Denpa (cultura di massa)

Il termine denpa (電波?) identifica un soggetto eccentrico e che non cerca di connettersi con gli individui che lo circondano.[1]

Etimologia e storia modifica

La parola denpa, ovvero "onde elettromagnetiche", prende origine da una serie di crimini commessi a Fukagawa (Tokyo) durante il 17 giugno 1981 da un uomo di nome Kawamata Gunji (川俣軍司?), che, mentre era sotto effetto di sostanze illecite, aggredì molti passanti ferendo a morte due casalinghe e due bambini. Quando Gunji venne condotto in tribunale, egli dichiarò che le onde elettromagnetiche gli dicevano di uccidere le persone, e invocò l'infermità mentale.[2] Il termine giapponese denpa iniziò ad essere utilizzato nella cultura di massa sul finire degli anni ottanta[3] con un'accezione perlopiù negativa per descrivere individui stravaganti che sognano ad occhi aperti e vivono chiusi nelle loro fantasie. L'eufemismo dispregiativo denpa-kei (電波系?) veniva usato per riferirsi a persone deliranti, inquietanti o pazzi e lunatici, ed era basato sull'idea che tali persone potessero sentire voci, vedere cose e comunicare attraverso la telepatia grazie alle onde elettromagnetiche. Data la loro stravaganza, i denpa iniziarono a essere correlati all'altrettanto insolita cultura otaku e ai frequentatori del vivace quartiere di Akihabara.[1]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Denpa-kei subculture, su denpa.omaera.org. URL consultato il 24 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2014).
  2. ^ (EN) On Denpa, su ontheones.wordpress.com. URL consultato il 24 settembre 2021.
  3. ^ (EN) “World Famous Moe Artist” ~ An UNDER17 Retrospective, su artificialnightsky.wordpress.com. URL consultato il 24 settembre 2021.

Voci correlate modifica