Dongfeng Motor

azienda automobilistica cinese

Dongfeng Motor Corporation è un'azienda cinese produttrice di automobili con sede a Wuhan, in Cina. Tradizionalmente considerata una delle "Tre grandi" produttrici di automobili,[1] oggi Dongfeng è tra le prime 4 insieme a Chang'an Motors, FAW Group, e SAIC Motor.

Dongfeng Motor Corporation
Logo
Logo
StatoBandiera della Cina Cina
ISINCNE100000312
Fondazione1969 a Wuhan
Sede principaleWuhan
GruppoGoverno cinese (100%)
Persone chiave Zhu Yanfung presidente
SettoreAutomobilistico
Prodotti
  • veicoli commerciali
  • vetture passeggeri
  • autobus
  • componenti automobilistici
Sito webwww.dfmc.com.cn/
Fengshen H30

Oltre alle vetture passeggeri e ai veicoli commerciali, produce anche parti e collabora in joint venture con società straniere come Yueda Kia, Honda, Stellantis e Renault (eccetto Dongfeng Yueda Kia, erano tutte joint venture di Dongfeng Motor Group). Contando sei case automobilistiche mondiali come partner, ha più joint venture con stranieri di qualsiasi altra casa automobilistica cinese. Altri marchi associati a Dongfeng includono Dongfeng Fengshen, Infiniti, Luxgen e Venucia. I veicoli commerciali pesanti e gli autobus sono venduti sotto il marchio Dongfeng anche se nel 2010 il logo "Dual Sparrows" ha iniziato ad apparire sui prodotti di consumo. La società è stata la seconda più grande casa automobilistica cinese nel 2014 con un volume di produzione di oltre 3,5 milioni di veicoli l'anno. La produzione di veicoli commerciali quell'anno era superiore a tutti gli altri produttori nazionali, a quasi 450.000.

Dongfeng ha una filiale quotata diretta: Dongfeng Motor Group.

Dongfeng Automobile Co. Ltd. è una società quotata di proprietà della joint venture di DFG Dongfeng Motor Co. Ltd.

Storia modifica

Conosciuta come Second Automobile Works (第二 汽车 制造厂) fino al 1992, Dongfeng (o "Vento dell'Est" in cinese) fu fondata nel 1969.[1] Le sue origini si trovano in una direttiva del presidente Mao Zedong: come parte della sua strategia del "Terzo Fronte", la sua posizione nell'entroterra della provincia di Hubei aveva lo scopo di proteggere la Cina dall'invasione straniera,[1]. Producendo tradizionalmente veicoli commerciali che nel 2001 costituivano circa il 73% della produzione di Dongfeng. Da allora sino al 2012 questa cifra si è invertita e il 73% dei prodotti sono diventati automobili. Tuttavia la percentuale di offerte al consumo è stata probabilmente inferiore poiché i conteggi delle auto potrebbero includere anche i microvans, piccoli veicoli commerciali popolari in Cina.

Tra il 1978-1985 a fianco delle riforme economiche cinesi basate sul mercato e volute da Deng Xiaoping, Dongfeng fu trasformata da produttore di autocarri pesanti in un'unica impresa gestita centralmente. Questo processo ha portato la collocazione di tutte le operazioni Dongfeng - dalla produzione di parti all'assemblaggio di veicoli - sotto il controllo di una singola entità commerciale e la fusione di sei sedi produttive di autocarri oltre a un certo numero di altre società precedentemente controllate dai governi provinciali. Dopo il 1985 ulteriori riforme hanno permesso a Dongfeng una maggiore autonomia.

Verso la metà degli anni ottanta il suo patrimonio era triplicato rispetto a quello inizialmente concesso dallo Stato nel 1981 e il management spingeva per una maggiore capacità produttiva. Nel 1992 ha avviato la sua prima joint venture con il gruppo francese PSA. Conosciuto come Dongfeng Citroën Automobile Company (DCAC), è stato il precursore dell'attuale Dongfeng Peugeot-Citroën Automobile Limited (DPCA).[2] Ma nel 1995 la Dongfeng è entrata in difficoltà finanziarie (come lo erano in quel momento altri produttori automobilistici cinesi) che l'hanno costretta nel 1999 a una profonda ristrutturazione.[1]

Nel 2003 Dongfeng realizza joint venture anche con Kia Motors (Dongfeng Yueda Kia), Honda (Dongfeng Honda) e Nissan (Dongfeng Motor Co., Ltd). Nel 2005 Dongfeng Motor Group, holding intermedia del gruppo, è quotata alla Borsa di Hong Kong. Nel 2009 la società vende 1,9 milioni di veicoli. Nel 2011 Dongfeng Motor Group conclude una partnership con la francese Renault. .[3] I due partner decidono di investire nell'impresa 7,78 miliardi di yuan (1,27 miliardi di dollari).[4]

Nel febbraio 2014 Dongfeng Motor Group partecipa alla ricapitalizzazione di PSA Peugeot Citroen, in difficoltà con i conti in perdita, acquisendo il 14% della casa automobilistica francese:[5] nel capitale entra anche lo Stato francese mentre la famiglia cede il comando.[6]

Nell'estate 2017 viene firmata una joint venture tra Renault-Nissan e Dongfeng Motor per sviluppare e vendere in Cina veicoli elettrici. Alla Renault il 25%, alla Nissan il 25%, al gruppo cinese il 50%. Il nuovo veicolo, chiamato eGT, sarà sviluppato nello stabilimento di Shiyan, l'avvio del processo di produzione stabilito nel 2019.[7]

Nell'aprile 2023 viene lanciata la Dongfeng E70, la prima auto elettrica di serie al mondo a montare i motori integrati nelle ruote posteriori.[8]

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Zhang Wenxian e Alon Ilan, A Guide to the Top 100 Companies in China, World Scientific, 2010, ISBN 978-981-4291-47-7.
  2. ^ (EN) Eric Thun, Changing lanes in China foreign direct investment, local government, and auto sector development, edizione illustrata, Cambridge University Press, 2006, pp. 174–175, ISBN 978-0-521-84382-9.
  3. ^ (EN) China in $1.3bn Renault-Dongfeng auto joint venture, BBC News, 5 dicembre 2013. URL consultato il 6 marzo 2014.
  4. ^ (EN) China approves Renault's $1.3 billion Dongfeng venture, su reuters.com, 5 dicembre 2013. URL consultato l'8 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2013).
  5. ^ (EN) Peugeot signs Dongfeng deal, recovery hurdles remain, su Reuters, 26 marzo 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
  6. ^ Peugeot, la famiglia cede il comando, entrano Dongfeng e lo Stato francese, su repubblica.it, 18 febbraio 2014. URL consultato il 5 aprile 2018.
  7. ^ Nasce eGT, nuova IV Renault-Nissan e Dongfeng per la Cina, su ansa.it, 29 agosto 2017. URL consultato il 5 aprile 2018.
  8. ^ Questa è la prima auto di serie con i motori elettrici nelle ruote, su insideevs.it.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 1766 1948