Drosha

enzima della famiglia delle RNAsi

Drosha è un enzima della famiglia delle RNAsi di tipo III di classe 2, necessario al processamento dei microRNA (miRNA), o corti RNA, molecole naturalmente prodotte dalle cellule e responsabili della regolazione di un'ampia varietà di geni grazie all'interazione con l'RNA-induced silencing complex (RISC) inducente il clivaggio di paia di basi di RNA messaggero (mRNA). Una molecola di microRNA è sintetizzata come un lungo trascritto primario di RNA conosciuto come pri-miRNA, che viene in seguito clivato da Drosha per produrre una caratteristica struttura ripetitiva di 70 paia di basi, detta pre-miRNA.[1] Drosha fa parte di un complesso proteico denominato Microprocessor complex (complesso di microprocessazione), che contiene proteine di attacco all'RNA a doppio filamento dette Pasha (chiamate anche DGCR8).[2], essenziali perché Drosha possa attaccarsi ai frammenti di RNA a doppio filamento del pri-miRNA che sono richiesti per la corretta processazione, in quanto queste sono sensori della flessibilità dell'RNA e riescono a riconoscere il giusto punto di attacco del complesso. Il taglio di Drosha avviene ad 11 nucleotidi di distanza dal punto di contatto Drosha-Pasha.[3]

Entrambi gli enzimi, Drosha e Pasha sono localizzati nel nucleo cellulare, dove avviene il processamento dei pri-miRNA in pre-miRNA. Queste ultime saranno in seguito ulteriormente processate da RNAsi Dicer in miRNA maturi nel citoplasma cellulare. [1]

Drosha, o Droshah, è la parola ebrea e Yiddish per sermone nel Giudaismo.

Note modifica

  1. ^ a b Lee Y, Ahn C, Han J, Choi H, Kim J, Yim J, Lee J, Provost P, Radmark O, Kim S, Kim VN. (2003). L'RNAsi nucleare III Drosha inizializza il processamento dei microRNA. Nature 425(6956):415-9.
  2. ^ Denli AM, Tops BB, Plasterk BB, Ketting RF, Hannon GJ. (2004). Nature 432(7014):231-5.
  3. ^ Han J, Lee Y, Yeom KH, Nam JW, Heo I, Rhee JK, Sohn SY, Cho Y, Zhang BT, Kim VN. (2006). Molecular basis for the recognition of primary microRNAs by the Drosha-DGCR8 complex. Cell 125(5):887-901.
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