La diocesi di Ela (in latino Dioecesis Aelanitica) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Ela
Sede vescovile titolare
Dioecesis Aelanitica
Patriarcato di Gerusalemme
Sede titolare di Ela
Mappa della metropolia di Petra
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXIX secolo
StatoGiordania
Diocesi soppressa di Ela
Suffraganea diPetra
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Ela, identificata con Aqaba nell'odierna Giordania, è un'antica sede vescovile della provincia romana della Palestina Terza nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Gerusalemme ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Petra.

Diversi sono i vescovi noti di quest'antica sede episcopale. Pietro partecipò al concilio di Nicea nel 325, Berillo a quello di Calcedonia nel 451, e Paolo, discepolo di san Saba, al sinodo di Gerusalemme del 536 contro il patriarca di Costantinopoli Antimo. Michel Le Quien attribuisce a questa sede un altro vescovo di nome Paolo; Vailhé tuttavia ritiene che sia stato solo un egumeno, e che sia l'omonimo che successivamente, una volta eletto vescovo, prese parte al sinodo del 536. Un papiro datato alla fine del VI secolo riporta una lettera del vescovo Mosé figlio di Sergio, mentre al 630 è posto il vescovo Giovanni che trattò con i mussulmani la resa della città.[1]

La regione di Ela era ricca di monasteri: ad un sinodo di Costantinopoli del 536 Giovanni, prete e monaco, firmò per tutti i monaci di Ela nella Palestina Terza (Aila tertiae Palaestinae); inoltre nel Sinai esisteva una laura di elioti, ossia provenienti da Ela.

Dal XIX secolo Ela è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 27 novembre 1978.

Cronotassi modifica

Vescovi greci modifica

  • Pietro † (menzionato nel 325)
  • Berillo † (menzionato nel 451)
  • Paolo I ? † (menzionato nel 500 circa)
  • Paolo II † (menzionato nel 536)
  • Mosé † (fine VI secolo)
  • Giovanni † (menzionato nel 630)

Vescovi titolari modifica

Note modifica

  1. ^ Michele Piccirillo, Aggiornamento delle liste episcopali delle diocesi in territorio transgiordanico, «Liber Annuus» 55 (2005), p. 392 e nota 89.
  2. ^ Annuario Pontificio 1888, pp. 269-270. Catholic Hierarchy inserisce questo vescovo tra i titolari di Alia.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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