Discussione:Welfare state

Ultimo commento: 15 anni fa, lasciato da Cesco77 in merito all'argomento Previdenza sociale

Ho eliminato la frase circa la nascita dello stato sociale in Finlandia negli anni '30 perché non è del tutto esatta. A parte il fatto che istituti dello stato sociale si trovano già in precedenza nelle legislazioni di vari paesi, non bisogna dimenticare la Costituzione di Weimar.

Poi ho modificato la frase finale perché poteva essere intesa anche nel senso che si paga sempre la stessa aliquota indipendentemente dal reddito e, ovviamente, non è così. TierrayLibertad Lug 6, 2005 07:54 (CEST)

Da en.wiki : "Examples of early welfare states in the modern world are the Sweden and New Zealand of the 1930s. In the period following the Second World War, many countries in Europe moved from partial or selective provision of social services to relatively comprehensive coverage of the population." Cmq vedo che si parla della Svezia, anche se il mio libro cita la Finladia... Anche la Gran Bretagna all'inizio del 1900 aveva una Costituzione che garantiva principi sociali inalienabile, e li attuava, a differenza del primo welfare state italiano. Io penso che solo nella storia moderna viene definito il concetto di walfare state, cos'è, cosa dovrebbe andare a guardare, in che modo dovrebbe intervenire. Cioè un organizzazione del sistama più curato. Erro? dimenticavo per la modifica circa sull'aliquota sono d'accordissimo, ero in dubbio anche io :-P --Square87 Lug 6, 2005 09:59 (CEST)

Le origini del welfare state sono da ricondurre al cancelliere Bismark e all'assicurazione obbligatoria per i lavoratori del 1883. --Papesatan 14:10, 22 nov 2005 (CET)Rispondi

Previdenza sociale

modifica

Secondo voi è giusto far puntare previdenza sociale qui?

a mio avviso, no: il welfare include la previdenza sociale, ergo la previdenza sociale è una parte del welfare; non c'è identificazione tra i 2 concetti. Ti ricordo che è buona norma firmare i propri interventi cliccando sul tasto della firma. Saluti da --DoppiaQ 18:17, 12 giu 2006 (CEST)Rispondi

Ciao, leggo nella voce:

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Regime conservatore In questo modello (detto "particolaristico") i diritti derivano dalla professione esercitata: le prestazioni del welfare sono legate al possesso di determinati requisiti, in primo luogo l'esercitare un lavoro. In base al lavoro svolto si stipulano delle assicurazioni sociali obbligatorie che sono all’origine della copertura per i cittadini. I diritti sociali sono quindi collegati alla condizione del lavoratore. Questo è il modello tipico degli Stati dell’Europa continentale e meridionale, tra cui l’Italia.

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Non mi torna, o non ho capito quanto ho letto. In Italia molti importanti diritti sociali - e quindi i relativi sevizi, ad esempio assistenza sanitaria - sono forniti indistintamente a tutti, indipendentemente dalla condizione della persona rispetto al lavoro. In questo, è molto più vicina - tecnicamente - al dopo descritto 'regime socialdemocratico'.

Anto gri (msg) 20:58, 6 giu 2008 (CEST)Rispondi

In realtà in Italia esistono entrambe le concezioni di assistenzialismo. Basta pensare alla cassa integrazione o all'assistenza economica derivante dall'assicurazione contro gli infortuni, oppure alla cassa edile per i lavoratori nel campo dell'edilizia, per finire con i fondi istituiti per far fronte alle eventuali crisi di pescatori, agricoltori, allevatori eccetera. Considerando queste forme di assistenza credo che l'inclusione dell'Italia in tale contesto non sia sbagliata.--Cesco77 (msg) 08:34, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi
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