Diocesi di Massula

La diocesi di Massula (in latino: Dioecesis Maxulitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Massula
Sede vescovile titolare
Dioecesis Maxulitana
Chiesa latina
Vescovo titolareBosco Penha
IstituitaXVIII secolo
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Massula
Suffraganea diCartagine
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Massula, identificabile con Radès nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

A Massula sono ricordati i santi martiri massilitani, che il martirologio romano celebra il 22 luglio (In Africa sanctorum Martyrum Januarii, Maximae et Macariae). Se ne conosce l'esistenza perché sant'Agostino li ricordò in un suo sermone nel giorno anniversario del martirio.[1]

Sono quattro i vescovi documentati di Massula. Numidio I fu inviato come legato dell'Africa al concilio di Aquileia del 381; intervenne poi a tre concili celebrati a Cartagine nel 390 (presieduto da Geneclio di Cartagine), nel 411, dove fu presente anche il donatista Felice, e nel 416. Carcadio prese parte al sinodo riunito a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484, in seguito al quale venne esiliato. Numidio II assistette al concilio cartaginese del 525.

Dal XVIII secolo Massula è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 15 maggio 1987 il vescovo titolare è Bosco Penha, già vescovo ausiliare di Bombay.

Cronotassi modifica

Vescovi modifica

  • Numidio I † (prima del 390 - dopo il 411)
  • Carcadio † (menzionato nel 484)
  • Numidio II † (menzionato nel 525)

Vescovi titolari modifica

Note modifica

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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