Discussione:Diocesi di Mondovì

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Territorio? modifica

Nella sezione territorio sono scritte molte notizie di storia antica che sembrano avere scarsa attinenza con la diocesi. Propongo la rimozione. -- AVEMVNDI  00:29, 11 gen 2012 (CET)Rispondi

Ho nascosto il testo di cui si parla qui sopra; in effetti riguarda la storia del Monregalese, non della diocesi. Non ho avuto il coraggio di cancellare la lunga sezione, perché potrebbe servire, ma di certo non in questa voce.--Croberto68 (msg) 12:21, 11 feb 2013 (CET)Rispondi

Dopo 5 anni, e dopo che nessuno è intervenuto nella discussione, elimino il testo dalla voce e lo inserisco qui:

«La regione del Monregalese, che costituisce la porzione maggiore della diocesi di Mondovì, nei secoli anteriori alla formazione dell'Impero Romano, era probabilmente coperta da foreste e scarsamente abitata. La zona apparteneva al territorio dei Bagienni – popolo appartenente agli antichi Liguri. I maggiori centri abitati erano Pedona (Borgo San Dalmazzo), Pollenzo e Bagienna (Bene Vagienna). Attorno al 170 a.C. i Bagienni furono sottomessi dai Romani: poco dopo, molto probabilmente, il loro villaggio principale di Bagienna fu eretto a “Municipium” romano, con il nome di “Augusta Bagiennorum”.

La zona venne così a far parte della Gallia Cisalpina. Dopo la caduta dell'Impero Romano e le invasioni barbariche, all'epoca del dominio longobardo (VII - VIII secolo) e dell'Impero Carolingio (IX secolo) il Monregalese entrò a far parte della contea di Bredolo (Comitatus Bredulensis). Il “Comitatus” a sua volta dipendeva dal Ducato di Asti e si estendeva dalla valle della Stura a quella del Tanaro e comprendeva pertanto la valle Gesso. Caduta la dinastia carolingia (X secolo), la contea di Bredolo, comprendente pure il Cuneese passò, per diverse concessioni imperiali, sotto la giurisdizione feudale del vescovo-principe di Asti, come feudo del Sacro Romano Impero.

Fu probabilmente oggetto di incursioni dei Saraceni, provenienti dai passi delle Alpi Marittime (secoli IX-X). In quel periodo e nell'epoca precomunale, nella zona si sorsero allora accanto ai centri abitati già esistenti di Bene Vagienna, Bredolo, Carrù, Vico ed altri, molti castelli e villaggi, come Grafiasco e Gragnasco (nella zona di Villanova), Subteniano (vallata di Roccaforte-Prea), Rhoca, Ferraria (vallata delle Frabose), Montaldo Scarampi, Roburent, Lupazanio (Mondovì - Carassone), Vasco (Monastero), Bene Superiore (Beinette), Fraverge (Rocca de' Baldi), Framello (Crava), Morozzo, Magliano, Carassone (presso Bastia), Famulasca (Chiusa di Pesio), Nigella (Niella Tanaro), e altri ancora.

Dopo il mille, l'epoca dei liberi comuni italiani, vede il sorgere di Mondovì, che, costituito in comune e, in seguito, in città, divenne il maggiore centro religioso, civile e politico dell'antica contea di Bredolo

--Croberto68 (msg) 13:22, 25 lug 2018 (CEST)Rispondi

Il testo qui sopra è identico a quello presente nel sito della diocesi a questa pagina. Bisogna vedere chi ha copiato da chi...--Croberto68 (msg) 14:00, 25 lug 2018 (CEST)Rispondi

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