Diritti LGBT in Bhutan

diritti della comunità LGBT bhutanese

L'omosessualità in Bhutan è stata depenalizzata ufficialmente nel 2021. Quando era illegale il codice penale del paese himalayano ne prevedeva, attraverso i suoi articoli 213-14, la punibilità con la reclusione da un mese a un anno, anche se non risultavano da molto tempo condanne per tali attività[1].

Pur non essendovi esplicite protezioni contro la discriminazione sessuale non sono noti né sono stati riferiti casi di accuse a tal riguardo; pochissimo si sa sulla vita dei gay all'interno del paese, la cultura bhutanese non condividendo la tipica visione occidentale di eterosessualità e di una contrapposta omosessualità. Alcuni hanno addirittura riferito di una società apertamente bisessuale[2].

A una delle principali riviste settimanali del paese, il "Bhutan Observer" è capitato di scrivere articoli di un certo spessore riguardanti le tematiche care alla comunità LGBT; ciò ha anzi suscitato gran interesse e ha presto reso i suddetti articoli giornalistici i più commentati sul sito della rivista[3].

Il quotidiano che sostiene il governo nel frattempo, il "Kuensel", ha descritto i gay in un suo articolo come gli appartenenti a un terzo sesso, discutendo anche programmi mirati a prevenire eventuali diffusioni di malattie sessualmente trasmissibili - compreso quindi anche il virus dell'HIV - [4] per gli uomini omosessuali.

Il Dipartimento di Stato USA dà questo avviso ai viaggiatori LGBT che si rechino in Bhutan: "Anche se non vi sono leggi che proibiscono esplicitamente l'attività sessuale consensuale tra individui dello stesso sesso, esiste per contro ancora una legge contro la sodomia o qualsiasi altro comportamento sessuale che è definito come contrario all'ordine della natura".

In base al succitato codice penale "una persona può essere imprigionata fino a un anno di tempo se accusata di impegnarsi in tali atti". Un funzionario del governo ha osservato anche che l'azione penale ai sensi della presente legge è molto raro, e deve essere provato come dolo dalla pubblica accusa. Non sono stati segnalati casi recenti in tal senso[5].

Il 10 dicembre 2020 il parlamento del Bhutan ha approvato un disegno di legge che depenalizza l’omosessualità. Il legislatore Ugyen Wangdi ha dichiarato: “Da oggi in poi l’omosessualità non sarà più considerata come “sesso innaturale”. 63 dei 69 membri del parlamento hanno votato a favore del progressivo cambiamento del codice.

Il 12 marzo 2021 l'omosessualità è stata ufficialmente depenalizzata[6].

Tabella riepilogativa modifica

Omosessualità legale   (dal 2021)
Parità sull'Età del consenso  
Leggi anti-discriminazione in materia di occupazione  
Leggi anti-discriminazione nella fornitura di beni e servizi  
Leggi anti-discriminazione in tutti gli altri settori (inclusa la discriminazione indiretta e le espressioni di odio)  
Riconoscimento delle coppie dello stesso sesso (ad esempio le unioni civili)  
Adozione da parte di coppie dello stesso sesso  
Permesso per i gay di servire nelle forze armate  
Diritto di cambiare legalmente genere  
Accesso alla fecondazione in vitro per le lesbiche  
Permesso di essere donatori di sangue  

Note modifica

  1. ^ State-sponsored Homophobia A world survey of laws prohibiting same sex activity between consenting adults Archiviato il 17 ottobre 2012 in Internet Archive.
  2. ^ Bhutan, Asia
  3. ^ Phuntsho Wangmo, How Gay Are Bhutanese Gays?, su bhutanobserver.bt, Bhutan Observer online, 19 dicembre 2008. URL consultato il 15 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2011).
  4. ^ Sonam Pelden, Healthcare for the third gender [collegamento interrotto], su kuenselonline.com, Kuensel online, 28 novembre 2011. URL consultato il 28 novembre 2011.
  5. ^ Bhutan- Threats to Safety and Security, su travel.state.gov, United States Department of State online. URL consultato il 2013-8-15 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2008).
  6. ^ (EN) admin76crimes, More progress: Number of nations with anti-gay laws drops to 71, su Erasing 76 Crimes, 12 marzo 2021. URL consultato il 15 marzo 2021.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica