Discussione:Drago

Ultimo commento: 1 anno fa, lasciato da Adamo D. in merito all'argomento Origine del mito dei draghi

Le due torri? modifica

Scusate qual è il nesso tra il film "le due torri" e i draghi? L'ho visto non proprio recentemente magari ricordo male ma mi pare che non si citassero i draghi no?

Sull'esistenza dei draghi modifica

"che il drago nasca come spiegazione del ritrovamento di fossili di dinosauro, altrimenti impossibili da spiegare." Ovviamente i ritrovamenti dei fossili di dinosauro SONO spiegabili e spiegati. Casomai il drago si può supporre che nasca come spiegazione del ritrovamento di fossili di dinosauro nelle culture che non riescono a dare a questi ritrovamenti una spiegazione scientifica o almeno razionale.


Premettendo che questa è solo una mera discussione, (quindi animata liberamente da qualsivoglia interesse, sempre nel rispetto delle regole della community) e mettendo da parte la questione dei ritrovamenti dei fossili di dinosauro, inizio col dire che finchè la scienza non cataloga e non descrive ufficialmente un essere vivente, a scanso di equivoci, questi non può esistere e dunque può soltanto essere ritenuto mitologico e/o virtuale... Il problema è che non credo che siano molti i fossili ritrovati dopo il Cretaceo, escludendo l'ordine dei Crocodylia che doveva essere molto abbondante; questo grazie alla loro abilità natatorie. E' perciò facile ipotizzare che se i coccodrilli frequentavano molti specchi d'acqua di dimensioni anche non notevoli, e qualora gli fosse sopraggiunta la morte proprio in degli ambienti anossici come in certi fondali acquatici, i loro fossili potessero conservarsi e formarsi in grandi quantità...Ma quanti fossili di rettili della fauna recente, dopo il Cretaceo, sono stati attualmente ritrovati? Immagino che certi animali più rari potrebbero aver prodotto troppi pochi fossili prima della loro estinzione, fossili che non sono stati ancora ritrovati. Non a caso, della flora e fauna moderne, non tutti i fossili degli animali sono presenti, ammesso che questi siano esistiti almeno a partire dal cretaceo. Il problema è che "agli onori" della paleontologia ci arrivano solo fossili come per esempio le ammoniti, che dovevano per forza essere abbondanti. Purtroppo non è detto neanche che le popolazioni di dinosauri abbiamo perso del tutto il controllo della terra, è possibile anche che siano andate scemando col tempo, per condizioni climatiche a loro sfavorevoli come le glaciazioni o altri cambiamenti radicali come i cataclismi. Dunque la loro morfologia è scomparsa dal pianeta terra assieme alla flora strettamente dipendente da un paleoclima ormai non più esistente che li avrebbe condannati ad una nuova morfologia/fisiologia più stabili nel nuovo ambiente e più adatte alla nuova catena alimentare, più che additare loro estinzione a causa di un improvviso cataclisma; essendo i rettili animali ectotermi, cioè dipendenti da fattori ambientali esterni. Quindi è lecito pensare che i pochi rettili sopravvissuti e riadattati nelle nuove forme, siano riemigrati poi da quelle zone un tempo più favorevoli, e abbiano dato origine in pochi milioni di anni a nuove forme di esseri viventi, tra cui una nuova sottoclasse di rettili, non per forza assimilabili ad un drago, ne è d'obbligo prendere a prestito la parola "drago", piuttosto delle creature che hanno ispirato l'immaginazione degli antichi. E data la rarità che dovevano avere prima di estinguersi di recente, queste creature potrebbero essere ancora esistite nei secoli passati, ipotesi che il celacanto avallerebbe, ma nessuno li avrebbe potuti menzionare con un approccio scientifico-razionale e piuttosto al vaglio della superstizione. Dopo la prefazione ora arrivano i primi dati confermabili. A parte Plinio, Giovanni Villani, uno storico e scrittore fiorentino, nel 1335 descrisse quanto qua sotto a proposito di una frana rovinosa, accennando di fatto a delle forme di rettili, non identificabili ad alcuna specie selvatica moderna, che molto probabilmente possono essere esistite (seppur nella loro rarità), tenendo conto della serietà e obiettività con le quali uno storico si relaziona nelle proprie opere. E di certo, "due serpenti con quattro piedi grandi com’uno cane", visto e appurando che lo storico li dia uno per vivo e l'altro morto, non sembra che siano una leggenda, ma piuttosto delle creature realmente esistite che potrebbero aver ispirato l'immaginazione dei popili antichi. Purtroppo senza una nomenclatura ufficiale, per la scienza moderna un essere non può esistere, finchè almeno non è possibile catalogarla. Ma il caso è credibile, visto l'ingente numero di esseri viventi che si sono estinti in natura (in quella che viene chiamata sesta estinzione, data l' enormità delle estinzioni), questi l'abbiano fatto senza lasciare alcuna traccia fossile, specialmente per quanto è avvenuto con la flora moderna; a dispetto della grande quantità di specie estinte in questa era, non è possibile rinvenire quasi alcun fossile delle specie più rare. Anche Plinio il Vecchio in quanto storico naturalista parla dei draghi nelle sue opere, affermando che queste creature uccidono gli elefanti e bevono il loro sangue per proteggersi dalla calura del sole. In Europa poi di loro si tornerà a parlare nel medioevo, specialmente nell’Alto medioevo, in particolare come detto del drago di terni, lo dimostra anche la scritta in latino: "Thyrus et amnis dederunt signa Teramnis" che campeggia sotto il gonfalone del Comune di Terni. L'Italia e l'Umbria in particolar modo potrebbero essere dunque state un territorio molto fertile per l'habitat di queste creature reali e poi riadattate nel folklore e nelle leggende. Ecco il testo "inquisito" per la criptozoologia: ___ Nuova Cronica di G. Villani - D’una rovina che fece parte della montagna di Falterona.

Nel detto anno, a dì XV di maggio, una falda de la montagna di Falterona da la parte che discende verso il Decomano in Mugello, per tremuoto e rovina scoscese più di quattro miglia infino a la villa si chiamava il Castagno, e quella con tutte le case, persone e bestie salvatiche e dimestiche e alberi sobissò, e assai di terreno intorno, gittando abondanza d’acqua ritenuta, oltre a l’usato modo torbida come acqua di lavatura di cenere; e gittò infinita quantità di serpi, e due serpenti con quattro piedi grandi com’uno cane, li quali l’uno vivo e l’altro morto fuoron presi a Decomano. La quale torbida acqua discese nel Decomano, e tinse il fiume della Sieve; e la Sieve tinse il fiume dell’Arno infino a Pisa; e durò così torbido per più di due mesi, per modo che dell’acqua d’Arno a neuno buono servigio si poteva operare, né’ cavalli ne voleano bere; e fue ora che i Fiorentini dubitaro forte di non poterlo mai gioire, né poterne lavare o purgare panni lini o lani, e che però l’arte della lana non se ne perdesse in Firenze; poi a poco a poco venne rischiarando, e tornando in suo stato. --guest 23:31, Set 11, 2010 (CEST)


Ho tolto la sezione In Dungeons & Dragons perché contenente informazioni non relative a materiale pubblicato, ma prodotte da un singolo giocatore per la sua personale campagna.--Nihil 13:51, Mag 25, 2005 (CEST)

Mitologia vs Iconografia modifica

Ciao, non che non vada bene la modifica da "mitologia" a "iconografia" ma per quale ragione solo alla parte cristiana? A questo punto valeva la pena farlo anche alle altre sezioni. Ciao :-) Mork 17:34, Giu 24, 2005 (CEST)

Ciao, di mitologia e/o iconografia cinese non so nulla e quindi non modifico quella sezione. Per quanto riguarda la parte cristiana invece, il testo attuale sembra riferirsi di più all'iconografia (eventualmente si può parlare di "agiografia" per le leggende relative ai santi, che non di mitologia, termine non appropriato a quel contesto). --Marcok 17:38, Giu 24, 2005 (CEST)

Nemmeno io sono un esperto di mitologia e/o iconografia cinese, però dato che si parla di leggende in una sezione e di leggende anche nelle altre sezioni, mi sembrava logico che avessero lo stesso titolo. Poiché la mitologia raccoglie appunto miti e leggende di un dato "gruppo di persone" mi sembrava abbastanza adatto al caso... ciao :-) Mork 17:44, Giu 24, 2005 (CEST)

Ribadisco che si tratta di concetti abbastanza diversi e che IMO non possono essere applicati allo stesso modo ad ambiti culturali così differenti. D'altra parte l'articolo per ora è molto essenziale. Se vuoi puoi spostare la ns. discussione in Discussione:Drago e attendere pareri altri pareri. ;) --Marcok 17:48, Giu 24, 2005 (CEST)

Ho capito che per te sono concetti diversi, ma non il perché. Per me sono abbastanza uguali... :-) Mork 17:57, Giu 24, 2005 (CEST)

BESTIARI modifica

Avete informazioni sul drago trattato nella leggenda dell'albero peridexion o in altre dei bestiari medioevali? grazie ELESSAR

Mitologia, iconografia ed agiografia... modifica

Il mio non è un intervento professionale, ma solo un parere!

Quando si parla di draghi, anche nell'ambito Cristiano, mi sembra fuori luogo utilizzare il termine "agiografia" che si riferisce alla biografia, o allo studio della vita, di un santo, e non alla narrazione di vicende aventi come soggetto principale il drago in se!

Ancora peggiore è, a mio parere, l'uso del termine "iconografia" che limiterebbe la trattazione ad opere a carattere figurativo (pitture, sculture, ecc.), lasciando fuori testi e documenti vari.

IL drago è, indipendentemente dal contesto culturale e religioso in cui si analizza, una figura mitologica e mitica. Penso quindi sia opportuno modificare "l'iconografia" in "la mitologia" cristiana. un saluto a tutti.

--Markosd 09:40, 27 lug 2006 (CEST)Rispondi


COME SI FA A SCRIVERE CHE I DRAGHI NON SONO ESTINTI? E' WIKIPEDIA O HARRY POTTER?????????????

Storia modifica

Più che una classificazione dei vari tipi di drago, quasi si trattasse di un libro di scienze naturali, bisognerebbe dividere per aree culturali (cosa in parte fatta) e all'interno di esse, soprattutto di quella occidentale, descrivere l'evoluzione storica dell'immagine del drago.
Infatti nell'antica grecia, così come nella Bibbia, i draghi non sono altro che enormi serpenti oppure serpenti a più teste (l'idra). E così saranno immaginati nel mondo mediterraneo fino a tutto lo stile romanico.
A partire dal duecento iniziano ad essere scritti libri anche in area germanica, come il Canto dei nibelunghi e le Edde, così come lo stile gotico si diffonde a partire dall'Europa settentrionale. In questi ultimi secoli del medioevo si diffondono altre immagini dei draghi, il lindwurm, di origine germanica, senza ali e con due zampe, e la viverna, con due zampe e due ali, più diffusa in ambito neolatino.
Solo nel Cinquecento si afferma l'immagine del drago a quattro zampe , tuttora la più popolare.
Si potrebbe aggiungere che con la diffusione recente della fantasy è venuto di moda spaccare ogni creatura fantastica in più sottocategorie possibili. Si è cominciato con le prime edizioni di D&D, in cui i draghi erano classificati solo per colore, per arrivare alle attuali classificazioni, che uniscono draghi provenienti da tutte le tradizioni per avere una varietà di esseri. In realtà in ognuna di queste tradizioni c'era un solo tipo di drago per periodo storico.
Lele giannoni (msg) 12:34, 7 gen 2011 (CET)Rispondi

Citazione spostata dalla voce modifica

Sposto qui una o piú citazioni che ho rimosso dalla sezione iniziale della voce, in quanto non rispettano Wikipedia:Citazioni. Reinseritele solo dopo aver corretto gli errori (tipicamente, lunghezza e/o numero eccessivi, e/o carenza di fonti). Grazie, Nemo 13:15, 23 dic 2011 (CET)Rispondi

«Un drago non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà o nell'invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell'immaginazione, più ricca di significato che il suo tumulo d'oro.»

Questa è follia! modifica

Con tutto il rispetto, ma che roba è? Un trattato sui draghi preso da Harry Potter? "Questo si drago si trova in America latina", "sputa fuoco tramite ghiandole secernenti fosforo", tra un po' troviamo "per fortuna Re Artù aiutato da Gandalf li uccise tutti, per questo non ne vediamo in giro tranne al torneo Tremaghi". Assolutamente ridicolo, pagina da rifare seguente le indicazioni dell'utente Lele giannoni. --Pandrea91 (msg) 03:32, 23 set 2012 (CEST)Rispondi

Manca link o sezione riferita a Games of Thrones/Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco modifica

come da titolo, data la popolarità odierna dell' opera, sarebbe forse opportuno inserire una citazione o un rimando ad essa.

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Origine del mito dei draghi modifica

A mio parere al di là delle origini fantasiose del mito dei draghi, manca nel testo qualche riferimento ad una plausibile origine "terrena". Si può presumere che in epoche antiche siano stati rinvenuti resti fossili di pteranodonti, o pterodattili. La mancanza di un approccio scientifico ha generato la nascita di storie fantasiose. Adamo D. (msg) 09:54, 29 apr 2022 (CEST)Rispondi

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