Dolce Vita (profumo)

Dolce Vita è un profumo commercializzato dalla casa di moda Dior dal 1995.

Doce Vita
CategoriaProfumo
CasaDior
GenereDonna
ProfumierePierre Bourdon, Maurice Roger
Anno di creazione1995
FamigliaOrientale-Boisé
Note olfattive
TestaBergamotto, pesca, cardamomo, pompelmo[1]
CuoreMagnolia, legno di rosa, giglio, cannella[1]
FondoLegno di cedro, sandalo, vaniglia, castoreo[1]

Storia e filosofia modifica

 
Confezione del profumo Dolce Vita.

Immesso sul mercato nel 1995, accompagnato da una serie di spot televisivi in bianco e nero, il profumo Dolce Vita è stato creato dai profumieri Pierre Bourdon e Maurice Roger che in passato avevano creato alcune fragranze per Yves Saint Laurent e per la Shiseido.[2] Il design del flacone, molto tondeggiante, è opera di Serge Mansau.[3]

Nelle intenzioni dei suoi creatori Dolce Vita di Dior è "la fragranza della felicità"[4], che dovrebbe richiamare alla mente le atmosfere dei film sentimentali degli anni sessanta ambientati sulla riviera italiana.[1][4] Anche in quest'ottica la scelta del nome (riferimento al celebre film La dolce vita di Federico Fellini), del colore della confezione (giallo) e delle note olfattive, principalmente floreali e speziate.[1]

Nel 1998 Dolce Vita è stato affiancato sul mercato da Eau de Dolce Vita, fragranza più leggera, che enfatizza le note floreali.[2] Come molti profumi di Dior, la presenza di Dolce Vita nei negozi è stata discontinua, benché almeno in Europa la produzione e vendita del profumo non è mai stata interrotta.[2]

Riconoscimenti modifica

Dolce Vita è stato insignito del riconoscimento FiFi Award come "profumo femminile europeo dell'anno" nel 1996.[5]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Dolce Vita di Dior - Osmoz.it, su osmoz.it. URL consultato il 19 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2009).
  2. ^ a b c Fragrance review: Dolce Vita by Christian Dior
  3. ^ Basenotes - Dolce Vita
  4. ^ a b Sito ufficiale Archiviato il 18 dicembre 2010 in Internet Archive.
  5. ^ Fifi Awards Archiviato il 13 giugno 2010 in Internet Archive.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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