Donesmondi fu un'antica nobile famiglia mantovana,[1] che verso la fine del XIV secolo ottenne il titolo di nobiltà.[2]

Donesmondi
Di rosso, alla banda d'azzurro, cucita, carica di tre stelle d'oro, e accompagnata da due rose d'argento.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Ultimo sovranoCecilia Donesmondi
Data di fondazioneXIV secolo
Data di deposizione1852
Rami cadettiRamo di Mantova
Ramo di Guastalla

Edificarono a Mantova la chiesa di San Gerva0io, nella quale compariva il loro stemma.[1] La famiglia, divisa nei rami di Mantova e Guastalla, si estinse nel 1852 con Cecilia Donesmondi, moglie del nobile Francesco Cazzaniga; costui nel 1881 ottenne l'autorizzazione ad aggiungere al proprio il cognome Donesmondi.[1]

Esponenti illustri modifica

Archivio modifica

Il fondo archivistico della famiglia è costituito dalle carte dei due rami della famiglia Donesmondi, quello di Mantova e quello di Guastalla, e delle altre casate che con essa contrassero vincoli di parentela.[3]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Donesmondi, su Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 19 marzo 2018.
  2. ^ a b c Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1, ISBN non esistente.
  3. ^ Fondo Donesmondi, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 19 marzo 2018.

Bibliografia modifica

  • V. Spreti, Enciclopedia storico nobiliare italiana, Bologna, 1969.
  • Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1, ISBN non esistente.

Collegamenti esterni modifica

  • Donesmondi, su Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
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