I Dipinti segreti è una serie di opere d'arte di Mel Ramsden (membro del collettivo di artisti concettuali Art & Language) realizzate tra il 1967 e il 1968. Queste opere di arte contemporanea sono composte di un dipinto monocromo con un pannello-testo[1].

Dipinti segreti
Art & Language (Mel Ramsden), Secret Painting, 1967.
AutoreMel Ramsden
Art & Language
Data1967-68
TecnicaDipinto e pannello-testo
UbicazioneCollezione Philippe Méaille
Castello di Montsoreau-Museo di Arte Contemporanea

La serie dei Dipinti Segreti

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Questa serie di dipinti monocromi si differenzia dai monocromi solitamente prodotti nel campo delle arti plastiche dal blocco di testo che li accompagna. Questo testo menziona: "Il contenuto di questo dipinto non è visibile: il soggetto e la dimensione del contenuto devono essere mantenuti permanentemente segreti, noti solo all'artista (inglese: The content of this painting is invisible: the character and dimension of the content are to be kept permanently secret, known only to the artist[2].) ». È allo stesso tempo un riferimento alla storia della pittura monocroma e al Quadro nero di Malevich (1915), e una risposta data da Mel Ramsden ai dipinti di Ad Reinhardt[3] (1913-1967), pittore e teorico americano, precursore dell'arte concettuale e dell'arte minimale.

Analisi

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Questi dipinti sollevano la questione dello statuto dell'oggetto artistico e del gioco che si stabilisce tra l'artista e il visitatore nella possibile rivelazione di un contenuto[4]. Durante la mostra del 1969 The Black Box of Conceptual Art, Ann Stephen (Ph.D. e Capo Curatore, Museo d'Arte, Università di Sydney) dichiara: "Conosco da molto tempo Dipinti Segreti ma guardandomi alle spalle, mi resi improvvisamente conto che in effetti c'era un dipinto segreto; c'è un pannello sottostante con un dipinto segreto "[5].

  1. ^ Secret painting, su ngv.vic.gov.au.
  2. ^ Secret painting, su artgallery.nsw.gov.au.
  3. ^ David Hopkins, Neo-avant-garde, Rodopi, 2006, ISBN 9789042021259.
  4. ^ Conceptual art in Britain, su tate.org.uk.
  5. ^ Revisiting what shocked the art world in 1969, su smh.com.au.