In chimica, con il termine elemento nativo si indica un minerale che contiene una sostanza semplice pura (cioè una sostanza chimica costituita da atomi appartenenti ad un solo elemento chimico e non combinati con atomi di altri elementi). Tali minerali si indicano utilizzando il nome dell'elemento chimico corrispondente, ad esempio: rame nativo, oro nativo, zolfo nativo.

Gli elementi nativi possono presentarsi sotto forma di cristalli o in forma amorfa.

Alcuni elementi nativi possono trovarsi sotto varie forme: ad esempio il carbonio allo stato nativo si può trovare sotto forma di diamante o grafite (che sono due particolari forme allotropiche del carbonio).

In mineralogia il significato di "elementi nativi" è più ampio, in quanto indica una classe di minerali che comprende anche le leghe, i carburi, i nitruri e i fosfuri.[senza fonte]

Metalli nativi modifica

Alcuni metalli nativi (cioè elementi nativi di un metallo), sono costituiti da metalli nobili (come ad esempio l'oro o l'argento) e altri metalli con scarsa affinità per l'ossigeno o passivabili in superficie (come il rame).

Tale tipologia di elementi nativi sono rari, in quanto i metalli tendono a reagire con altre sostanze (in particolare con l'ossigeno), per cui in genere i metalli puri vengono ricavati da minerali in cui gli atomi del metallo in questione sono legati con atomi di altri elementi chimici, formando dei composti chimici.

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