Discussione:Aquileia

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Olea / Olee modifica

Ciao a tutti, scrivo per proporre l'inserimento della variante friulana "Olee" / "Olea" del nome della città, con opportuna spiegazione.

Per chi non lo conoscesse, questo è il toponimo "genuino" plasmato da secoli di evoluzione linguistica. Tuttora presente in tutto il Friuli soprattutto per indicare le strade in direzione della città patriarcale. Esistono infatti molte Vidolee, Vie d'Olee ecc. in tutte le varianti della lingua.

L'attuale Aquilee / Aquilea rappresenta, per così dire, il primo passo di una seconda mutazione del toponimo, messa in moto molto di recente in seguito al recupero "dotto" dell'antico nome latino.

Credete che tutto ciò possa essere rilevante a livello enciclopedico?

P.S. Interessante notare anche la forma conservativa slovena del nome, essa infatti resta Oglej. Gli sloveni sembrano gli unici a chiamare i friulani con i nomi che più gli si confanno: v. Furlanija - Furlan ..... ^_^

--Miguel83 01:16, 30 ott 2007 (CET)Rispondi

Secondo me sì, una parte sul toponimo si potrebbe aggiungere. Per quanto la maggior parte sia convinta della radice che derivi da aquila, se non sbaglio deriva da un toponimo celtico, Akilis. Mandi--Klenje (msg) 19:53, 4 giu 2008 (CEST)Rispondi


D'accordissimo all'inserimento nella voce di questo storico toponimo ormai quasi completamente dimenticato: Oléa (nella variante friulana locale), o Olée (nella koiné furlana)! Ed è vero ed interessante evidenziare come le vicine popolazioni slave, sloveni e croati, i quali furono in parte soggetti alla secolare influenza del Patriarcato aquileiese, usassero ed ancora in parte usino il toponimo Oglej per indicare la città, ricalcando proprio l'antico toponimo friulano.

Tra l'altro andrebbe anche menzionato un altro toponimo tradizionale oggi ancor più desueto: Niculéa (o Niculée).

In generale poi andrebbe meglio spiegata tutta l'origine del nome, latino, ma formato sulla base di un precedente toponimo celtico o venetico. Proverò a dare il mio contributo. --ElCovo (msg) 00:00, 19 dic 2008 (CET)Rispondi

Etimologia del toponimo Aquileia modifica

Interessante pagina di appunti:[1]--Paolo Sarpi II (msg) 10:07, 7 gen 2009 (CET)Rispondi

Aquileia non fu fondata dai romani modifica

Non è esatto affermare che Aquileia fu fondata dai romani.

Numerose sono le testimonianze di insediamenti umani protostorici (esempio: Santo Stefano di Aquileia, Monastero e Canale Anfora); poi la testimonianza dell'Essicatoio Nord, in cui i lavori di sistemazione archeologica hanno portato alla luce un'area abitativa molto estesa, risalente al IX-VIII secolo a.C., poi abbandonato probabilmente a causa di un'alluvione (l'area all'epoca era molto instabile). Va ricordato che il livello medio marino, ha subito sensibili variazioni e che 2.500/2.000 anni fa la linea di costa era spostata più a Sud di Gravo (Grado) e che gran parte della laguna gradese non esisteva. Altre testimonianze archeologiche confermano la continuità insediativa umana dell'area, con facies riconducibili all'area veneta per quelle risalenti ai secoli VIII, mentre altri (frammenti ceramici e fustoli carboniosi tra il 916 ed il 790 a.C.) sono risalenti all'area friulana e istriana. Poi vi sono altre, numerose e continuative testimonianze degli insediamenti umani per il periodo che va dal VI al III secolo a.C. compreso, i cui ritrovamenti archeologici raccontano di una intensa attività commerciale con l'area Adriense, l'area greco-orientale (anche traffico d'ambra fossile) e etrusco-laziale. Aquileia già nei secoli preromani aveva assunto un ruolo emporiale nell'alto Adriatico nei traffici tra il nord e il sud Europa. Veste commerciale che continuerà nel periodo cosidetto romano, assumendo un carattere preminente nell'economia dell'impero (romano).

Numerose e interessanti sono le scoperte archeologiche, relative al periodo "preromano", fatte negli ultimi 5 anni di cui gran parte inedite.


Alcune fonti nel web:

[2],[3],[4],[5],[6],[7],[8],[9],[10],[11]


Vi sono da aggiungere alcune testimonianze letterarie, cito dall'opera "Origini della cultura europea" del filologo Giovanni Semerano:

...Erodiano (VIII, 3,8-9), a proposito dell’assedio di Aquileia da parte di Massiminio, informa che Belen era il nome tutelare della città, identificato con Apollo, e i soldati di Massimino asserivano di aver visto l’immagine del dio, il quale dall’alto partecipava alla difesa della città.

Belinius come è attestato per lo più dalle iscrizioni, Balenius da Tertulliano (Apol., 24 e Ad Nat., II,8), è definito in effetti divinità del Norico. Oltre all’accenno di Erodiano che parla di έπιχορίον (...)εοũ, alcune iscrizioni danno Appolloni Belino, Appolloni Beleno Augusto.

A tale assimilazione apollinea si riferisce l’interpretazione che dette del nome d’Arbois de Jubanville: ‘brillant, resplendissant’. Ma il Fons Beleni (in C.I.L., V, 754, add. 755, cfr. 8250) attesta gli originari attributi di Beleno, divinità di acqua, di fonte salutifera (‘als Gott einer Heilsquelle’, in Pauly Wissowa, s.v.). Aquileia, capitale del culto di Beleno, conferma con il radicale del suo nome questa interpretazione.

A conferma è l’attributo di Ateроmаrus in cui a torto fu scorto l’eterno epo- cavallo, ed è invece una voce antica corrispondente ad accadico аtаррu (canale, ‘Canal’) accompagnato da base di accadico ammāru (vigilante, ‘overseer’). ... [12]


Inoltre vi sono alcune varianti della leggenda di Antenore, secondo le quali egli avrebbe fondato Aquileia prima di, o più che Padova.

[13]

T8 = Lucano Phars . 7, 192-194


--Paolo Sarpi II (msg) 19:51, 7 gen 2009 (CET)Rispondi

  • La nascita della città di Aquileia è da distinguere dalla presenza di frequentazioni umane o villaggi in epoche precedenti nella stessa zona. E le scoperte relative andrebbero citate piuttosto in una pagina sulla storia del Friuli.
  • A parte che Semerano va comunque preso con le molle, ma che legittimamente si potrebbe aggiungere una nota con la sua ipotesi, non ho capito nulla di quale sarebbe la tesi proposta per l'origine del toponimo di Aquileia che dovrebbe essere inserita nella pagina.
  • Non si capisce neppure che cosa dovrebbe testimoniare l'esistenza ipotetica di un mito su una fondazione da parte di Antenore sul Timavo e peraltro né il passo di Virgilio, né quello di Lucano sembrerebbero dire nulla in questo senso.

MM (msg) 16:05, 10 gen 2009 (CET)Rispondi

Non esiste alcuna città in area veneta o venetiana (compresa quella friulana) fondata dai Romani.

Se nel II secolo a.C. ad Aquileia ci fosse stato anche solo un accampamento mobile di veneti o di celti all'arrivo dei soldati romani e poi dei coloni sanniti, è già sufficente per dare ai primi il diritto alla fondazione di Aquileia, senza considerare l'ipotesi della continuità degli insediamenti come nel caso di Concordia Sagittaria e di Altino. Non è Semerano da prendere con le pinze ma caso mai Erodiano citato dal Semerano. Per quanto concerne la pagina di appunti etimologici, credo sia da prendere come un contributo (ancora incompleto) di informazioni che potrebbero aiutare a far luce sul toponimo Aquileia. Il riferimento alla leggenda di Antenore è soltanto un dato (che non ha secondi fini) e che se si vuole si può citare nella voce, tra le tante leggende che abbelliscono le storie dei luoghi umani. L'archeologia demolisce giorno per giorno il mito insulso e assurdo di certa concezione della romanizzazione e della romanità, variamente sfruttato e adattato nei secoli successivi alla caduta dell'impero romano. Si consideri anche il fatto che un tempo, prima degli scavi archeologici le fonti erano solo quelle letterarie in lingua latina e greca, per cui era facile, mancando altre fonti, cadere nell'errore di certo mito della romanizzazione.--Paolo Sarpi II (msg) 17:09, 10 gen 2009 (CET)Rispondi

La confusione regna sovrana in questo tipo di ragionamenti: un accampamento e una città sono due cose diverse e l'origine etnica e razziale dei locali non ha nulla a che fare con il contesto culturale. Gli appunti che proponi alla considerazione qui sopra presentano le ipotesi storicamente accertate sulla base di dati concreti e poi sostengono che si tratta di sciocchezze sulla base di assonanze di suoni o della acritica accettazione, contro ogni possibile dato, che quello che esistette in Veneto in altre epoche sia comunque frutto della "razza veneta", qualunque cosa dovrebbe voler dire. Il ché va contro ogni possibile ragionamento storico (e rende inutile discutere sulla base di questi presupposti). MM (msg) 17:35, 10 gen 2009 (CET)Rispondi

Sì sì, da in primo insediamento come accampamento si sviluppa poi una città. Che da 100 abitanti si passi a 100.000, la fondazione del sito spetta ai primi 100 abitanti. Se è esistita una cultura romana, perchè non dovrebbe essere esistita una cultura veneta? Non sono io che esalto fino all'assurdo la Romanità e la Cultura Romana, come se fossero una razza, quella romana appunto, negando le altre culture come quella veneta. Vi ricordo che la vicenda dell'assedio di Aquileia, citato da Semerano è del III secolo d.C. [14] e testimonia che ad Aquileia vi erano un mucchio di celti che avevano il culto di Beleno. Per favore !!!--Paolo Sarpi II (msg) 20:30, 10 gen 2009 (CET)Rispondi
Erodiano parla di un dio locale "Belenus" dal nome, guarda caso latino, identificato con Apollo, guarda caso greco. Ma da qui, un caso normalissimo di sopravvivenza del teonimo come centinaia di altri, arriviamo a dedurre che erano ancora veneti: ma per favore tu... MM (msg) 21:00, 10 gen 2009 (CET)Rispondi

Concilio di Aquileia? modifica

Si parla di un concilio tenuto ad Aquileia nel 381, decisivo contro l'eresia ariana. Ma la pagina dei concili non elenca nessun concilio nel 381 (sarebbe bene aggiungerlo?) e la pagina sul'arianesimo parla di un concilio del 381 contro gli ariani, ma tenuto a Costantinopoli. Bisognerebbe che qualcuno che sa correggesse queste incongruenze. --Pot (msg) 10:53, 20 ago 2009 (CEST)Rispondi

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