La Ducati 888 è una motocicletta prodotta dalla casa motociclistica bolognese Ducati dal 1992 al 1993.

Ducati 888
Ducati 888 stradale
CostruttoreBandiera dell'Italia Ducati
TipoSportiva stradale
Produzionedal 1992 al 1993
Sostituisce laDucati 851
Sostituita daDucati 916
Modelli similiYamaha FZR750R
Honda RC30
Kawasaki ZXR 750

Storia modifica

La 888 è fondamentalmente un'evoluzione della 851, di cui conserva il telaio e gran parte della componentistica.[1] Anche il motore non era una novità, in quanto aveva già di fatto equipaggiato le versioni più spinte della 851 a partire dalla 851 SP2 del 1990.[2]

La denominazione 888 fu quindi dapprima utilizzata per le versioni più prestazionali (anche se già da due anni la cilindrata reale era quella[2]), quali la SP4 e la SPS indirizzate entrambe all'uso agonistico, poi venne impiegata anche per le versioni Strada e Biposto della 851 quando anch'esse adottarono la nuova cilindrata di 888cc.

Nel 1993, in vista del lancio della 916 programmato per l'anno seguente, venne presentato un ultimo, corposo rinnovamento della 888 in ottica competizioni, le cui modifiche più evidenti risiedevano nel restyling delle carene, con linee più filanti soprattutto per cupolino e codone, e nell'adozione di una nuova cilindrata di 926cc.[3] Per questo motivo, nonostante il mantenimento di 888 quale denominazione ufficiale, le pubblicazioni specializzate identificano ufficiosamente quest'ultima versione anche come Ducati 926.[3]

Tecnica modifica

Questo modello, come da tradizione Ducati, è spinto da un motore bicilindrico a V di 90° dotato di distribuzione desmodromica, la cui disposizione con il cilindro anteriore pressoché orizzontale e quello posteriore quasi verticale è universalmente conosciuta come motore a L. Tale scelta tecnica, risalente a più di venti anni prima, favorisce il controllo della temperatura nei motori raffreddati ad aria ed era stata mantenuta anche con l'adozione del raffreddamento a liquido e della testata plurivalvole da parte della 851. Il telaio è un traliccio di tubi di acciaio al cromo-molibdeno, anch'esso un marchio di fabbrica dell'azienda bolognese, il cambio è a 6 marce e la trasmissione finale è a catena. La veste estetica era identica alla 851, sottoposta a restyling proprio nell'anno in cui venne lanciata la 888.[1]

Carriera agonistica modifica

 
Carl Fogarty in sella alla 888 al Mugello durante il campionato mondiale Superbike 1992

Modello di punta della produzione sportiva Ducati, nel 1991 ha partecipato al campionato mondiale Superbike sostituendo la 851, continuando le vittorie Ducati nel campionato per altri due anni con Doug Polen, senza stravolgere troppo le linee da modello precedente, infatti inizialmente l'unica vera differenza tra i due modelli era solo la cilindrata del propulsore, innalzata appunto a 888cm³.

All'arrivo nel 1994 della sua sostituta, la totalmente nuova Ducati 916, fu ancora adoperata in gara dai piloti che non erano ancora passati al modello più recente, che la sostituì gradualmente sui campi di gara. Da notare che nel 1994 il pilota austriaco Andreas Meklau in sella alla sua vecchia 888[4][5] siglò il giro più veloce in gara in entrambe le manche[6][7] della gara del campionato mondiale Superbike 1994, in quella che fu l'ultima gara della categoria svoltasi all'Österreichring (ristrutturato l'anno seguente come A1-Ring), e, pur classificandosi entrambe le volte secondo alle spalle di Carl Fogarty, risultò più rapido del britannico in sella alla nuova 916.

Caratteristiche tecniche modifica

Caratteristiche tecniche - Ducati 888
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 2000 × 670 × 1120 mm
Altezze Sella: 760 mm - Minima da terra: 150 mm
Interasse: 1430 mm Massa a vuoto: 188 kg Serbatoio: 19 l
Meccanica
Tipo motore: Bicilindrico a 4 tempi a L di 90° Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 888 cm³ (Alesaggio 94,0 × Corsa 64,0 mm)
Distribuzione: DOHC desmodromico a 4 valvole cilindro Alimentazione: iniezione elettronica e corpi farfallati "Weber"
Potenza: 120 cv a 9.000 giri Coppia: Rapporto di compressione:
Frizione: multidisco a secco Cambio: sequenziale a 6 marce (sempre in presa)
Accensione elettronica CDI
Trasmissione a catena
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio tubolare a traliccio
Sospensioni Anteriore: forcella oleodinamica "Showa GD061-USD" / Posteriore: monoammortizzatore progressivo "Ohlins DU8071"
Freni Anteriore: doppio disco da 320 mm / Posteriore: disco singolo da 245 mm
Pneumatici anteriore 120/70 ZR 17; posteriore 180/55 ZR 17 Michelin su cerchi Marchesini
Prestazioni dichiarate
Velocità massima oltre 260 km/h
Altro
Rapporto di compressione 11:1
Fonte dei dati: [senza fonte]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Ducati 888 Strada, su motorcyclespecs.co.za. URL consultato il 27-05-2011 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2011).
  2. ^ a b (EN) Ducati 851 SP2, su motorcyclespecs.co.za. URL consultato il 27-05-2011.
  3. ^ a b Cathcart, Ducati 926 Superbike 1993.
  4. ^ video: Superbike 1994 Austrian Round - Race 1 Recap, su youtube.com. URL consultato il 27-05-2011.
  5. ^ video: Superbike 1994 Austrian Round - Race 2 recap, su youtube.com. URL consultato il 27-05-2011.
  6. ^ Superbike Results: 1994 Austrian Round - Race 1, su oldsbk.perugiatiming.com. URL consultato il 27-05-2011 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2015).
  7. ^ Superbike Results: 1994 Austrian Round - Race 2, su oldsbk.perugiatiming.com. URL consultato il 27-05-2011 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).

Bibliografia modifica

  • (ITEN) Alan Cathcart, Ducati Superbike 1988-2001, Firenze, Edizioni FBA Motoitaliane.

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