Decimo Giunio Bruto Sceva

console romano nel 325 e nel 292 a.C.

Decimo Giunio Bruto Sceva [1] (in latino Decimus Iunius Brutus Scaeva; ... – ...; fl. IV-III secolo a.C.) è stato un politico e generale romano.

Decimo Giunio Bruto Sceva
Console della Repubblica romana
Nome originaleDecimus Iunius Brutus Scaeva
GensIunia
Consolato325 a.C., 292 a.C.

Biografia modifica

Fu magister equitum nel 339 a.C. sotto il comando del dittatore Quinto Publilio Filone.

Fu eletto console nel 325 a.C. con Lucio Furio Camillo[2]. Mentre a Decimo fu affidata la campagna contro i Vestini, a Lucio fu affidata quella contro i Sanniti, che però non fu in grado di condurre, in quanto gravemente malato.

Decimo saccheggiò le campagne dei Vestini, costringendoli a uno scontro in campo aperto, dove i romani, seppur con molte perdite, ebbero la meglio. Non pago del successo ottenuto, il console espugnò le città di Cutina e Cingilia, concedendo il bottino ai soldati[2].

Fu eletto console una seconda volta nel 292 a.C. con Quinto Fabio Massimo Gurgite. Quell'anno Roma fu colpita da una terribile pestilenza[3].

Note modifica