Edward Tudor-Pole

cantante e attore britannico

Edward Tudor-Pole, pseudonimo di Edward Tenpole, soprannominato Eddie (Londra, 6 dicembre 1955), è un cantante e attore britannico.

Edward Tudor-Pole
Edward Tudor-Pole nel 2013
NazionalitàBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
GenerePunk rock
Country
Rock and roll
Periodo di attività musicale1977 – in attività
Strumentovoce
GruppiTenpole Tudor

Biografia modifica

Edward Tudor-Pole nacque il 6 dicembre 1955 nel quartiere di Lambeth, a Londra[1] e frequentò la King Edward's School di Witley, nel Surrey, per poi spostarsi alla RADA (Royal Academy of Dramatic Art).

Carriera musicale modifica

Folgorato dall'avvento del punk rock, nel 1977 Tudor-Pole formò la band Tenpole Tudor, acquisendo notorietà in patria soprattutto grazie alla sua partecipazione al film-documentario La grande truffa del rock'n'roll (The Great Rock 'n' Roll Swindle) come possibile sostituto di Johnny Rotten nel ruolo di cantante dei Sex Pistols. Nel film egli canta i brani Who Killed Bambi?, The Great Rock 'n' Roll Swindle, ed una stralunata cover di Rock Around the Clock, tutti inclusi nell'album della colonna sonora tratta dal film.

Nel 1980, grazie alla popolarità acquisita del loro frontman, i Tenpole Tudor firmarono un contratto con la Stiff Records e successivamente pubblicarono due album: Eddie, Old Bob, Dick and Gary e Let the Four Winds Blow. Da essi furono estratti tre singoli di successo, con Swords of a Thousand Men che raggiunse la top ten britannica.

Scioltasi la band, Tudor-Pole intraprese la carriera solista, continuando ad esibirsi in svariati concerti in tutta la Gran Bretagna. Il suo stile ingloba elementi di diversi generi quali punk rock, country-western e puro rock and roll.

Carriera cinematografica e televisiva modifica

Tudor-Pole è apparso in numerosi film e spettacoli teatrali, fungendo anche da conduttore del programma tv The Crystal Maze, in sostituzione di Richard O'Brien dal 1993 fino al termine dello show nel 1995.

Tra i film ai quali ha partecipato si annoverano La grande truffa del rock'n'roll, Absolute Beginners, Giochi nell'acqua (Drowning by Numbers), The Queen's Sister, Cacciatore bianco, cuore nero (White Hunter, Black Heart) con Clint Eastwood e molti film diretti da Alex Cox inclusi Sid & Nancy e Diritti all'inferno (Straight to Hell).

In Kull il conquistatore, pellicola del 1997, interpretò il ruolo di Enaros, antagonista del protagonista. Partecipò inoltre a Quills - La penna dello scandalo insieme a Geoffrey Rush e Kate Winslet e a Tu chiamami Peter (The Life and Death of Peter Sellers) nella parte di Spike Milligan. La sua apparizione in Harry Potter e la camera dei segreti (2002) nel ruolo del signor Sinister, il proprietario del negozio Magie Sinister, fu tagliata al montaggio, ma venne inclusa nella versione estesa del film in DVD.[2]

Filmografia modifica

Discografia modifica

Tenpole Tudor modifica

Album modifica

Singoli modifica

  • Who Killed Bambi? - (1979, Virgin VS 256)[4]
  • Rock Around the Clock - (1979, Virgin VS 290)
  • Real Fun / What's in a Word - (1980, Korova - KOW 4)
  • 3 Bells in a Row / Fashion (Live at The Marquee) / Rock and Roll Music (Live at The Marquee) - (1980, Stiff Records, BUY 98)
  • Swords of a Thousand Men / Love and Food - (1981, Stiff Records, BUY 109)
  • Wünderbar / Tenpole 45 - (1981, Stiff Records, BUY 120)[4]
  • Throwing My Baby Out with the Bath Water / Conga Tribe - (1981, Stiff Records, BUY 129)[4]
  • Let the Four Winds Blow / Sea of Thunder - (1981, Stiff Records, BUY 137)
  • Swords of a Thousand Men - (2012, Stiff Records, BUY 285)

Raccolte modifica

  • The Best of Tenpole Tudor: Swords of a Thousand Men - (2001, Metro, METRCD 049)
  • Wunderbar: The Stiff Records Singles Collection - (2002, Anagram Records, CD PUNK 128)

Note modifica

  1. ^ England & Wales, Birth Index: 1916–2005, vol.5c, p1516
  2. ^ Harry Potter and the Chamber of Secrets (2003), su BFI. URL consultato il 17 aprile 2020.
  3. ^ Tenpole Tuidor : "Swords of a Thousand Men", su discogs.com. URL consultato il 16 febbraio 2015.
  4. ^ a b c David Roberts, British Hit Singles & Albums, 19th, Londra, Guinness World Records Limited, 2006, p. 553, ISBN 1-904994-10-5.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN167330148 · ISNI (EN0000 0001 3054 9342 · Europeana agent/base/151996 · LCCN (ENno2011011062 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011011062