ESO 146-IG 005
ESO 146-IG 005 (abbreviato ESO 146-5) è una galassia gigante ellittica interagente che domina un gruppo di galassie poste al centro dell'ammasso di galassie Abell 3827. Il gruppo è ben conosciuto a causa del forte effetto di lente gravitazionale generato[1].
ESO 146-IG 005 Galassia ellittica | |
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L'ammasso Abell 3827 con al centro il gruppo di galassie ESO 146-IG 005 (Telescopio Spaziale Hubble) | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Indiano |
Ascensione retta | 22h 01m 53.306s |
Declinazione | -59° 56′ 43.373″ |
Distanza | 1,4 miliardi a.l. |
Redshift | z = 0,10083 |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia ellittica |
Altre designazioni | |
ESO 146-5, APMBGC 146+076+007, ENACS ACO 3827 11, 2MASX J22015330-5956437 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie ellittiche |
Caratteristiche modifica
ESO 146-IG 005 è situato al centro di Abell 3827, in direzione della costellazione dell'Indiano alla distanza di 1,4 miliardi di anni luce dalla Terra e nel suo interno sono riconoscibili i resti di almeno quattro galassie più piccole in avanzato stadio di fusione con la galassia dominante. Un enorme alone di stelle circonda il nucleo di galassie interagenti, e la massa di ESO 146-IG 005 genera un'immensa forza di gravità che mantiene unito il gruppo. ESO 146-IG 005 ha una forma piuttosto insolita e si ritiene che ogni nucleo visibile sia il risultato della collisione di galassie più piccole a costituire un'enorme galassia ellittica[1][2].
Studiato dal Gemini South Telescope, ESO 146-IG 005, tramite l'effetto di lente gravitazionale, ha permesso di visualizzare, in forma di archi, due galassie remote poste rispettivamente a 2,7 e 5,1 miliardi di anni luce. La massa di ESO 146-IG 005 è stimata approssimativamente in 30 trilioni di masse solari, per cui, risulta la più massiccia galassia dell'universo osservabile[1][2].
Note modifica
- ^ a b c CANNIBALISTIC GALAXY BENDS LIGHT AND REVEALS ITS MONSTROUS APPETITE | Gemini Observatory, su gemini.edu. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ a b information@eso.org, First Signs of Self-interacting Dark Matter? - Dark matter may not be completely dark after all, su eso.org. URL consultato il 29 agosto 2015.
Voci correlate modifica
Collegamenti esterni modifica
- SIMBAD - ESO 146-5 -- Brightest galaxy in a Cluster (BCG), su simbad.u-strasbg.fr.
- NASA/IPAC EXTRAGALACTIC DATABASE - NED results for object ESO 146-IG 005, su ned.ipac.caltech.edu.