[11], dove ha vinto il premio per presentatori televisivi indetto dalla Rai[1], e sempre nel medesimo anno è stato conduttore in esterno di Scommettiamo che...?[12]. Tra il 2002 e il 2004 continua la sua attività di conduttore esterno per Sereno variabile su RaiDue[1]. Nel 2004 è anche co-conduttore di Estate sul 2, versione estiva de L'Italia sul 2[1], e ha partecipato alla diretta della XIX giornata mondiale della gioventù alla presenza di papa Giovanni Paolo II[1].

Nel 2005 è tornato in televisione con il programma Sabato, domenica & la TV che fa bene alla salute di Rai 1 dove ha sostituito Corrado Tedeschi e Franco Di Mare[13][1]. Nello stesso anno ha partecipato a Ragazzi, c'è Voyager![14]. Nel 2009 è stato presentatore del programma Festa italiana con Caterina Balivo[15].

Da marzo 2021 è conduttore radiofonico su Isoradio[16].

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Teatro modifica

Programmi televisivi modifica

Doppiaggio modifica

Film modifica

Serie televisive modifica

Videogiochi modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w CV Dado Coletti (PDF), su Voci.fm. URL consultato il 19 giugno 2022.
  2. ^ RAIUNO: DISNEY CLUB, in Adnkronos, 26 marzo 1993. URL consultato il 19 giugno 2022.
  3. ^ RAIUNO: I PROGRAMMI SOTTO L'ALBERO (18), in Adnkronos, 9 dicembre 1995. URL consultato il 19 giugno 2022.
  4. ^ Alessandro Rota, Topolino va in diretta, in la Repubblica, 30 settembre 1997, p. 49. URL consultato il 19 giugno 2022.
  5. ^ Big! – Seconda parte, su leganerd.com, 8 maggio 2012. URL consultato il 19 giugno 2022.
  6. ^ a b Silvia Fumarola, Trentadue ore con Telethon, in la Repubblica, 6 dicembre 1991, p. 41. URL consultato il 19 giugno 2022.
  7. ^ a b Varietà 2006 – 2007, su Rai Teche. URL consultato il 19 giugno 2022.
  8. ^ Marina Paglieri, In onda da Via Verdi Scienza in «Leonardo», in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 15 ottobre 1993, p. 34. URL consultato il 23 giugno 2022.
  9. ^ a b RAITRE: GNU (2), in Adnkronos, 19 marzo 1999. URL consultato il 19 giugno 2022.
  10. ^ Alessandra Comazzi, «Gnu», un po' di sale in zucca per riconciliarsi con il video, in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 24 marzo 1999, p. 27. URL consultato il 23 giugno 2022.
  11. ^ a b RAIUNO: NIENTEPOPODIMENOCHE, in Adnkronos, 2 aprile 2001. URL consultato il 19 giugno 2022.
  12. ^ a b RAIUNO: SCOMMETTIAMO...CHE?, in Adnkronos, 13 aprile 2001. URL consultato il 19 giugno 2022.
  13. ^ Programmi TV per la salute 2005, su Rai Teche. URL consultato il 19 giugno 2022.
  14. ^ Ragazzi, c'è Emanuela, in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 13 maggio 2005, p. 106. URL consultato il 23 giugno 2022.
  15. ^ a b Su RaiUno il castello costruito a Bronzola da un ristoratore innamorato del Medio Evo, in Il Mattino di Padova, 8 aprile 2009. URL consultato il 19 giugno 2022.
  16. ^ Alberto Sordi segreto, quinto premio letterario per il libro di Igor Righetti, in Affaritaliani.it, 14 giugno 2021. URL consultato il 19 giugno 2022.

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