E poi dicono che il pesce è caro!

dipinto di Joaquín Sorolla

E poi dicono che il pesce è caro! (titolo originale ¡Aún dicen que el pescado es caro!) è un quadro dipinto da Joaquín Sorolla nel 1894 ed ora è esposto al Museo del Prado di Madrid.

E poi dicono che il pesce è caro!
¡Aún dicen que el pescado es caro!
AutoreJoaquín Sorolla
Data1894
Tecnicaolio su tela
Dimensioni151,5×204 cm
UbicazioneMuseo del PradoMadrid

È un'opera del primo periodo del pittore, che fa parte del "realismo sociale"[1]. Per questa, Sorolla ebbe la Medaglia di Prima Classe all'Esposizione nazionale di Spagna delle Belle arti del 1895 e il quadro fu acquistato nello stesso anno dallo Stato spagnolo.

Analisi dell'opera modifica

Il titolo del dipinto proviene da Fiore di Maggio, romanzo dello scrittore Vicente Blasco Ibáñez, grande amico del pittore[2]. La vicenda si sviluppa sulle spiagge del quartiere del Cabañal di Valencia. Alla fine del romanzo, un pescatore di nome Pascualet muore in mare e sua zia si lamenta sul suo cadavere. Ella termina il libro con l'esclamazione[3]

(ES)

«Que viniesen allí todas las zorras que regateaban al comprar en la pescadería! ¿Aún les parecía caro el pescado? ¡Á duro debía costar la libra...!»

(IT)

«Che vengano qui tutte queste puttane che mercanteggiano per comprare il pesce! Per di più esse trovano caro il pesce? Un duro[4] dovrebbe costare per libbra…!»

Il critico Emiliano M. Aguilera lo descrive così:

Due vecchi pescatori aiutano un giovane collega mezzo soffocato. È una scena molto emozionante trattata con grande realismo. È una delle numerose scene che può offrire il dolore proletario. L'artista lo sente profondamente e dà il nome al suo quadro con un rimprovero «E poi dicono che il pesce è caro!»[2]

Il dipinto mette in scena due pescatori che curano un terzo che ha avuto un incidente di mare; quest'ultimo è a torso nudo e al suo collo pende una catenina con medaglia, probabilmente la Madonna del Carmelo, protettrice dei marinai. L'ambiente è costituito di oggetti e utensili tipici dell'interno di un'imbarcazione: una lampada, un barilotto di acqua dolce, delle corde e del pesce.[5][6][7][3]

Note modifica

  1. ^ (ES) ¡Aún dicen que el pescado es caro! - Joaquín Sorolla, su HA!. URL consultato il 14 luglio 2019.
  2. ^ a b Evelyne Ricci e Emmanuel Le Vagueresse, Joaquín Sorolla et Ignacio Zuloaga : le clair-obscur d'une Espagne fin de siècle ?.
  3. ^ a b Paco Carsí, p. 99
  4. ^ "Duro" è il nome informale dato alla moneta spagnola da cinque pesetas
  5. ^ Aún dicen que el pescado es caro, su arteHistoria. URL consultato il 23 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2010).
  6. ^ Aun dicen que el pescado es caro, su museodelprado.es, Museo Nacional del Prado: Galerie en ligne. URL consultato il 23 novembre 2010.
  7. ^ José Soler Carnicer, Valencia pintoresca y tradicional. URL consultato il 23 novembre 2010.

Bibliografia modifica

  • (ES) Paco Carsí, Blasco Ibañez y Sorolla ¿ influencias o coincidencias ?, in Contrastes, Musée du Prado, 26 maggio 2009, Carsi.

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