David Edelstein (11 marzo 1959) è un critico cinematografico, giornalista e scrittore statunitense, capo-redattore del settore cinema del New York e del CBS Sunday Morning.

Biografia modifica

Edelstein divenne giornalista dopo aver frequentato l'Università di Harvard nel 1981. Spesso associato al suo collega e amico Pauline Kael,[1] è noto per aver concepito nel 2005 il termine torture porn per descrivere il sottogenere del cinema dell'orrore legato allo splatter e caratterizzato dalla presenza di mutilazioni, nudità, sadismo e tortura; il primo film ad essere associato a questo termine fu Hostel, uscito proprio nel 2005, seguito da Saw.[2]

Edelsein ha lavorato come critico cinematografico per Slate dal 1996 al 2005, per National Public Radio dal 2002 al 2018, per New York Post, per The Village Voice e per The Boston Phoenix. Ha inoltre collaborato, tra gli altri, con New York Times, Rolling Stone, Vanity Fair, The New York Times Magazine, Variety ed Esquire. È inoltre membro della New York Film Critics Circle e della National Society of Film Critics.[3][4]

Ha scritto inoltre, insieme alla produttrice cinematografica Christine Vachon, Shooting to Kill con la Avon Books nel 1998;[5] Edelstein è autora anche di due commedie teatrali, Feed the Monkey del 1993 e Blaming Mom del 1994.[6]

Note modifica

  1. ^ Kael Pauline., Afterglow : a last conversation with Pauline Kael, Davis, Francis, 1946-, 1st Da Capo Press, Cambridge, MA, Da Capo Press, 2002, ISBN 978-0-306-81192-0, OCLC 50557407.
  2. ^ Brad Hundt, Shocking stuff, in Observer-Reporter, Washington, Pennsylvania, 26 ottobre 2007. URL consultato il 2 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2007).
  3. ^ (EN) David Edelstein - New York Film Critics Circle - NYFCC, su nyfcc.com. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  4. ^ (EN) Members, in National Society of Film Critics, 29 agosto 2015. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  5. ^ Shooting to Kill, su goodreads.com. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  6. ^ (EN) Ben Brantley, In Performance; Theater, in The New York Times, 22 ottobre 1994, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 29 dicembre 2017.

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