Discussione:Miðgarðr

Ultimo commento: 17 anni fa, lasciato da Helios in merito all'argomento Voce collegata?
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Mitologia
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Sezione contestata modifica

La seguente sezione (recentemente integrata dopo l'unione e la trasformazione in redirect della voce Midhgard) contiene una descrizione molto precisa e particolareggiata che non sembra adattarsi ne ritrovarsi nelle fonti classiche dei miti norreni (nella sezione successiva, ho fatto una breve disamina della questione). Alcuni particolari inoltre sembrano fuori contesto come la presenza degli Einherjar e certi riferimenti architettonici. Siccome i miti norreni hanno ispirato opere letterarie fantastiche e recentemente videogiochi e film, potrebbe trattarsi della descrizione di un luogo presente in una di queste opere?

«Miðgarðr è un'antica città costruita su due livelli, su una rupe. Questa rupe è un piccolo promontorio altipiano alle cui spalle si erge una montagna e ai suoi piedi si trova un lago. Attorno alle coste del lago i cittadini hanno fondato porticcioli e insediamenti. A lato della rupe, sulla destra, si trovano due blocchi di roccia degradanti in altezza dalla rupe. Sul primo sta una scala che gli ruota attorno ed entra il una galleria per poi sbucare sul precipizio tra un blocco e l'altro; c'è un ponte e di nuovo la scala con un altro ponte sul secondo blocco per arrivare alla rupe e quindi in città. Si trovano le mura e le porte protette da un portone di pietra chiuso da 5 catene che passano per 5 serie di passanti. Al primo livello sta la città, al secondo sta il palazzo. Il secondo livello è protetto da altre mura, un cancello di acciaio e oro ed è sopraelevato; all'interno di questi sta il palazzo: a quattro piani, tutti esternamente circondati da un continuo portico balconata e sormontato da una cupola grigiobianca. A pianta quadrata, a ogni vertice sta una torre a forma di minareto. Attorno al palazzo stanno le ville dei ricchi, i giardini e tutte le entrate sono protette dagli Einherjar

Sulla descrizione di Midgard nei miti norreni e le sue fonti modifica

Personalmente, non riesco a trovare riferimenti precisi per una descrizione così dettagliata nei particolari del Midgard ovvero come città a due livelli protetta dagli einherjar. Una descrizione particolareggiata che si può trovare nella mitologia norrena è quella inerente la costruzione di Ásgarðr, ma è una cosa diversa. Inoltre gli Einherjar sono associati al tema della battaglia continua (si svegliano al mattino, si massacrano, vengono sanati e ricomposti, si sollazzano con banchetti e valchirie la notte, dimenticano, si svegliano.. e il ciclo riprende all'infinito) e non alla protezione delle mura. Questi guerrieri li troviamo citati sopratutto in due poemi del X secolo non facenti parte dell'Edda poetica che sono Eiríksmál e Hákornarmál, nell'Edda in prosa e in un solo canto dell'Edda poetica (Vafþrúðnismál).

Cerco di riassumere i riferimenti che conosco per Midgard, giusto per fare un po' di punto della situazione. La bibliografia che ho consultato è costituita dal saggio gli dei del nord di Brian Branston e dall'opera ricerche sulla mitologia germanica di Viktor Rydberg.

Nell'Edda poetica (precisamente in Völuspá 4) viene descritta la creazione di Midgard, un uno dei nove mondi dell'albero da parte di Odino, Vili e Vè che <<sollevano la terra>> per crearlo. Non ci sono riferimenti espliciti all'utilizzo del corpo di Ymir per la creazione del mondo, ma un riferimento esplicito è presente in altri canti dell'Edda poetica (Grímnismál 41,42 e Vafþrúðnismál 21[1]

Com'e' il Midgard? Questa è la descrizione che sostanzialmente si ricava dal Gylfaginning VIII e gli altri canti citati:

La terra è rotonda, confinata verso l'esterno dalla riva dell'oceano e verso l'interno da una grande cinta di mura. La terra tra l'oceano e la cinta di mura è il Jotunheim, la terra dei giganti che minacciano il Midgard che è anche una fortezza creata dalla sopracitata triade. Il Midgard è per i figli degli uomini ed le sue mura sono create utilizzando le sopracciglia (o la fronte) di Ymir.

Lo stesso Snorri in Gylfaginning X narra però un'altro mito di creazione per Jotunheim (e per i legami sopra interposti sarebbe da pensare che riguardi anche il Midgard, inteso come terra degli uomini, anche se non viene citato) ed è un mito che vede fondatore un gigante del gelo, Narfi che genera Nótt (la notte) la quale unendosi con Naglfari (Colui che si oscura: il vespero) genera Auðr (lo spazio vuoto) e poi, unendosi con Annarr, genera la Jordh (la Terra) e infine si unisce con Dellingr (il giorno di primavera: l'aurora) e origina Dagr (il giorno). Ci sono altre due varianti del mito del giorno e della notte, ma soprassediamo.

L'ambiguità della descrizione di Midgard è indicata anche dagli appellativi di Thor che troviamo nell'Edda in prosa (in Skáldskaparmál IV precisamente) ovvero Difensore di Ásgarðr e di Midgard [2] sia come Nemico del serpente di Midgard (Miðgarðsormr) riferendosi in questo caso all'intera terra circondata dall'oceano visto che in esso giace questo serpente cosmico che cinge il mondo come un cerchio che è un archetipo dell'Ouroboros.

Note modifica

  1. ^ Nello stesso canto(Vafþrúðnismál 35) c'è un riferimento breva alla sorte di Bergelmir, unico gigante del gelo, assieme alla moglie, salvatosi dall'annegamento nel sangue fuoriuscente dal corpo di Ymir. La citazione di Bergelmir in questo canto dell'edda poetica è piuttosto significativo nella questione della creazione del mondo (e quindi anche di Midgard). Il riferimento viene citato da Snorri nell'Edda in prosa (Gylfaginning VII) come la fonte della sua versione del salvataggio del gigante. Secondo Snorri, il gigante e la moglie si sarebbero arrampicati su un mulino per salvarsi, e giustifica questa interpretazione sulla base del fatto che in Vafþrúðnismál 35 viene detto che il ricordo più antico di Vafthrudhnir (si veda la voce sul carme) è quello di Bergelmir che giace su un mulino. Il termine mulino (lúður in norreno) tuttavia sembra essere una traduzione di Snorri che lo usa, secondo autori come Rydberg, Vigfusson e Brodeur, per autoreferenziare la sua interpretazione. Infatti già in una edizione (la Reseniana) del 1665 dell'Edda di Snorri, il termine mulino, insoddisfacente, veniva sostituito con barca alludendo così ad un proto-mito del diluvio dato che lo stesso mito compare anche nel Beowulf. In Beowulf 1687-1693 viene infatti detto che un giorno[...]il diluvio e il mare infuriando distrussero la stirpe dei giganti. Il distruttore dei giganti, qui, è il Dio cristiano, ma la struttura del mito è riconosciuta similare a quella dell'Edda. L'interpretazione della maggior parte degli studiosi è, sintetizzando al massimo, che si tratti, al di la del sincretismo nel Beowulf, di un riflesso di un mito indoeuropeo più antico e che la salvezza del gigante Bergelmir sia una aggiunta antica, ma postuma al mito iniziale fatta per giustificare la presenza dei giganti del gelo nello stesso folklore nordico anche dopo l'annientamento iniziale.
    In estensione, una questione ulteriore che sollevano Rydberg e altri autori, a quanto pare, e che credo abbia un suo senso per l'ambiguità del Midgard, è che ci sono dei miti norreni o anche indoeuropei più antichi, in parte perduti perchè lo stesso corpus mitico a cui aveva accesso Snorri pur vasto (ci sono riferimenti a opere, nomi, miti perduti) era già in parte compromesso e la perdita di conoscenze si acuisce successivamente. Per tale motivo anche abbiamo diverse varianti nei termini del mito sopratutto se poi ci aggiungiamo che l'uso delle kenningar aumenta la complessità dell'interpretazione univoca degli stessi.
  2. ^ che può valere sia per i due luoghi intesi come terre una celeste e una terrena come vengono accennate nell'Edda poetica oppure come fortezze, città, come, per esempio, la descrizione di Ásgarðr come rocca sul monte che si erge sulla pianura di Midgard. Nella Ynglinga Saga(vedi Heimskringla), Snorri la descrive in questo modo e gli da anche la sua bella collocazione terrena ponendola a oriente del fiume Tanaquisl (l'attuale Don) in Asia.


--Nanae 01:30, 15 nov 2006 (CET)Rispondi

Voce collegata? modifica

Si veda anche la voce Erinejarh che sembra un inserimento contemporaneo alla sezione sopra dibattuta e attinente. Forse i due inserimenti sono collegati e una disamina di entrambi potrebbe aiutare a capire qual'è la loro fonte.--Nanae 02:18, 15 nov 2006 (CET)Rispondi
la voce è stata trasformata in redirect a einherjar. Testo e commenti sono stati traslati nella pagina di discussione della voce --Nanae 16:40, 15 nov 2006 (CET)Rispondi

Complimenti per la precisione della tua dissertazione, sinceramente ora come ora non ho molto tempo di leggerla, ripromettendomi di farlo non appena possibile. Per quanto ho potuto vedere il contributo anonimo (imho identico al "falso" einherjar) mi trova abbastanza spaesato, nella mia sicuramente non grande cultura delle tradizioni norrene, non avevo mai sentito di questa versione di Miðgarðr, però hai sicuramente spiegato meglio tu i motivi, pertanto non saprei che fare di questa versione.(a occhio e croce invece il tuo materiale mi sembra valido) Helios 20:43, 15 nov 2006 (CET)Rispondi

Grazie :) Sono abbastanza soddisfatto anch'io. Cercando di fare il punto sul mito mi son fatto una full-immersion con Branston e Rydberg. Potrebbe avere qualche imprecisione (l'ho scritto di sera tardi e non si sa mai) e qualche riferimento va precisato meglio (per esempio la questione di Odino, Vili e Ve nel Voluspa, come sai, è leggermente più complessa perchè non vengono nominati esplicitamente mentre per come ho scritto la nota sembra di si, ma l'ho fatto per sintetizzare) però pensavo che si potrebbe usare questo materiale in parte per ampliare questa voce e in parte per ampliare in particolare la voce di Bergelmir che è molto ridotta, vista che l'intera nota 1 si concentra su di lui. Personalmente non penso di potermene occupare a breve. Ho poco tempo libero e una voce sui manoscritti illuminati da finire :P Se vuoi farlo tu o qualcun altro di passaggio che ci legga siete più che benvenuti. --Nanae 23:40, 15 nov 2006 (CET)Rispondi

Con calma riguarderò queste informazioni e le confronterò con ciò che dice la Isnardi in proposito giacché non ho gli stessi tuoi tomi, per quanto riguarda la questione Odino, Vili, Vé etc etc, se ne parla nella nota 1 di Odino. ;) Helios 14:29, 16 nov 2006 (CET)Rispondi

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