Doxefazepam

farmaco
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Il doxefazepam è un farmaco benzodiazepinico[2] con attività farmacologica simile a quella del diazepam.[3] La sostanza fu sviluppata negli anni '70 dalla società farmacologica Schiapparelli.[4] In un lavoro scientifico sui ratti risalente al 1990 è stata segnalata una tendenza significativa a sviluppare neoplasie benigne epatocellulari. Nel medesimo studio è stata riscontrata una incidenza lievemente superiore di gliomi maligni (in particolare oligodendrogliomi), ma i risultati non erano di significatività statistica.[5]

Doxefazepam
Nome IUPAC
9-cloro-6-(2-fluorofenil)-4-idrossi-2-(2-idrossietil)-2,5-diazabiciclo[5.4.0]undeca-5,8,10,12-tetraen-3-one
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC17H14ClFN2O3
Massa molecolare (u)348.8
Numero CAS40762-15-0
Codice ATCN05CD12
PubChem38668
DrugBankDB13837
SMILES
C1=CC=C(C(=C1)C2=NC(C(=O)N(C3=C2C=C(C=C3)Cl)CCO)O)F
Dati farmacocinetici
Metabolismoepatico
Emivita3-4 ore[1]
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza

Tossicologia modifica

Nel ratto e nel topo i valori della DL50 sono rispettivamente 2550 e > 1500 mg/kg per os e 586 e 774 mg/kg per i.p.[6][7]

Usi clinici modifica

Il farmaco è indicato come 'regolatore del sonno' nel trattamento a breve termine dei pazienti affetti da insonnia, in quanto sembra in grado di ridurre significativamente il numero di risvegli notturni, migliorando in tal modo la qualità del sonno.[8][9] Il doxefazepam si caratterizzerebbe per un minor 'effetto sbornia' al risveglio al mattino rispetto ad altre benzodiazepine, fra cui il flurazepam[10]

Effetti collaterali ed avversi modifica

Nelle fasi iniziali del trattamento o quando si somministrano dosaggi troppo elevati si possono osservare effetti collaterali come sonnolenza, capogiri o senso di stanchezza. Occasionalmente sono stati osservati: atassia, xerostomia, disturbi visivi, vomito, diarrea. L'uso continuativo di benzodiazepine può comportare l'instaurarsi di una condizione di dipendenza. In tal caso una brusca sospensione della terapia è in grado di determinare l'insorgenza di una sindrome di astinenza. Per evitare questa evenienza è opportuno che l'interruzione del farmaco avvenga con gradualità. La somministrazione di doxefazepam dovrebbe essere evitata nei soggetti con storia preesistente di depressione del sistema nervoso centrale o coma, insufficienza respiratoria, miastenia grave, glaucoma ad angolo chiuso.

Dosi terapeutiche modifica

Il doxefazepam si somministra per via orale in dosi di 10–20 mg alla sera prima di coricarsi. Nei soggetti anziani e in quelli labili il trattamento deve essere iniziato con dosi minime e solo successivamente gradualmente aumentato in base alla risposta del paziente.

Interazioni con altri farmaci modifica

Se associato a farmaci ad attività centrale come neurolettici, tranquillanti, antidepressivi, anestetici, il doxefazepam può potenziarne l'azione sedativa.

Note modifica

  1. ^ IPCS INTOX Site Closed
  2. ^ G. F. Tamagnone, M. V. Torrielli, F. Marchi, A new benzodiazepine: 1-(2-hydroxyethyl)-3-hydroxy-7-chloro-1,3-dihydro-5-(o-fluorophenyl)-2H-1,4-benzodiazepin-2-one, in Journal of Pharmacy and Pharmacology, vol. 26, n. 7, 1974, pp. 566–567, DOI:10.1111/j.2042-7158.1974.tb09345.x. URL consultato il 31 agosto 2012.
  3. ^ Doxefazepam, in IARC Monogr Eval Carcinog Risks Hum, vol. 66, 1996, pp. 97–104, PMID 9097119.
  4. ^ DE Patent 2338058 - BENZODIAZEPINVERBINDUNGEN FUER DIE THERAPIE
  5. ^ Borelli G, Bertoli D, Chieco P, Carcinogenicity study of doxefazepam administered in the diet to Sprague-Dawley rats, in Fundam Appl Toxicol, vol. 15, n. 1, luglio 1990, pp. 82–92, PMID 1973676.
  6. ^ Goldenthal EI, A compilation of LD50 values in newborn and adult animals, in Toxicol. Appl. Pharmacol., vol. 18, n. 1, gennaio 1971, pp. 185–207, PMID 5542824.
  7. ^ Bertoli D, Borelli G, Carazzone M, Toxicological evaluations of the benzodiazepine doxefazepam, in Arzneimittelforschung, vol. 39, n. 4, aprile 1989, pp. 480–4, PMID 2568837.
  8. ^ G Rodriguez, G Rosadini, WG Sannita e E Strumia, Effects of doxefazepam on normal sleep. An EEG and neuropsychological study, in Neuropsychobiology, vol. 11, n. 2, 1984, pp. 133–9, PMID 6483162.
  9. ^ Tamagnone GF, De Maria R, De Marchi F, A new series of benzodiazepines. 1-Hydroxyalkyl derivatives of 1,3-dihydro-2H-1,4-benzodiazepin-2-ones, in Arzneimittelforschung, vol. 25, n. 5, maggio 1975, pp. 720–2, PMID 1242312.
  10. ^ Babbini M, Torrielli MV, Strumia E, Gaiardi M, Bartoletti M, De Marchi F, Sedative-hypnotic properties of a new benzodiazepine in comparison with flurazepam. Pharmacological and clinical findings, in Arzneimittelforschung, vol. 25, n. 8, agosto 1975, pp. 1294–1300, PMID 241364.

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