Dimitrij Romanovič Romanov

principe di Russia
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Dimitrij Romanovič Romanov (Antibes, 17 maggio 1926Copenaghen, 31 dicembre 2016[2]) è stato un membro di Casa Romanov; deteneva il titolo di principe di Russia con il trattamento di Altezza[3].

Dimitrij Romanovič Romanov
Dimitrij Romanovič Romanov nel 2016
Principe di Russia[1]
Capo del Casato dei Romanov (disputato)
Stemma
Stemma
In carica15 settembre 2014 –
31 dicembre 2016
PredecessorePrincipe Nicola Romanovič
SuccessorePrincipe Andrej Andreevič
TrattamentoAltezza
NascitaAntibes, 17 maggio 1926
MorteCopenaghen, 31 dicembre 2016
DinastiaRomanov
PadrePrincipe Roman Petrovič di Russia
MadreContessa Praskov'ja Dmitrievna Šeremeteva
ConiugiJohanna von Kauffmann (1959-1989)
Dorrit Reventlow (1993-2016)
ReligioneChiesa ortodossa russa

Biografia modifica

Infanzia modifica

Il principe Dimitrij era il secondo figlio del principe Roman Petrovič e della principessa Praskov'ja Dmitrievna, nata contessa Šeremet'eva, e fratello minore del principe Nicola Romanovič Romanov. Il principe Roman Petrovič era l'unico figlio del granduca Pëtr Nikolaevič e della granduchessa Milica, figlio a sua volta del granduca Nikolaj Nikolaevič Romanov, fondatore della linea dei Romanov detta dei Nikolaevič. Il principe Dimitrij crebbe ad Antibes -in Francia dopo la Rivoluzione d'ottobre s'era rifugiata gran parte della famiglia imperiale- in un ambiente domestico che usava ancora il calendario giuliano e parlava parimenti russo e francese[4] Nel 1936 la sua famiglia si sposta in Italia (sua nonna era sorella della regina Elena, ed egli visse per qualche anno al Quirinale: alla caduta della monarchia si trasferirono ad Alessandria d'Egitto, dove andarono esuli Vittorio Emanuele III di Savoia ed Elena.

Primo matrimonio modifica

Il principe Dimitrij sposò Johanna von Kauffmann (1936-1989) a Copenaghen il 21 gennaio 1959 e l'anno successivo si trasferì in Danimarca e lavorò in varie banche, tra cui la Banca Danske, in cui ebbe alti incarichi fino alla sua pensione in 1993[4].

Secondo matrimonio modifica

Rimasto vedovo nel 1989 Dimitrij si risposò con Dorrit Reventlow (nata nel 1942) a Kostroma il 28 luglio 1993, e fu il primo matrimonio di un Romanov su suolo russo dalla fine della monarchia[5].

Attività dinastica modifica

Membro della Associazione della Famiglia Romanov fin dalla sua creazione nel 1979, è stato uno dei membri del Consiglio Esecutivo fino alla sua morte avvenuta nel 2016.[6][7].

Fin dalla pensione il principe si interessò di varie di attività caritatevoli ed attualmente è presidente del Romanov Fund for Russia.[8]; era uno dei sette principi Romanov che si incontrarono a Parigi nel giugno 1992 e decisero di creare questa organizzazione per compiere atti di solidarietà nella devastata ed affamata Russia post-comunista[6]. Visitò la Russia nel luglio 1993 in una missione esplorativa per decidere in che zona i loro sforzi si sarebbero dovuti concentrare[8]. Il principe Dimitrij è anche presidente del Prince Dimitri Romanov Charity Fund che ha fondato nel 2006[9].

Nel luglio 1998 prese parte ai funerali a San Pietroburgo dello zar Nicola II e della sua famiglia[10]. Nel marzo 2003 fu invitato dal Primo Ministro bulgaro, nonché già sovrano del paese, Simeone di Bulgaria a prendere parte alle celebrazioni per la liberazione della Bulgaria dal dominio ottomano in seguito all'intervento dell'esercito turco nella guerra Russo-Turca del 1877-1878[11].

Il principe Dimitrij e suo fratello il principe Nicola furono incaricati dal presidente Vladimir Putin di convincere la corte reale danese a permettere che i resti dell'imperatrice Marija Fëdorovna, nata Dagmar di Danimarca, morta in esilio nel 1928, venissero sepolti accanto al marito lo zar Alessandro III[12]: la loro azione fu coronata dal successo ed all'inizio del 2006 Dimitrij organizzò e prese parte al trasferimento della salma di Marija Fëdorovna da Copenaghen alla Russia nel settembre 2006, assistendo alla tumulazione[13][14].

Il principe Dimitrij parlava correntemente russo, francese, inglese, danese ed italiano[4].

Il principe Dimitrij è stato insignito del danese Ordine del Dannebrog,[15] e dei montenegrini Ordine di San Pietro di Cettigne ed Ordine del Principe Danilo I. Ha ricevuto inoltre decorazioni dai governi di Bulgaria e Russia, in onore dei 300 anni dalla fondazione di San Pietroburgo.[4]

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Nikolaj Nikolaevič Romanov Nicola I di Russia  
 
Carlotta di Prussia  
Pëtr Nikolaevič Romanov  
Alessandra di Oldenburg Pietro di Oldenburg  
 
Teresa di Nassau-Weilburg  
Roman Petrovič Romanov  
Nicola I del Montenegro Granduca Mirko Petrović-Njegoš  
 
Anastasia Martinović  
Milica del Montenegro  
Milena Vukotić Pietro Vukotić  
 
Jelena Voivodić  
Dimitrij Romanovič Romanov  
Conte Sergej Dmitrievič Šeremetev Conte Dmitrij Nikolaevič Šeremetev  
 
Contessa Anna Sergeevna Šeremeteva  
Conte Dmitrij Sergeevič Šeremetev  
Principessa Ekaterina Pavlovna Vjazemskaja Principe Pavel Petrovič Vjazemskij  
 
Marija Arkadevna Stolypina  
Contessa Praskov'ja Šeremeteva  
Conte Illarion Ivanovič Voroncov-Daškov Conte Ivan Illarionovič Voroncov-Daškov  
 
Aleksandra Kirillovna Naryškina  
Contessa Irina Illarionovna Voroncov-Daškov  
Contessa Elizaveta Andreevna Šuvalov Conte Andrej Pavlovič Šuvalov  
 
Sof'ja Michailovna Voroncova  
 

Onorificenze modifica

Onorificenze russe modifica

«Per il suo contributo al rafforzamento della cooperazione culturale tra la Federazione Russa e il Regno di Danimarca»
— 9 giugno 2011


Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ Brozan, Nadine. (1995) Chronicle
  2. ^ [1]
  3. ^ Guy Stair Sainty, Genealogy of the Imperial House of Russia, su chivalricorders.org. URL consultato il 2 ottobre 2007.
  4. ^ a b c d Prince Dimitri Romanovich Romanov, su dimitriy-romanov-fund.eu, The Prince Dimitri Romanov Charity Fund. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2009).
  5. ^ Allan Raymond, Russian Royal Family, su btinternet.com, Monarchies of Europe. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2012).
  6. ^ a b The Romanoff Family Association, su romanovfundforrussia.org, Romanov Family Association, 29 marzo 1998. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2008).
  7. ^ A General Assembly of the Romanoff Family Association, su romanovfundforrussia.org, Romanov Family Association. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2008).
  8. ^ a b Creation of the Romanov Fund for Russia, su romanovfundforrussia.org, Romanov Fund for Russia. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).
  9. ^ Founders, su dimitriy-romanov-fund.eu, The Prince Dimitri Romanov Charity Fund. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2011).
  10. ^ 17 July 1998: The funeral of Tsar Nicholas II, su romanovfundforrussia.org, Romanov Family Association. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2008).
  11. ^ Prince Romanov at Mass in Sofia, Novinite, 2 marzo 2003. URL consultato il 23 luglio 2008.
  12. ^ Clem Cecil, Tsar's mother to be returned home, The Times, 5 dicembre 2003. URL consultato il 23 luglio 2008.
  13. ^ Mother of tsar makes last voyage, BBC, 23 settembre 2006. URL consultato il 23 luglio 2008.
  14. ^ The Dowager Empress Maria Feodorovna reburied in St Petersburg, su romanovfundforrussia.org, Romanov Family Association. URL consultato il 22 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2008).
  15. ^ Prince Dimitri Romanoff, su almanachdegotha.com, Almanach de Gotha. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2001).
  16. ^ Getty News, su gettyimages.co.uk. URL consultato il 7 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2021).
  17. ^ Njegoskij|org :: Grand Master Nicolas Petrovitch Njegosh decorates H.S.H. Prince Dmitri Romanovich and his wife Dorrit Reventlow with the Order of Danilo I

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN79480414 · ISNI (EN0000 0000 7866 3542 · LCCN (ENn80115322 · GND (DE123391598 · WorldCat Identities (ENlccn-n80115322