Dulce Ana

telenovela argentina

Dulce Ana è una telenovela argentina prodotta da Telearte tra 1995 e il 1996.

Dulce Ana
Screenshot dalla sigla della serie televisiva
PaeseArgentina
Anno1995
Formatoserial TV
Generetelenovela
Stagioni1
Puntate165
Durata60 min.
Lingua originalespagnolo
Rapporto4:3
Crediti
IdeatoreJuan Carlos Badillo, Stella De La Rosa e Ana Montes[1]
RegiaRodolfo Cela e Alejandro Hugo Moser[1]
Interpreti e personaggi
ProduttoreTele arte[2]
Prima visione
Dal7 agosto 1995
Al22 marzo 1996
Rete televisivaCanal 9[1]

Ha come protagonisti Patricia Palmer, Susana Campos e Orlando Carrió e vede il debutto televisivo dell'attrice Natalia Oreiro.

Trama modifica

Ana crede da sempre che i suoi veri genitori sono Juan Carlos e Mariana, però scoprirà presto che in realtà sono Juan Carlos e la sorella di Mariana, Victoria, ormai defunta. Ana vive molto male dopo che aver saputo questa notizia e la situazione familiare non aiuta: i fratelli e la madre la trattano in mal modo. Per avvicinarsi alla sua famiglia, diventa una cameriera nella loro abitazione, dove le uniche sue amiche sono la zia Julia e sua nipote Veronica.[3]

Produzione modifica

La serie si basa sulla telenovela Povera Clara del 1984[2].

La sigla è cantata da Julia Zenko e si intitola No quiero arrepentirme.[3]

Personaggi ed interpreti modifica

Altri interpreti Gustavo Fabi e Jorge Morales.

Premi e candidature modifica

Distribuzioni internazionali modifica

Paese Canale/i
  Argentina Canal 9
  Israele Canale 5
  Polonia
  Russia[5]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Dulce Ana (TV Series 1995), su imdb.com, IMDb.com. URL consultato il 10 agosto 2012.
  2. ^ a b Povera Clara, su antoniogenna.net. URL consultato il 10 agosto 2012.
  3. ^ a b (EN) Dulce Ana, su nataliaoreiro.gr. URL consultato il 10 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
  4. ^ (ES) Premio Martín Fierro 1995 (PDF), su aptra.org.ar. URL consultato il 28 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2014).
  5. ^ (RU) Милая Анна, su lunabrava.net. URL consultato il 10 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014).
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