Discussione:Processo Enimont

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Curtò dovrebbe essere stato condannato per una vicenda assolutamente marginale rispetto al fermo delle azioni, cioè per avere dato l'incarico all'avvocato in cambio di soldi. Si dovrebbe trattare inoltre di un processo completamente diverso al processo Enimont, quindi qui che ci sta fare? --ignis scrivimi qui 11:44, 16 nov 2012 (CET)Rispondi

No guarda cosa dice l'Espresso per esempio: "nell'ambito dell'inchiesta sulla maxitangente Enimont aveva preso, tramite prestanome, 480 mila franchi svizzeri. Suo compito: nominare custode giudiziario delle azioni Enimont l'avvocato Vincenzo Palladino, condannato a 3 anni, ma in seguito salvato dalla Suprema Corte per 'intervenuta prescrizione'» --Ipvariabile (msg) 11:53, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
La tangente era proprio presa per la nomina. Ho lasciato una parte alla fine delle voce. Evitiamo di alimentare i falsi e di ingigantire una vicenda che è stata solo marginale. --ignis scrivimi qui 11:55, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
Il corriere dice "l' ex presidente vicario del tribunale di Milano Diego Curto' , accusato di corruzione nella vicenda Enimont" --Ipvariabile (msg) 11:56, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
Esatto , corrotto perchè s'è fatto dare soldi dall'avvocato per nominarlo custode. --ignis scrivimi qui 11:57, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
E quindi non e' affatto marginale dato che grazie a quell'incarico la joint venture falli'. Inoltre tutti i riferimenti dicono che si tratta di "corruzione nella vicenda Enimont". --Ipvariabile (msg) 12:02, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
ma non è vero che c'è questo nesso causale, e le fonti infatti non lo dicono infatti. Non so chi e in quali ambienti faceva affermare a wikipedia che Curtò fosse stato condannato per la corruzione in relazione al "sequestro" delle azioni. Questa cosa è assolutamente falsa in quanto a Curtò non fu mosso alcun rilievo in merito al fermo provvisorio, egli fu cndannato perchè una volta legittimamente disposto il fermo provvisorio diede l'incarico di custode non a "chi se lo meritava" ma una che per avere l'incarico gli ha passato soldi. Quindi fino a fonte contraria (e in voce non mi pare ci sono) la cosa non ha tutta questa rilevanza se non come mera curiosità --ignis scrivimi qui 15:17, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
Il nesso causale c'e'. Ricordo piuttosto bene la vicenda. Dato che questa cosa e' delicata non ne ho fatto minimo cenno in voce. Guarda le mie modifiche. Non ho annullato il tuo lavoro ma ho lasciato la tua sintesi e ho aggiunto le condanne via via come si sono modificate in favore degli imputati nel tempo. Non esiste una sola parola in cui si menziona "il nesso causale" di cui sopra o qualcosa che non sia riportata nelle fonti (numerose e concordanti). --Ipvariabile (msg) 15:24, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
se c'è nesso causale esso va esplicitato con tanto di fonte autorevole (visto che qui rischiamo la querela); se non c'è nesso e/o fonte anche solo il pezzo da messo a mò di sunto va accorciato o tolto per non dare ingiusto rilievo a qualcosa che è marginale rispetto all'oggetto della voce --ignis scrivimi qui 15:30, 16 nov 2012 (CET)Rispondi

Secondo me confondi: un conto e' dire che grazie all'intervento di Curto' Enimont falli' un altro dire che esiste una relazione tra caso caso/processo Enimont e Curto'. Il primo punto e' delicato mentre il secondo e' pacifico ed e' scritto in tutte le salse (basta guardarsi una qualunque nota).

La dimostrazione del primo e' qui di seguito:

CUSANI: LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA (2) (Adnkronos) - Nelle motivazioni, di 244 pagine, depositate da Giuseppe Tarantola si ricostruisce l'intera vicenda Enimont. Il presidente del Tribunale che ha condannato Sergio Cusani sostiene come l'intera storia di Enimont abbia avuto una forte caratterizzazione politica fin dai tempi della quotazione in borsa, fatta prima dei termini previsti e forzando i presupposti di legge.

Anche lo sviluppo della vicenda Enimomt fu gestito dalla politica, continua Tarantola, anche l'accordo finale fu suggerito e determinato dalle forze politiche determinanti. Nelle motivazioni e' comunque sottolineato come il fermo delle azioni Enimont deciso da Diego Curto' fu una decisa svolta della vicenda, che sembrava ormai risolversi in favore di Gardini. Si e' trattato di un provvedimento che ha in modo del tutto imprevisto troncato l'iniziativa di Gardini di impadronirsi della gestione di Enimont.

Secondo Tarantola l'esperienza e in particolare la storia di questo processo, dimostrano che accordi di importanza strategica e finanziaria trattati a questo livello sono purtroppo fonte di comportamenti illeciti ad opera di individui che indirizzano la loro intelligenza prevalentemente al fine di trarre profitto senza preoccuparsi del danno recato a terzi e perfino tradendo la fiducia in loro riposta.

Nelle motivazioni si sostiene anche che i partiti politici hanno sempre avuto necessita' di denaro fuori dal finanziamento pubblico e che c'era un interesse comune, tra imprenditori e partiti, affinche' questo movimento di denaro rimanesse occulto. Gli imprenditori non volevano apparire simpatizzanti dei partiti e temevano altre richieste di denaro. (segue http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1994/06/01/Cronaca/CUSANI-LE-MOTIVAZIONI-DELLA-SENTENZA-2_192500.php

--Ipvariabile (msg) 15:41, 16 nov 2012 (CET)Rispondi

PS

Faccio notare come qualcuno abbia voluto far passare l'idea che Curto' fosse stato responsabile solo della nomina di Palladino. In realta' come scritto dal giudice Tarantola qui sopra vi furono 2 azioni:

  1. fermo azioni
  2. incarico a Palladino

questo pose fine a Enimont e determino' in Gardini l'idea di sganciarsi al prezzo per lo Stato/Eni piu alto possibile. --Ipvariabile (msg) 15:47, 16 nov 2012 (CET)Rispondi

Leggi per favore con attenzione tutto e rileggi anche quello che ti ho scritto. Il nesso della fonte da citata è tra il fermo delle azioni e la scalata di Gardini. Che questo fermo ha influito sulla scalata lo abbiamo scritto alla voce di raul gardini ma questo fermo non è mai stato dichiarato illegittimo e Curtò non è mai stato condannato per questo fermo. Curtò fu condannato per avere scelto un custode in ragione di soldi, ciò per qualcosa che non c'entra con il processo Enimont se non per il fatto che il custode scelto andò a vegliare sulle azioni legittimamente oggetto di fermo giudiziario. Citare la condanna di Curtò in relazione alla scalata è quindi fuorviante. Spero che adesso sia chiaro. --ignis scrivimi qui 15:52, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
Scusa faccio fatica a capire: la voce si chiama processo Enimont e oltre ai riferimenti sopra detti guarda qui «Diego Curto' , incastrato dal pool per le mazzette Enimont.» http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/10/Concussione_cella_pretore_Legnano_co_0_9505108718.shtml dici che ha qualcosa a che fare con Enimont? sulla legittimita' del fermo non voglio entrare dato che apriremmo un vaso di Pandora. Alla fine delle fiera io sostengo che Curto' (e coinputati) e' rilevante in questa voce. Ripeto non ho cambiato una virgola alla tua sintesi. Ho solo aggiunto i coinputati e i 3 gradi di giudizio con relative assoluzioni proscioglimenti. --Ipvariabile (msg) 16:03, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
andiamo per gradi perchè la sintesi in omaggio a questa policy va ulteriormente mondata : la condanna di Curtò è in relazione al fatto che ha proceduto con il fermo delle azioni? --ignis scrivimi qui 16:10, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
Questo e' il primo nesso di causalita' in cui per questioni legali non voglio accennare in voce. Sul fatto che l'azione di Curto' (fermo+nomina di Palladino) sia stata decisiva oltre Tarantola guarda qui «Su questo sfondo, il sogno di Raul Gardini, la scalata all' Enimont, il blitz giudiziario di Diego Curto' , giudice corrotto» http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/02/mite_Tarantola_bacchetta_Pietro_co_0_9406029171.shtml
Ripeto ancora una volta secondo me la cosa piu' neutrale e' la tua sintesi (che mi sta bene) + la lista dei coinputati + le sentenze progressivamente a loro favorevoli. Il tutto debitamente riferenziato mille volte --Ipvariabile (msg) 16:22, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
non serve che ripeti e mi spiace che citi una fonte che non dice nulla. Seguimi per favore
Curtò ha operato il fermo giudiziario e mai nessun giudice ha detto che tale fermo fosse illegittimo
Il fermo comunque impedì la scalata di Gardini
Il fermo comunque non ha mai avuto rilevanza penale
Curtò è invece stato condannato per un altra cosa che non ha avuto alcun rilievo sul processo enimont (cioè la nomina del custode).
Siamo d'accordo su questo? Se siamo d'accordo su questo, anche quello che è attualmente in voce va mondato della citazione dell'espresso. --ignis scrivimi qui 16:32, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
No non siamo d'accordo su quello ma non voglio citare nulla in voce in proposito. Palladino non diede quei soldi a Curto' perche' non sapeva che farsene o perche' gli piaceva essere nominato custode. Evidentemente Palladino agiva in nome e per conto di chi aveva un interesse. Il fatto che non ti spieghi quanto riportato dall'Espresso secondo me illustra che questo punto non ti e' chiaro. I magistrati hanno tracciato il percorso del denaro da Palladino a Curto' e tanto gli e' bastato. Il punto pero' e' questo genere di considerazioni non andrebbero fatte qui. Cio' che qui rileva e' la condanna di Curto' (e altri) per corruzione nel caso Enimont. --Ipvariabile (msg) 17:22, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
Trovato:«Definitivo: tre anni e mezzo all' ex giudice Curto' ROMA - Sentenza definitiva, ma con sconto, per l' ex presidente vicario del Tribunale Civile di Milano, Diego Curto' , condannato nel maggio 1998 a 3 anni, 6 mesi e 15 giorni dalla Corte di Appello di Brescia per corruzione e atti contrari ai doveri di ufficio. La condanna e' stata resa definitiva ieri dalla Cassazione che pero' ha annullato il risarcimento di un miliardo al ministero di Grazia e Giustizia da parte di Curto' e il legale Vincenzo Palladino. Il "caso Curto" fa parte dell' inchiesta sulle tangenti "Enimont": su un conto svizzero - intestato ai coniugi prestanome Pietro D' Urso e Antonia Sgorbati - erano stati versati 480 mila franchi svizzeri destinati al magistrato che aveva nominato custode giudiziario delle azioni Enimont l' avvocato Palladino, il quale ricevette circa 2 miliardi dall' Eni e 5 miliardi in "nero" da Raul Gardini» http://archiviostorico.corriere.it/1999/aprile/15/Definitivo_tre_anni_mezzo_all_co_0_9904153089.shtml
Il grassetto e' chiaro? --Ipvariabile (msg) 18:30, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
Il grassetto non è chiaro perchè non ci dice quale sarebbe il legame. Il problema di fondo credo che sia la tua seguente convinzione: Palladino non diede quei soldi a Curto' perche' non sapeva che farsene o perche' gli piaceva essere nominato custode. Evidentemente Palladino agiva in nome e per conto di chi aveva un interesse. E' una convinzione errata nel senso che questa "evidenza" non è in nessuna sentenza. La sentenza ha solo certificato che una volta svolto il fermo delle azioni Curtò anzichè nominare chi doveva , ha nominato il tipo in cambio di soldi. Questa è la sola verità processuale emersa. Per cui trattandosi di evento assolutamente marginale che non ha inciso sulle altre vicende del processo, ne possiamo dare brevemente notizia ma non anche altro. La tua idea tuttavia deve essersi in qualche modo diffusa su internet ma come altre idee di impronta "complottista" (non lo prendere in modo ngeativo ma lo uso come descrittivo) non mi pare avere fondamento--ignis scrivimi qui 20:55, 16 nov 2012 (CET)Rispondi
E siamo a 2. Prima non capivi l'Espresso e ora il Corriere. Scusa ma se per te cio' che scrivono i giornali non e' chiaro non ti poni il dubbio che forse la tua interpretazione difetta? Nella notizia si parla di un legame diretto e si spiega il motivo: Palladino prese miliardi in mazzette. Se Curto' avesse nominato Ambrosoli forse i franchi svizzeri non li avrebbe mai visti. Qui comunque (e lo dico per la 1000sima volta) siamo entrati in un discorso in cui non volevo entrare assolutamente. Io volevo solo limitarmi a citare le sentenze di condanna/asssoluzione/proscioglimento. --Ipvariabile (msg) 01:13, 18 nov 2012 (CET)Rispondi

Taglio modifica

[ Rientro] L'entrare nel discorso è importante per capire quale rilevanza abbia il ruolo di Curtò e se è pertinente questa voce o meno al di là delle butade giornalistiche. Per farla breve: Gardini intende scalare Enimont, ENI fa allora ricorso al tribunale, il Giudice di questo Tribunale, opera il fermo provvisorio e affida la custodia al giudice Palladino in cambio di soldi. Questa vicenda si chiude senza ulteriore udienza perchè le parti a Roma raggiunsero una transazione. Chiuso. In queste vicende si esaurisce il ruolo di Curtò e Gardini fin qui non ha commesso nessun reato. Fin qui non c'è nessun processo enimont ma solo un processo ad un giudice per corruzione perchè ha affidato al tizio l'incarico in cambio di soldi. La vicenda cmq si chiude con la transazione
Fatta la transazione allora Gardini decide di corrompere mezzo mondo per potere vendere il proprio 40% di azioni. Questo secondo evento portò al processo enimont nel quale ovviamente Curtò non è mai comparso nè come giudice nè come imputato.
Se durante le udienze del processo qualcuno avesse dato un pugno all'avvocato di Craxi perchè gli trombava la moglie, sarebbe accaduto nel mentre del processo Enimont ma con gli eventi del processo e con lo stesso processo non avrebbe avuto nulla a che fare.
Meglio di così non so se riesco a spiegarla. --ignis scrivimi qui 10:04, 18 nov 2012 (CET)Rispondi

Bene. Allora io mi compro l'arbitro della partita (Enimont) e se questo fischia il rigore quando non c'e' (ricordo che uno "sbaglio" non e' penalmente rilevante) per te (secondo il ragionamento che fai sopra) non c'entra nulla ma secondo i giornali c'entra. Siccome dissenti dai giornali allora deduci che quello che scrivono sono butade. Pare che al tempo 3 giudici a Milano che si occupavano di Enimont fossero in vena di ulteriori butade: <<Il procuratore aggiunto del tribunale di Milano Gerardo D'Ambrosio e i sostituti procuratori Gherardo Colombo e Paolo Ielo interrogano come testimone Diego Curtò. Il motivo ufficiale della convocazione è quello di chiarire i contorni di una vicenda emersa durante le indagini sul caso Enimont che ha avuto come centro Palladino.>> http://gerardodambrosio.it/home/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=35
Ovviamente Curto' non poteva essere giudicato in quella sede ma arrivare a dire che l'arbitro della questione non c'entrasse nulla (come tu sostieni) fara' parte della stategia difensiva di Curto' ma non della logica. Comunque visto che tanto non ci intenderemo mai sulla faccenda stavo pensando di creare una sottovoce. Almeno li' non credo avrai nulla da obiettare.--Ipvariabile (msg) 15:54, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
Nessuno ha comprato l'arbitro e nessun arbitro è stato condannato perchè il suo giudizio era stato comprato: se non ti chiarisci questo concetto non ti smuoverai mai dalla tua posizione. Nessun giornale da te portato spiega quale sarebbe il legame tra la condanna di Curtò e il processo Enimont (e questo perchè non c'è nessun legame). I fatti, documentabili dalle sentenze, sono quelli che ti ho esposto.
Inoltre il fatto che Curtò sia stato sentito che significa? Non puoi prendere una fonte primaria e da lì fare le tue deduzioni. Se non mi credi, trova le sentenza o cerca fonti che ricostruiscono il tutto senza limitarti a stringate e semplici frasi.
Non so che sottovoce tu vuoi creare ma non puoi certo crearla lasciando supporre che Curtò fosse coinvolto in qualche modo nel processo Enimont. Il problema di fondo è che c'è gente come questa che afferma che Curtò operò il fermo (non il sequestro come l'articolo erroneamente dice) per avvantaggiare Gardini ma mica dice anche questa cosa non fu accertata da nessuna sentenza (la sentenza di condanna come detto riguarda altro). In definitiva non mi va che wikipedia continui ad alimentare falsi complotti e leggende metropolitane --ignis scrivimi qui 16:07, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
nel processo enimont Curtò fu testimone --ignis scrivimi qui 16:08, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
per essere ancora più preciso (parrebbe da alcuni fonti, forse una testimonianza di Palladino durante il processo) che il fermo delle azioni fosse parte di un disegno ampio preordinato per ostacolare Gardini.. però questo fatto non fu riscontrato in sede processuale e quindi senza una definizione processuale della cosa (condanna) non possiamo fare illazioni --ignis scrivimi qui 16:14, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
Gia', e' esattamente quello a cui accennavo sin dal mio primo post: Gardini venne bloccato da Curto' e quando gli venne fatto capire che non era un "errore di sbaglio" decise di mollare al prezzo (a carico della collettivita') piu' alto. Ovviamente queste cose non le volevo assolutamente riportare in voce ma limitarmi ad una cronaca delle sentenze. La sottovoce sara' cio' che hai tagliato: una cronaca delle sentenze senza commenti o illazioni. --Ipvariabile (msg) 16:24, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
ok, il fatto in questione, che secondo te è rilevante, non ha mai assunto rilevanza penale, cioè Curtò operò il fermo in piena legittimità; quindi tale fatto non è assolutamente correlato al processo Enimont trattandosi di qualcosa di assolutamente legittimo. Quindi se il fermo fu leggittimo perchè citiamo Curtò in questa voce? --ignis scrivimi qui 16:28, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
??? rilevanza penale? secondo te su wikipedia andrebbero messi solo i fatti penalmente rilevanti? detto e ripetuto: Curto' fu arbitro della questione e giornali + magistrati l'hanno giudicato coinvolto. Fischiare un rigore inesistente non e' penalmente rilevante ma ha certe conseguenze non marginali. Che il processo dedicato a Curto' fosse stato un altro processo mi sembra logico. Ma dire che per questo Curto' non c'entri nulla con Enimont mi sembra un azzardo. --Ipvariabile (msg) 16:37, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
PS
Come vedi tu stai editando e ri-editando da quando e' iniziata la discussione e io non ho cambiato una sola virgola.
Tu continui a fare un minestrone: i giudici hanno considerato Curtò NON corrotto nella sua azione di fermo dell'azione; Curtò fu giudicato colpevole dell'avere preso i soldi per avere dato un incarico. Il primo fatto che fu legittimo incide sull'agire di Gardini, il secondo fatto no. I magistrati quindi non lo giudicarano affatto coinvolto e non troverai mai giornali di data posteriore alla sentenza della cassazione che possano insinuare qualcosa di diverso.
Non so più in che salse dirtelo:
  1. Gardini fu ostacolato nella scalata dal fermo delle azioni ad opera del provvedimento di Curtò. Qualcuno ha detto e sospetta che tale provvedimento fosse stato parte di un disegno, I giudici però non riscontrarono nulla di illegittimo. Questa vicenda si chiude con la transazione. Curtò viene condannato solo per avere dato l'incarico a tizio in cambio di soldi
  2. Gardini per potere vendere la propria quota corrompe mezzo mondo. Questa corruzione dà vita la processo Enimont, qui Curtò non compare se non come testimone, se fosse stato imputato di reato connesso non sarebbe mai potuto essere convocato come testimone
  3. Se mischi i primi fatti con i secondi crei un minestrone tra fatti tra loro indipendenti a meno che non vuoi supporre, suggerire come alcun fanno
Io edito la voce ma in realtà andrebbe portata allo status quo ante i tuoi interventi --ignis scrivimi qui 16:48, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
Questo "i giudici hanno considerato Curtò NON corrotto nella sua azione di fermo dell'azione; Curtò fu giudicato colpevole dell'avere preso i soldi per avere dato un incarico. Il primo fatto che fu legittimo incide sull'agire di Gardini, il secondo fatto no." secondo me dimostra la confusione che fai e perche' il tuo pensiero non e' in accordo con le fonti. In realta' i giudici hanno condannato in base a cio' che le prove hanno fornito: un pagamento da Palladino a Curto'. Fossi stato un PM credo che anche tu avresti scelto una strategia accusatoria analoga. Io potrei essere il capo della mafia e pluri-omicida ma finire in galera per evasione fiscale. Il processo dice che sono innocente in merito ai miei omicidi? Comunque qui stiamo divagando. Hai portato la discussione su binari sbagliati con la prevenuta convinzione che i giornali scrivessero boutade e che i giudici che hanno convocato Curto' come testimone abbiano sbagliato. Giusto perche' secondo te Curto' non c'entra nulla a prescindere. Riguardo le tue modifiche parli di consenso ma non vedo pareri favorevoli alla tua tesi. Vuoi cancellare tutto? Fai pure. Volevo solo farti notare una sottile differenza di approccio. --Ipvariabile (msg) 17:05, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
ok, portami per favore la fonte che dice che senza ombra di dubbio, dopo la conferma in Cassazione dice che i giudici hanno considerato Curtò corrotto nella sua azione di fermo dell'azione . Questa fonte qui ad oggi non la hai citata --ignis scrivimi qui 21:01, 18 nov 2012 (CET)Rispondi
Noooooooooooooooo :-) Come te lo devo dire che questo ragionamento e' un campo minato in cui non dovremmo entrare? Insisti nel dire che Curto' ha avuto un ruolo assolutamente marginale per questo hai tagliato quasi tutto cio' che ho riportato. Ti ho detto sopra che i giornali raccontano le cose in maniera diversa da come le interpreti e ti ho citato i magistrati che hanno sentito Curto' come testimone in merito alla faccenda. Tarantola te l'ho gia' citato ma leggi il grassetto e forse capirai che cio' che pensi e' sbagliato perche' in disaccordo con le fonti: secondo il giudice Tarantola "e' comunque sottolineato come il fermo delle azioni Enimont deciso da Diego Curto' fu una decisa svolta della vicenda, che sembrava ormai risolversi in favore di Gardini. Si e' trattato di un provvedimento che ha in modo del tutto imprevisto troncato l'iniziativa di Gardini di impadronirsi della gestione di Enimont. http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1994/06/01/Cronaca/CUSANI-LE-MOTIVAZIONI-DELLA-SENTENZA-2_192500.php
Detto in altri termini, indipendentemente dai risvolti penali, fu quella azione che determino' tutto lo svolgimento successivo. Quindi Curto' non solo e' rilevante ma e' il punto di partenza di tutto. --Ipvariabile (msg) 10:42, 19 nov 2012 (CET)Rispondi
PS
Ho trovato un articolo che spiega bene com'e' nata la vicenda «Ma adesso l' indagine sulla corruzione e' arrivata anche all' interno della magistratura. E lo ha fatto proprio con lo scandalo piu' mostruoso: l' Enimont. Ieri mattina e' stato interrogato il presidente vicario del Tribunale di Milano, Diego Curto' ....Perche' Curto' e' finito nel pasticciaccio di Enimont? E stato lui a condizionare la sfida con il fermo delle azioni. Una mossa decisiva nella lotta tra i politici e la Montedison: fu quella che costrinse Raul Gardini alla resa. L' azione del tribunale venne richiesta dell' Eni. ... Si sa soltanto che l' episodio contestato sarebbe successivo al fermo. E non si conosce neanche l' eventuale ipotesi di reato. Ma quest' ultimo punto e' estremamente importante: se venisse formulata una contestazione legata a quelle degli altri imputati, l' intera inchiesta sull' Enimont dovrebbe passare a Brescia. E per il pool di Tangentopoli sarebbe quasi un autogol. Invece sembrerebbe piu' probabile un' accusa di favoreggiamento o un altro reato simile che permetterebbe di stralciare la posizione del giudice da quella degli altri protagonisti del capolavoro della corruzione. Negli ambienti giudiziari il coinvolgimento di Curto' nell' inchiesta ha fatto parecchia impressione. Il magistrato e' molto noto pure nel mondo della finanza proprio per le decisioni adottate alla presidenza della prima sezione civile, ad esempio durante la lotta per la Mondadori. »http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/13/caso_Enimont_inguaia_magistrato_co_0_9308135598.shtml
Quindi la posizione di Curto', coinvolto nel processo, venne stralciata --Ipvariabile (msg) 10:57, 19 nov 2012 (CET)Rispondi

Sono di corsa, un paio di cose: non hai portato la fonte che ti ho chiesto perche le due fonti che hai portato sono ancora sul giudizio di primo grado e comunque non riuscirai mai a venire a capo se continui a usare fonti del 93/94 cioè antecedenti alla chiarezza definitiva fatta. Attendo quindi sempre la fonte richiesta sopra. --ignis scrivimi qui 11:16, 19 nov 2012 (CET)Rispondi

Dimostrami che in wikipedia Italia si portano in allegato (come riferimenti) sempre le sentenze di Cassazione per intero e ti daro' ragione. In mancanza articoli di giornale sono da considerare piu' che sufficienti. --Ipvariabile (msg) 12:57, 19 nov 2012 (CET)Rispondi
io non devo mostrarti nulla, tu in questa pagina hai fatto una asserzione precisa: i giudici hanno considerato Curtò corrotto nella sua azione di fermo dell'azione Questa asserzione non è sorretta da nessuna fonte ed è molto grave che tu non comprenda la differenza tra una fonte primaria che riporta che l'attenzione dei magistrati è volta ad appurare un dato fatto, tra sentenza di secondo grado e sentenza definitiva e fonti secondarie. Se usi le fonti primarie come stai ampiamente facendo non puoi non preoccuparti di come sono andati a finire i fatti e non puoi quindi riportare solo parte dell'iter processuale, devi riportarlo tutto e tutto significa che i giudici hanno considerato Curtò NON corrotto nella sua azione di fermo dell'azione Scrivere diversamente è un falso. --ignis scrivimi qui 15:36, 19 nov 2012 (CET)Rispondi
??? Scusa hai messo anche il virgolettato mettendomi in bocca parole non mie: "i giudici hanno considerato Curtò corrotto nella sua azione di fermo dell'azione". Dove l'avrei scritto? Io, dietro tua insistenza, ho solo cercato di portare elementi per dimostare la relazione (non per te ovvia) tra Curto' e il processo Enimont --Ipvariabile (msg) 15:46, 19 nov 2012 (CET)Rispondi
m'arrendo. Spazzo via tutto quello che non è correlato fonti (non primarie) alla mano --ignis scrivimi qui 15:54, 19 nov 2012 (CET)Rispondi

Vaticano Spa modifica

Il testo citato come fonte dice che Andreotti era tra i destinatari? --ignis scrivimi qui 13:54, 13 giu 2013 (CEST)Rispondi

Certo, ti basta una ricerca su google relativa a "conto Spellman".--Battlelight (msg) 14:47, 13 giu 2013 (CEST)Rispondi
e la procura non se ne è accorta? come mai non è stato indagato? Vaticano spa è l'unica fonte ad attestare la cosa o ci sono altre fonti? --ignis scrivimi qui 15:13, 13 giu 2013 (CEST)Rispondi
L'informazione non può essere stata citata da altre fonti perché l'autore del libro, Nuzzi, ricevette parte del materiale dell'archivio raccolto dal monsignor Renato Dardozzi, gestore per anni delle finanze vaticane, su espressa volontà del de cuius. Nel libro sono riportate le copie delle carte del conto e una nota vergata dal presidente dello IOR di allora, De Bonis, in cui esprimeva la volontà testamentaria che alla sua morte il "conto Spellman" ("Fondazione Cardinale Francis Spellman") ritornasse ad Andreotti. Il nome di Andreotti chiaramente non emerge nelle carte, essendo sempre occultato sotto "Omissis", ma la movimentazione dei soldi e la corrispondenza tra Caloia e Sodano rendono evidente l'appartenenza del fondo all'allora presidente del Consiglio. --Battlelight (msg) 16:23, 13 giu 2013 (CEST)Rispondi
Ad ogni modo ho trovato un'altra fonte, il libro di Eric Frattini, "I corvi del vaticano", sul caso Vatileks, che riporta anche numerosi altri documenti riservati.--Battlelight (msg) 16:34, 13 giu 2013 (CEST)Rispondi
la voce parla del processo Enimont e così pare che tutto sia dentro quel processo mentre in realtà non è così. Il tutto va contestualizzato meglio specificando quella che è la sostanza processuale e quella che è la sostanza giornalistica. --ignis scrivimi qui 17:26, 13 giu 2013 (CEST)Rispondi
Il conto in questione non è una trovata giornalistica, è strettamente connesso alla questione Enimont; comunque potrei specificare che la posizione di andreotti è sempre rimasta stralciata, azi estranea, rispetto al processo, mi sembra doveroso; ad ogni modo l'esistenza del conto Spellman è un fatto; dietro le finalità benefiche di quel fondo in realtà si svolgeva una movimentazione forsennata di soldi che andavano ad alimentare direttamente il finanziamento illecito della democrazia cristiana; la scelta dell'intitolazione al cardinale Spellman non fu poi casuale; maccartista fervente, in contatto dalla fine della guerra con andreotti, fu trai maggiori finanziatori della dc degasperiana e attivo sostenitore di di gruppi, partiti e giornali cattolici in europa durante l'era del "containment", per tutti gli anni 50.--Battlelight (msg) 10:39, 14 giu 2013 (CEST)Rispondi
io so solo che la voce mi pare confusa. Si parla di personaggi che sarebbero destinatari di tangenti ma per i quali non ci fuù mai un processo. C'è qualcosa che on torna. --ignis scrivimi qui 16:25, 16 giu 2013 (CEST)Rispondi

[ Rientro] L'unico citato non indagato o inquisito è stato Andreotti (all'epoca non si sapeva di un suo conto allo Ior, anzi fu fatto di tutto per tenere all'oscuro il pool di mani pulite), gli altri citati sono tutti poi stati condannati con sentenza passata in giudicato. La voce poi è molto sintetica ma precisa nella ricostruzione dei fatti. --Battlelight (msg) 23:13, 18 giu 2013 (CEST)Rispondi

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Processo Enimont. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 06:16, 3 apr 2018 (CEST)Rispondi

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