East Coast Main Line

linea ferroviaria britannica

La East Coast Main Line (ECML) è una linea ferroviaria lunga 632 km[1] che collega Londra ed Edimburgo passando per Peterborough, Doncaster, York, Darlington e Newcastle, elettrificata lungo l'intero percorso. Il servizio per Aberdeen e Inverness, a nord di Edimburgo, impiega invece treni diesel; il principale operatore lungo la tratta è London North Eastern Railway.

East Coast Main Line
Stati attraversatiBandiera del Regno Unito Regno Unito
InizioLondra King's Cross
FineEdimburgo Waverley
Attivazione1850
GestoreNetwork Rail
Lunghezza632 km
Scartamento1 435 mm
Elettrificazione25 kV ~ 50 Hz aerea
Ferrovie
Mappa degli itinerari di CrossCountry, Grand Central, Hull Trains e Virgin Trains East Coast sulla East Coast Main Line

Il percorso costituisce un'arteria chiave della parte orientale della Gran Bretagna ed è fiancheggiato dalla strada A1. Collega Londra, la parte meridionale ed orientale dell'East Anglia, con lo Yorkshire, le regioni del Nord Est e la Scozia. Costituisce anche un importante servizio per i pendolari nella parte settentrionale di Londra ed è molto importante per l'economia di molte aree di Inghilterra e Scozia. Gestisce anche servizi ferroviari verso l'estero, per pendolari e locali, nonché il trasporto merci.

Percorso e descrizione modifica

La ECML costituisce parte dell'Itinerario Strategico G della Network Rail, che comprende sei linee separate:[2]

 
Rappresentazione della ECML (in blu) e altre linee nord-sud nel Regno Unito

La parte principale della linea è il percorso tra King's Cross ed Edimburgo, mentre il Hertford Loop viene utilizzato per il traffico locale e traffico merci; la Northern City Line viene utilizzata solo nei giorni feriali per i servizi ferroviari suburbani.[2]

Il percorso ha come riferimenti i codici ECM1 - ECM9.

Note modifica

  1. ^ East Coast Main Line Rail Route Upgrading, United Kingdom
  2. ^ a b Network Rail, Route Plans 2010: Route Plan G East Coast & North East (PDF), su networkrail.co.uk, 31 marzo 2010, p. 5. URL consultato il 1º agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2012).

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