Discussione:Musica classica

Ultimo commento: 6 anni fa, lasciato da Anoixe in merito all'argomento compositore non menzionato

Si tratta della versione 65265982 del 9 aprile 2014 ore 16:14

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DGravi problemi relativi all'accuratezza o alla neutralità dei contenuti. Molti aspetti del tema sono trattati solo superficialmente o per nulla. È assai probabile che siano presenti uno o più avvisi o che vadano inseriti. (che significa?)
AVoce scritta in buon italiano e con buono stile. Sintassi e lessico adeguati, linguaggio chiaro e scorrevole, con uso attento di termini specifici. Strutturazione in paragrafi soddisfacente. (che significa?)
CSeri problemi relativi alla verificabilità della voce. Carenza di fonti attendibili. Alcuni aspetti del tema sono completamente privi di fonti a supporto. Presenza o necessità del template {{cn}}. La delicatezza del tema richiede una speciale attenzione alle fonti. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file o altri sono inadeguati. (che significa?)
Note: Immagini adeguate in rapporto all'attuale mole di testo, che però è da ampliare considerevolmente (vedi voce in lingua inglese)
Monitoraggio effettuato nel giugno 2012

il diritto d'autore vale 70 anni dalla morte dell'artista per gli autori di musica classica, che arrivano tutti a fine '800 al massimo, possiamo mettere il download dei loro brani se il donatore mette la riproduzione sotto licenza gnu o creative commons, rinunciando ai diritti d'autore che ha sulla riproduzione(ci sono quelli scaduti del compositore, ma restano quelli di chi esegue)

il limite di 5 mega per allegato non è rispettabile in formato wav; si può usare mp3 che fa stare 5min di audio in 3-5 mega. già le arie di bach, inno alla gioia,marce,polke sarebbero brani publicabili ad es.

da pubblicare sotto licenza creative commons non commerciale.dove l'unica cosa bloccata è la modifica del file,diversamente dagli articoli di wikipedia; se tutti mettessero mano sull'audio diventerebbe inascoltabile


la pagina categoria: musica classica riporta come sottocategoria la musica rinascimentale, mentre la pagina musica classica ribadisce il concetto che "classico" può essere usato propriamente solo per il periodo a cavallo tra XVIII e XIX secolo. forse varrebbe la pena di scollegare "musica rinascimentale" da "musica classica" e creare una pagina generale di storia ( o epoche) della musica europea per raggrupparle tutte

Foto: complesso? modifica

Mi pare che la foto non mostri un complesso (che chiamerei magari gruppo strumentale) ma una parte di gruppo. L'immagine a mio avviso non dà una chiara idea di ensemble. Alegreen 01:30, 15 ott 2006 (CEST)Rispondi

Come si chiamano queste canzoni? modifica

Qualcuno sa come si chiamano le canzoni che Joe Venuti suona in questo film? Sono considerate musica classica? Immagine:Joe_venuti.ogg Grazie--Geremia (msg) 19:01, 25 apr 2008 (CEST)Rispondi

No, non sono considerate musica classica. Se noti bene, in fondo alla pagina si accede al portale di musica jazz, che non è da considerarsi musica classica. Essa va dalle origini della musica grosso modo fino alla morte di Claude Debussy. E, comunque, in musica classica ancora non si parla di "canzoni", bensì di arie. --ManuBach96 °Chiarimenti?° 2 ottobre 2010, 15:30

"Musica colta" modifica

Cosa ne pensate dell'espressione "musica colta" usata per definire la tradizione musicale occidentale? Io l'ho sempre trovata ambigua, perché in effetti non serve a definire meglio la musica che viene comunemente definita "classica". E inoltre penso che veicoli implicitamente una distinzione che rimanda ad un'altra musica meno "colta" e quindi di rango inferiore. Perché non proviamo a trovare un altra espressione più calzante e con una connotazione neutra? Noel01 20:33, 10 apr 2009 (CEST)Rispondi

Le regole di Wikipedia prevedono che si debba inserire il titolo più "immediato", ossia quello più facilmente individuabile anche dai meno esperti. Probabilmente una persona che non conosce bene la materia potrebbe non sapere che la "classica" può essere definita anche "colta", sebbene sia vero. Per delucidazioni, consulta le norme di Wikipedia riguardanti l'assegnazione di un titolo a una voce. --ManuBach96 °msg° (27 settembre 2010) (20:59)

Orchestre modifica

secondo me dovrebbe approfondire il discorso sulle orchestre classiche , romantiche , barocche.perche se uno dovesse fare una ricercha su le orchestre come sto facendo io non troverebbe tanto se non gli strumenti che la compongono Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.33.127.41 (discussioni · contributi) 15:54, 11 dic 2011 (CET).Rispondi

Significato esteso e significato ristretto modifica

Periodicamente ricorre l'interrogativo se sia corretto definire "musica classica" tutta la musica colta occidentale, e non ci si debba invece limitare al periodo del Classicismo musicale. Mi sembra che le fonti che accreditano il significato esteso di "musica classica", in tutte le linge occidentali, siano abbondanti e largamente sufficienti per affermare che perfino fra musicisti, quando si dice genericamente "musica classica" senza contestualizzare, si intende il significato estensivo. Detto questo, l'incipit della voce mi sembra assolutamente da riscrivere, perché parla un po' di uno e un po' dell'altro significato, in modo contradditorio. Riporto qui l'incipit attuale:

«Con il termine musica classica (etimologicamente: "musica che serve da modello", "che pone le basi") ci si riferisce a quella parte della musica colta composta e radicata nella tradizione scritta della musica occidentale che comprende il vasto periodo che va dal XI° secolo ai nostri giorni[1]. Le norme cardine di tale tradizione furono codificate tra il 1550 ed il 1900; ma, in effetti, questo termine indica soltanto un breve periodo della produzione musicale europea, avvenuto tra il 1730 e il 1830 circa. Infatti il periodo classico, detto anche classicismo, è rappresentato dallo stile che succedette quello delle due correnti artistiche nate agli inizi del Settecento dal barocco: lo stile rococò e la corrente Sturm und Drang. Lo strutturarsi d'una forma d'arte definibile come classica fu possibile grazie a personaggi come Winckelmann che, in un clima di secondo umanesimo, sentirono l'esigenza di far coesistere passione e semplicità, stati d'animo e rigore formale. Infatti il classicismo somma creativamente la chiarezza del rococò con la passionalità dello Sturm und Drang, e raggiunge sul piano tecnico l'assoluta proporzione della forma, delle sue parti e dei singoli elementi, rifacendosi all’idea classica antica. Quindi la struttura delle composizioni, la durata delle frasi melodiche, l’alternanza di soggetti musicali, così come molti dei procedimenti armonici e melodici, assumono, nel periodo classico, forme ben definite, rapporti equilibrati e schemi prefissati mai raggiunti in precedenza. A differenza degli altri tipi di arte (pittura, scultura, ecc...), quindi, nella storia della musica il periodo classico non indica l'età antica greco-romana. Talvolta il termine "musica classica" viene usato in senso più restrittivo, per esempio in riferimento alla -pur ampia- stagione creativa che va dall'undicesimo secolo fino ai primi decenni del Novecento. I confini della categoria sono comunque imprecisi e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce classico non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto.»

Elenco le cose che non vanno, a mio parere, in questo incipit:

  1. il significato etimologico di "classico" non è quello indicato;
  2. nella prima frase si afferma che la musica classica è quella occidentale dall'XI secolo ai nostri giorni: non si capisce perché proprio dall'XI secolo (tra l'altro è scritto scorrettamente), e anche l'inclusione della musica colta contemporanea non è del tutto scontata. Poi si dice che "le norme cardine furono codificate fra il 1550 e il 1990". È falso. Se si intende l'armonia tonale "classica", è codificata solo a partire dal XVIII secolo e comunque non riguarda buona parte della musica colta contemporanea, che qui si include nel termina;
  3. nella frase successiva, si dice che "in effetti, questo termine indica soltanto un breve periodo della produzione musicale europea". Cioè tutto quello che è scritto prima è sbagliato? Nella frase finale dell'incipit, poi, si legge invece "Talvolta il termine "musica classica" viene usato in senso più restrittivo, per esempio in riferimento alla -pur ampia- stagione creativa che va dall'undicesimo secolo fino ai primi decenni del Novecento." restrittivo? pur ampia? Qui siamo proprio al capovolgimento semantico;
  4. nella parte centrale dell'incipit si parla della musica del classicismo. Siccome il resto della voce riguarda il significato estensivo di musica classica, qui ci dovrebbe essere un puro e semplice rimando alla voce Classicismo (musica) (peraltro deplorevolmente sintetica): invece ci si lancia in una definizione del classicismo come erede del rococò e dello Sturm und Drang. Peccato che nella voce Sturm und Drang questo movimento sia presentato, a fianco del classicismo, come anticipatore del romanticismo tedesco; peraltro è difficile trovare fonti che accreditino un'influenza diretta dello Sturm und Drang su musicisti coevi. In ogni caso, dato che esiste la voce Classicismo (musica), se ne dovrebbe parlare lì.

Sarebbe importante rimettere mano all'incipit, sulla base di riferimenti bibliografici solidi. --Guido (msg) 11:40, 28 mar 2014 (CET)Rispondi

Eh sì, hai ragione, è un disastro. Chiaramente questa voce deve presentare il significato estensivo, e Classicismo (musica) quello relativo al solo cosiddetto "periodo classico". Evidentemente ci sono mani diverse che hanno lavorato a strati sovrapposti. Appena possibile cercherò di dare una mano, ma, come dici tu, l'unica cosa da fare è una robusta riscrittura sulla base di fonti autorevoli. --Anoixe(dimmi pure...) 22:17, 31 mar 2014 (CEST)Rispondi

Copyviol (ci mancava anche questo) modifica

Guardando fra i collegamenti esterni della voce, ho scoperto quale è la fonte della singolare affermazione per cui il classicismo deriverebbe dallo Sturm und Drang (e Winckelmann sarebbe uno degli artefici del classicismo musicale...): sta scritto - parola per parola, senza nemmeno una virgola di differenza - nel video di youtube che era inserito fra i collegamenti esterni, e che ora ho tolto (perché di fatto è stato usato come fonte, e non si può dire che sia una fonte enciclopedica). Resta il problema del possibile copyviol: il testo è esattamente identico. Dalla crono risulta che il paragrafo è stato inserito il 25 aprile 2013 (come sezione separata, e poi spostato da altro utente nell'incipit) . Il video su youtube è stato caricato il 22 aprile. Segnalo il copyviol, e a maggior ragione urge trovare un incipit più appropriato. C'è uno storico della musica, in sala? --Guido (msg) 21:09, 8 apr 2014 (CEST)Rispondi

Aggiunta: l'utente che ha caricato il video su youtube e quello che tre giorni dopo ne ha copiato il testo in questa voce usano lo stesso nickname, quindi è assai probabile che sia la stessa persona. Siccome su youtube ha caricato diversi altri "video" divulgativi (in effetti sono semplicemente delle sequenze di slides con musica di sottofondo) su altri aspetti di storia della musica, ma non risulta avere altri contributi (almeno con quel nick) su WP, mi sembra verosimile che sia lui l'autore del testo. Tuttavia, dato che la pubblicazione su youtube è precedente, il problema del copyviol resta. --Guido (msg) 21:41, 8 apr 2014 (CEST)Rispondi

Discussioni su riscrittura voce modifica

Modifiche modifica

Quello che era nelle mie possibilità l'ho fatto, ovvero tradurre la voce dalla lingua inglese. Adesso sta ai tecnici sistemare la voce in modo che possa essere passata nel ns0. Quando la ritenete pronta fatemelo sapere che provvedo. Grazie--Burgundo(posta) 00:24, 14 apr 2014 (CEST)Rispondi

Io sto segnalando le parti che mi perplendono, ma per scrivere ci vuole qualcuno che abbia fatto studi "ufficiali" di Storia della Musica: almeno per quanto riguarda la musica dal Classicismo in avanti (per i secoli precedenti posso fidarmi di quello che so io, nel senso che le fonti le trovo). Quindi, essendo Al Pereira latitante, spero in Tino, Anoixe, Nickanc... --Guido (msg) 00:54, 14 apr 2014 (CEST)Rispondi
Ho cercato di migliorare l'incipit e ho tolto dalla voce e spostato qui sotto le sezioni più discutibili (e imho meno salvabili). Finora ho modificato fino alla sezione "sviluppo dell'intonazione" inclusa, cercherò di sistemare anche l'introduzione della sezione "caratteristiche" e le altre sezioni che seguono. --Tino [...] 15:34, 14 apr 2014 (CEST)Rispondi

Parti rimosse dalla voce modifica

Commenti all'incipit modifica

NOTA: Il "common practice period" è il periodo dell'armonia tonale. La voce in inglese più oltre dice che inizia nel 1600, mentre qui nell'incipit lo anticipa al 1550. Non so se esista un'espressione corrispondente usata dagli storici della musica italiani; in ogni modo un criterio sensato per individuarne l'inizio è la comparsa del basso continuo, che si trova descritto nell'opera "Del sonare sopra'l basso" di Agostino Agazzari (1608), anche se la pratica è senz'altro precedente (ma non mi sembra che gli storici la anticipino al 1550). --Guido (msg) 22:34, 13 apr 2014 (CEST)Rispondi

NOTA: non mi convince molto quest'idea di caratterizzare la "musica classica" in relazione al sistema di notazione "entrato in uso nel XVI secolo". I sistemi di notazione mensurale del XIV e XV secolo sono un po' diversi da quello del periodo dell'armonia tonale, ma fissano comunque con precisione altezze e durate. Anche la musica contemporanea (classica e leggera) è scritta prevalentemente con la stessa notazione della musica classica. Per contro, nell'incipit si includono nella musica classica anche i secoli dal XI al XIII, quando la notazione era completamente diversa. La distinzione rispetto alla musica extraeuropea mi sembra ovvia e fuori luogo qui nell'incipit. Improvvisazione a abbelllimenti ad libitum, poi, erano largamente praticati nella musica colta europea ancora nel XVII e XVIII secolo. Nel complesso, il paragrafo che precede lo trovo impreciso e inutile, e lo butterei via del tutto. --Guido (msg) 22:34, 13 apr 2014 (CEST)Rispondi

Va meglio ora? --Tino [...] 15:02, 14 apr 2014 (CEST)Rispondi

Strumentazione modifica

Molti strumenti oggi associati alla musica popolare ricoprirono ruoli importanti nella musica antica, come la cornamusa, la vihuela[la vihuela nella musica popolare? ma quando mai?], le ghironde ed alcuni strumenti a fiato. D'altro canto, strumenti come la chitarra acustica, una volta associati principalmente alla musica popolare, hanno guadagnato importanza nella musica classica nel XIX e XX secolo.

NOTA: quest'ultima frase è da rivedere. Ci sono parecchie confusioni: la vihuela è probabilmente confusa con lo strumento messicano che porta quel nome (e che non ha alcun ruolo nella musica classica o antica); l'uso "colto" della cornamusa è discutibile, se si eccettua la musette de cour, che però non è mai stata uno strumento popolare; la storia della chitarra non è quella, non è affatto uno "strumento popolare passato alla musica colta", anche se nel XVII secolo era indubbiamente uno strumento meno "elitario" del liuto. Più sopra, dato che la voce dovrebbe riguardare tutto l'arco della musica classica (dal medioevo al novecento) direi che mettere come uniche immagini un'orchestra filarmonica e una banda giovanile è un po' singolare. Nel complesso, scelte come queste sembrano soprattutto riflettere il concetto più diffuso di "musica classica" negli USA.
Concordo. Avevo già molte perplessità su questa frase e l'ho lasciata lì in attesa che mi venisse qualche buona idea per sistemarla, ma mi sa che è meglio buttarla via direttamente. --Tino [...] 15:27, 14 apr 2014 (CEST)Rispondi

Commenti al significato della notazione scritta modifica

Tutta questa sezione manca di fonti: non si capisce a chi siano attribuite le "visioni moderniste" di cui si parla. Il ruolo della notazione scritta è una prospettiva interessante, però in questa sezione, più che tracciare una demarcazione fra "musica classica" e "altro" sembra che si illustri soprattutto il processo per cui, all'interno della musica classica - e della sua trasmissione accademica - il concetto di notazione cristallizzatosi alla fine del XIX secolo ha provocato un fraintendimento degli scopi della notazione musicale nei secoli precedenti (quindi sempre all'interno della musica classica), creando la convinzione che l'assenza di notazioni per rappresentare le variazioni (di tempo, di fraseggio, di dinamica ecc.) implicasse una totale rigidità nella pratica musicale (convinzione smentita dal successivo approccio filologico alle fonti delle epoche in questione, ma tuttora presente in alcune scuole esecutive). Questo tipo di considerazioni è presente nella nostra voce musica antica; qui invece mi sembrano poco comprensibili, se non si chiariscono meglio. Però bisognerebbe capire da dove sono tratte, visto che mancano i riferimenti bibliografici. --Guido (msg) 23:38, 13 apr 2014 (CEST)Rispondi

Commenti alla commercializzazione modifica

Questa sezione mi lascia molto perplesso. Contiene una serie di esempi ai limiti della "curiosità", che sarebbe continuamente da aggiornare, e si conclude con una incomprensibile affermazione attribuita a Shawn Vancour, studioso della storia dei media (radio e tv) negli USA, che francamente non mi sembra rilevante in questa voce. È un fatto che ci sono brani di musica classica resi particolarmente popolari dai media e dalla pubblicità, ma è enciclopedico cercare di elencarli? --Guido (msg) 23:52, 13 apr 2014 (CEST)Rispondi

Letture consigliate modifica

  • Copland, Aaron (1957) What to Listen for in Music; rev. ed. McGraw-Hill. (paperback).
  • --"-- (1988) --"--; with an introduction by William Schuman. McGraw-Hill ISBN 0-07-013091-4
  • --"-- (2002) --"--; with a foreword and epilogue by Alan Rich; with an introduction by William Schuman. New American Library ISBN 0-451-52867-0 (reissued 2009 with new appreciation by Leonard Slatkin)
  • Grout, Donald Jay; Claude V. Palisca (1996) A History of Western Music, Fifth edition. W. W. Norton & Company. ISBN 0-393-96904-5 (hardcover).
  • Barbara Russano Hanning; Grout, Donald Jay (1998 rev. 2009) Concise History of Western Music. W. W. Norton & Company. ISBN 0-393-92803-9 (hardcover).
  • Johnson, Julian (2002) Who Needs Classical Music?: cultural choice and musical value. Oxford University Press. ISBN 0-19-514681-6.
  • Roger Kamien (2008) Music: an appreciation; 6th brief ed. McGraw-Hill ISBN 978-0-07-340134-8
  • Lihoreau, Tim; Stephen Fry (2004) Stephen Fry's Incomplete and Utter History of Classical Music. Boxtree. ISBN 978-0-7522-2534-0
  • Percy Scholes; Denis Arnold (1988) The New Oxford Companion to Music. Oxford University Press. ISBN 0-19-311316-3 (paperback).
  • Schick, Kyle (2012). "Improvisation: Performer as Co-composer", Musical Offerings: Vol. 3: No. 1, Article 3. Available at http://digitalcommons.cedarville.edu/musicalofferings/vol3/iss1/3.
  • Sorce Keller, Marcello (2011) What Makes Music European. Looking Beyond Sound. Latham, NJ: Scarecrow Press (USA).
  • Richard Taruskin (2005, rev. Paperback version 2009) Oxford History of Western Music. Oxford University Press (USA). ISBN 978-0-19-516979-9 (Hardback), ISBN 978-0-19-538630-1 (Paperback)
  • Gray, Dr. Anne; (2007) "The World of WOMEN in Classical Music", Wordworld Publications. ISBN 1-59975-320-0 (Paperback)
Mai vista nelle nostre voci una sezione "letture consigliate". Comunque, se vogliamo consigliare delle letture dovrebbero essere in italiano, e ci sarebbe parecchio da discutere. --Guido (msg) 23:25, 13 apr 2014 (CEST)Rispondi
Ni, nel senso che capita per vari motivi di mettere (o di ritrovare, inconsapevolmente) in bibliografia testi non usati nella stesura della voce, e alcuni utenti preferiscono separarli dai riferimenti bibliografici impiegati effetivamente. Per alcuni è una sezione accettabile, per altri meno, per alcuni è da sparare a vista. --Tino [...] 15:27, 14 apr 2014 (CEST)Rispondi

Common practice period/era e secoli XVIII - XIX modifica

Alcune considerazioni sulla questione dell'epoca della "common practice". Non ho avuto finora la possibilità di consultare fonti (in inglese) su questo concetto, ma vedo che nella stessa voce en:Common practice period di en:wiki tutte le fonti citate sono saggi sulla musica del novecento (!!!). L'idea che mi sono fatto, anche navigando un po' in rete, è che questo concetto non appartiene, in realtà, alla storia della musica o alla musicologia, ma piuttosto alla sociologia della musica: ed è stato proposto non come categoria per inquadrare quello che è successo fra il XVII e il XIX secolo, quanto piuttosto per descrivere quello che è successo nel XX secolo. In altri termini, mi sembra di capire che la tesi sottointesa da questa espressione sia la seguente: fra il XVII e il XIX secolo la musica occidentale colta è stata caratterizzata da una completa uniformità sia nel linguaggio musicale sia - soprattutto - nel pubblico a cui è destinata. Al di là delle diverse scuole e correnti che si succedono, in quell'arco di tempo tutta la musica fa riferimento all'armonia tonale e si rivolge a un pubblico sostanzialmente omogeneo (prevalentemente "borghese"), il pubblico dei concerti e dell'opera lirica. Quello che avviene nel XX secolo è che nessun linguaggio musicale innovativo (rispetto a quello tonale) diventa completamente "comune" (ad esempio la teoria dodecafonica è appannaggio solo di alcuni autori, ecc.) e il pubblico musicale si divide fra coloro che "seguono" solo la musica classica, quelli che seguono alcuni filoni di musica contemporanea, l'enorme pubblico della musica commerciale ecc. Ora, tutto questo va benissimo, ma nel presentare la musica classica è di interesse piuttosto relativo.

La mia (modestissima) opinione è che la voce di en:wiki rifletta una prospettiva molto "statunitense" in cui (1) si caratterizza la "musica classica" più in contrapposizione con i generi più recenti che per le sue caratteristiche intrinseche; (2) si tende ad identificare la musica classica con la musica sinfonica (finanche nella versione bandistica), in misura nettamente prevalente rispetto alla musica da camera e all'opera; (3) nel far questo, si postula una discontinuità anche fra "musica antica" e "common practice period", discontinuità che ha certamente fondamento storico, ma la cui natura e portata sono completamente oscurate dal fatto che la vera contrapposizione che si vuole sottolineare è quella fra la "common practice era" e il Novecento (e le categorie sociologiche che identificano quest'ultima discontinuità non sono adeguate a spiegare che cosa è avvenuto fra il XVI e il XVII secolo: tant'è che poi la musica antica, a partire dall'XI secolo, si fa tranquillamente rientrare nel concetto di "musica classica" - devo ancora capire, per inciso, quale discontinuità fra il X e l'XI secolo giustifichi quel limite cronologico: l'anno Mille?). Secondo me è essenziale riflettere su questi aspetti e non farsi influenzare acriticamente dall'impostazione della voce di en:wiki.

In ogni caso, osservo che in questa voce si potrebbe tranquillamente fare a meno del tutto dell'espressione "common practice era": compare solo in due frasi, nell'incipit e più oltre, che si possono benissimo riscrivere senza far riferimento a questo concetto (che si può comunque citare in nota).

Altra questione: presentare una successione "barocco/classicismo/romanticismo", a cui segue il Novecento atonale, a me sembra una semplificazione al di sotto dei limiti accettabili per un'enciclopedia. Definire implicitamente "romantici" Puccini, Ravel, Debussy ecc. è un po' grottesco. Ovviamente la voce "musica classica" non può diventare la voce "storia della musica occidentale dal XI al XX secolo": bisogna fare dei rimandi alle voci appropriate. Temo però che fra noi che ci stiamo lavorando ci sia una prevalenza di cultori della musica antica e/o della musica del XVIII secolo. Per intanto linko qui un paio discussioni pregresse che possono dare indicazioni utili: qui e qui (di quelle discussioni raccomando di rileggere soprattutto i contributi di Al Pereira, in absentia). --Guido (msg) 14:17, 20 apr 2014 (CEST)Rispondi

Stato dei lavori modifica

Finora ho rivisto la voce fino alla sezione "Complessità" (inclusa). Per la sezione "Storia" c'è un po' di lavoro da fare (e non sono certo di poterlo fare nell'immediato, ultimamente sono poco presente), mentre nella sezione sull'"interpretazione della notazione" ho letto non poche cose dubbie e non sono nemmeno tanto sicuro di volermi cimentare (imho allo stato attuale ne possiamo fare anche a meno). Eventuali correzioni sono ovviamente gradite, e se non ci sono particolari obiezioni si potrebbe cominciare a spostare in voce la parte già sistemata. L'incipit della sandbox è imho migliorabile, ma allo stato attuale penso che sia comunque accettabile e migliore di quello presente in voce. --Tino [...] 16:32, 25 apr 2014 (CEST)Rispondi

Aggiorno, sono arrivato al paragrafo "Antica Grecia" (compreso). --Tino [...] 00:11, 27 apr 2014 (CEST)Rispondi

Titolo di sezione Musica antica modifica

Il titolo di sezione "Musica antica" è fuorviante, sembra riferirsi all'età antica, anche perché la parola "antica" è attinente al titolo della sezione precedente "Legame con la musica dell'antichità". --109.55.21.216 (msg) 13:30, 25 giu 2014 (CEST)Rispondi

Vedi musica antica. È il termine italiano usato correntemente con lo stesso significato dell'inglese early music, che è ben distinto da "ancient music". Non esiste, in italiano, un termine equivalente che non usi l'aggettivo "antica": l'alternativa sarebbe specificare "musica medievale e rinascimentale", ma l'uso di "musica antica" in questo senso è praticamente universale. --Guido (msg) 13:55, 25 giu 2014 (CEST)Rispondi

compositore non menzionato modifica

Antonio Salieri compositore di corte dell'imperatore austriaco Giuseppe II Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.26.42.72 (discussioni · contributi) 20:46, 9 gen 2018 (CET).Rispondi

Caro Anonimo, questa voce non è strutturata come un elenco di compositori. Nella sezione dedicata al classicismo, si menziona di sfuggita il solo Mozart. Salieri fu un buon operista che si trovò a ricoprire un posto di grande prestigio, ma non è oggi ricordato come un personaggio di primo piano nella storia della musica. In ogni caso, se vuoi approfondire l'argomento, c'è la voce Classicismo musicale, e poi naturalmente la voce dedicata specificamente al compositore legnaghese Antonio Salieri. Buona lettura! Anoixe(dimmi pure...) 10:51, 11 gen 2018 (CET)Rispondi
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