Discussione:Fattispecie

Ultimo commento: 13 anni fa, lasciato da Marcopil64 in merito all'argomento Meri fatti

Meri fatti modifica

I fatti giuridici [...] si distinguono in meri fatti, se per l'ordinamento è irrilevante la volontà del loro accadimento, a prescindere che sia determinato da un'azione umana o da una forza della natura (ad esempio il decorso di un termine, la morte di una persona [...]. <<< Lascia un po' sorpresi all'inizio, non credete? Ma siamo sicuri che la morte di una persona sia un "mero fatto" giuridicamente inteso? Forse si intendeva in genere la morte naturale? --PequoD76(talk) 04:08, 5 feb 2011 (CET)Rispondi

Sì, il fatto-morte è un mero fatto, un accadimento, ed in effetti lo è anche un'azione umana sotto il profilo ontologico, in sé e per sé. Altro sono le conseguenze, gli effetti giuridici. I fatti giuridici si dividono in meri fatti (o fatti giuridici in senso stretto), che possono consistere in un evento naturale o in un'azione umana; gli atti giuridici, che sono atti umani consapevoli e volontari; i negozi giuridici, che, oltre alla capacità di intendere e di volere, implicano la volontà degli effetti in capo all'autore.--Kōji parla con me 20:50, 5 feb 2011 (CET)Rispondi
Quindi un assassinio è un atto giuridico perché per l'ordinamento non è irrilevante la volontà del loro accadimento. Ho capito bene? --PequoD76(talk) 20:56, 5 feb 2011 (CET)Rispondi

In effetti, la terminologia giuridica riguardo alla distinzione tra meri fatti e atti giuridici può suscitare qualche perplessità: va tenuto presente che, come nota Koji, l'appartenza all'una piuttosto che all'altra categoria non deriva tanto dalla natura del fatto in sè, sul piano ontologico, quanto dal modo in cui lo considera la norma giuridica; ne segue che lo stesso fatto naturale può essere considerato mero fatto da una norma e atto giuridico da un'altra. Prendiamo l'esempio dell'assassinio: secondo la norma di diritto penale che punisce l'omicidio è atto giuridico, perchè la pena prevista scatta se la morte è stata cagionata volontariamente; invece, per la norma che prevede l'apertura della successione del'assassinato, è mero fatto giacchè la successione si apre qualsiasi sia la causa della morte ed è quindi irrilevante la volontarietà del comportamento che l'ha cagionata. Marco Piletta (msg) 10:39, 7 feb 2011 (CET)Rispondi

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