Disambiguazione – Se stai cercando l'album di Enrico Ruggeri, vedi Difesa francese (album).

La difesa francese è un'apertura degli scacchi molto utilizzata, caratterizzata dalla sequenza di mosse:

  1. e4 e6
Difesa francese
abcdefgh
8
a8 torre del nero
b8 cavallo del nero
c8 alfiere del nero
d8 donna del nero
e8 re del nero
f8 alfiere del nero
g8 cavallo del nero
h8 torre del nero
a7 pedone del nero
b7 pedone del nero
c7 pedone del nero
d7 pedone del nero
f7 pedone del nero
g7 pedone del nero
h7 pedone del nero
e6 pedone del nero
e4 pedone del bianco
a2 pedone del bianco
b2 pedone del bianco
c2 pedone del bianco
d2 pedone del bianco
f2 pedone del bianco
g2 pedone del bianco
h2 pedone del bianco
a1 torre del bianco
b1 cavallo del bianco
c1 alfiere del bianco
d1 donna del bianco
e1 re del bianco
f1 alfiere del bianco
g1 cavallo del bianco
h1 torre del bianco
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Mosse1.e4 e6(?)
Codice ECOC00-C19
OrigineIncontro per corrispondenza Londra-Parigi, 1834-36
Origine del nomeFrancia
Evoluzione diApertura di re

Classificata con i codici da C00 a C19 dell'Enciclopedia jugoslava delle aperture, nasce come risposta alle varie aperture del periodo romantico che tendevano a mettere immediatamente sotto pressione il punto f7 (ad esempio la partita italiana, la difesa dei 2 cavalli, il gambetto di re). Dopo 1... e6 lo sviluppo dell'alfiere in c4 perde di incisività e il punto f7 è indirettamente difeso.

A differenza della risposta 1... e5 che mira a contrastare l'affiancamento centrale d4-e4 sulla casa d4, la difesa francese mira a contrastare la formazione d4-e4 sulla casa e4, sostenendo il pedone d con il pedone e.

Il maggiore svantaggio della Difesa Francese è la posizione passiva che viene ad assumere, spesso per un lungo tratto della partita, l'alfiere campochiaro nero, bloccato com'è dai suoi stessi pedoni in e6 e d7.

Questa apertura è ritenuta essere la terza più utilizzata in risposta a 1.e4, dopo 1...c5 (difesa siciliana) e 1...e5.

Storia modifica

In risposta all'apertura di re, il tratto 1...e6, quale tentativo primitivo di proteggere il punto f7 da attacchi sulla diagonale c4-f7, s'incontra in Giulio Polerio, nel manoscritto di Gottinga e negli autori latini dei secoli dal XVI al XVIII.

Verso il 1830 Louis-Charles de la Bourdonnais sperimenta con successo la nuova difesa; ma è solo dopo l'incontro per corrispondenza Londra-Parigi del 1834-36, vinto dai francesi, che l'impianto ottiene un riconoscimento ufficiale, pur se ancora blando, e la denominazione di difesa francese.

Strategia modifica

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Centro bloccato

Lo sviluppo naturale della difesa francese è:

2.d4 d5

Obiettivo del Nero, come detto, è contrastare la formazione centrale del bianco d4-e4. Il pedone d5 sostenuto dal pedone e6 mette sotto pressione il pedone e4 del Bianco, che deve pertanto decidere se sostenere il pedone e4, spingerlo o cambiarlo con il pedone d5. Le varianti più diffuse sono quindi:

Anche nelle varianti Paulsen e Tarrasch il Bianco non è in grado di sostenere a lungo il proprio centro, e spesso si risolve di spingere in e5 bloccando il centro e ottenendo una struttura pedonale analoga a quella del diagramma; a differenza delle altre varianti in cui il Bianco chiarisce immediatamente il suo gioco al centro, tuttavia in queste due varianti il Bianco cerca o di provocare il Nero a prendere in e4 o di pervenire alla spinta in e5 in condizioni più favorevoli.

Una volta bloccato il centro, il gioco si svolge necessariamente sulle ali. Il Bianco tenderà a impostare il suo gioco sull'ala di re, dove ha un vantaggio di spazio grazie all'avamposto costituito dal pedone e5, mentre l'ala di donna sarà territorio di caccia del Nero.

Il Nero cercherà di mettere sotto pressione il centro del bianco attaccandone la base con la spinta c7-c5 o la punta con la spinta f7-f6, e cercando di provocare le prese d4xc5 e/o e5xf6.

Il Bianco, dato che entrambi gli arrocchi saranno generalmente sull'ala di re, tenterà di sferrare un attacco direttamente sul re avversario, approfittando del fatto che il pedone h7 non è difendibile da un cavallo in f6 a causa della presenza dell'avamposto in e5 (che il Nero cercherà quindi di rimuovere). Non è raro che all'attacco partecipino anche i pedoni con spinte quali f2-f4 e h2-h4, spinte rese possibili dal fatto che il bianco non deve temere eventuali reazioni al centro nel nero che possano evidenziare la posizione esposta del proprio re.

Varianti modifica

Variante Paulsen 3. Cc3 modifica

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Variante Winawer

La continuazione più comunemente giocata in quasi tutte le partite per contrastare la Difesa francese. Con questa mossa il bianco difende il pedone e4 sviluppando un pezzo e controllando nello stesso tempo anche la casa d5. Tra le varie continuazioni a disposizione del Nero, la pratica ha dimostrato come solamente tre siano effettivamente giocabili:

  • 3. ... Ab4: variante Winawer (o Nimzowitsch)
    • 4. e5: variante Winawer (di spinta)
  • 3. ... Cf6
    • 4. e5: variante Steinitz
    • 4. Ag5 Ab4: variante MacCutcheon
    • 4. Ag5 Ae7: variante classica
  • 3. ... dxe4: variante Rubinstein

mentre continuazioni minori quali 3. ... c5 non sono mai realmente entrate nella pratica di gioco.

Variante Tarrasch 3. Cd2 modifica

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Variante Tarrash.

In questa variante, a differenza della continuazione 3. Cc3, il Nero non può inchiodare il cavallo con 3... Ab4 a causa di 4. c3. Tra gli svantaggi vi sono il fatto che il cavallo in questa posizione ha una minore influenza sul centro e chiude temporaneamente lo sviluppo dell'alfiere camposcuro.

Il Nero in questa variante ha a disposizione tre continuazioni principali:

  • 3... c5: variante Tarrasch aperta
  • 3... Cf6: variante Tarrasch chiusa
  • 3... dxe4: variante Rubinstein

Variante di spinta 3. e5 modifica

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Variante di spinta.

In questa variante, a differenza delle precedenti, il Bianco decide immediatamente di chiudere il centro, ponendo un avamposto nel settore nemico (e5) e guadagnando spazio sull'ala di re. È questa una linea che può dare luogo a posizioni molto tese dove la più piccola perdita di tempo può risolversi in un disastro per entrambi i colori.

In questa posizione il Nero di solito reagisce immediatamente al centro con 3... c5, ponendo sotto attacco il punto critico d4; per incrementarvi la pressione, il Nero fa generalmente ricorso a ...Cc6 e, in alcune varianti, a ...Db6.

Variante di cambio 3. exd5 modifica

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Variante di cambio

Questa variante dà luogo generalmente a sviluppi simmetrici dei pezzi e prelude a una generale liquidazione dei pezzi pesanti lungo la colonna e. Spesso, con arrocchi omogenei, porta alla patta, benché entrambi i colori debbano giocare con attenzione. Non è infrequente che a fronte di un arrocco corto del bianco il nero arrocchi lungo dando luogo così a vere e proprie battaglie su settori opposti della scacchiera.

Il Nero solitamente risponde con 3. ... exd5.

Variante di Rubinstein 3. Cc3 (o 3. Cd2) dxe4 4.Cxe4 modifica

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Variante Rubinstein.

È una variante che si raggiunge a partire dalla variante Tarrasch o dalla variante Paulsen. Il Bianco, in seguito all'apertura della posizione, cerca di sfruttare il vantaggio di spazio e di sviluppo per prendere controllo delle case centrali e prendere l'iniziativa; il Nero cede il centro all'avversario catturando il pedone e4 e così facendo apre il gioco e preparandosi a collocare i suoi pezzi leggeri in modo da controllare la stessa casa e4 (tipica configurazione Cd7, Cf6, b6, Ab7).

La teoria di questa variante non è particolarmente sviluppata, per cui è adatta ai giocatori che preferiscono giocare senza dover imparare un numero troppo elevato di continuazioni. Tuttavia se il Nero gioca con superficialità l'apertura può facilmente trovarsi in difficoltà a causa del vantaggio di sviluppo del Bianco.

Continuazioni possibili sono:

  • 4... Cd7 5. Cf3 Cf6 6. Ag5 Ae7
  • 4... Ad7 5. Cf3 Ac6 cercando di risolvere il problema dell'alfiere cattivo ma a prezzo di un grosso ritardo di sviluppo

Codici ECO modifica

  • C00 1.e4 e6 (varianti minori)
    • C01 1.e4 e6 2.d4 d5 3.exd5 (variante di cambio)
    • C02 1.e4 e6 2.d4 d5 3.e5 (variante di spinta)
    • C03 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 (variante Tarrasch)
      • C04 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 Cc6 (variante Guimard)
      • C05 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 Cf6 (varianti minori)
        • C06 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 Cf6 4.e5 Cfd7 5.Ad3
      • C07 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 c5
        • C08 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 c5 4.exd5 exd5
          • C09 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cd2 c5 4.exd5 exd5 5.Cgf3 Cc6
    • C10 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 (variante Rubinstein e altre varianti minori)
      • C11 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Cf6 (variante Steinz, variante classica e altre varianti minori)
        • C12 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Cf6 4.Ag5 (variante MacCutcheon e altre varianti minori)
          • C13 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Cf6 4.Ag5 dxe4 (variante Burn)
          • C14 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Cf6 4.Ag5 Ae7
      • C15 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Ab4 (variante Winawer e altre varianti minori)
        • C16 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Ab4 4.e5
          • C17 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Ab4 4.e5 c5
            • C18 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Ab4 4.e5 c5 5.a3 (variante armena e altre varianti minori)
              • C19 1.e4 e6 2.d4 d5 3.Cc3 Ab4 4.e5 c5 5.a3 Axc3+ 6.bxc3 Ce7
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