Elia X (IX) Yohannan Marogin

Elia X, nato Yohannan Marogin (Maraugin[1] o Marawgin[2]) (1645Monastero di Rabban Ormisda, 17 maggio 1700), è stato un vescovo cristiano orientale siro, patriarca della Chiesa d'Oriente della linea Elia dal 1660 al 1700.

Poiché un patriarca di nome Elia VI non è mai esistito, benché censito nelle cronotassi tradizionali dei patriarchi della Chiesa d'Oriente, il numero ordinale corretto di Elia X è quello di Elia IX.[2]

Biografia modifica

Secondo Tisserant, nacque all'incirca nel 1645, poiché aveva 15 anni quando fu chiamato a succedere a Elia IX, morto il 18 giugno 1660, come patriarca della Chiesa d'Oriente.[3]

Il nuovo patriarca ebbe diverse relazioni con la Chiesa cattolica, i cui missionari operavano da tempo nelle regioni della Mesopotamia settentrionale, convertendo al cattolicesimo numerosi gruppi di cristiani nestoriani. Elia stabilì contatti con la Santa Sede nel 1668 e il 22 novembre 1669 scrisse a papa Clemente IX per chiedere il permesso di fondare a Roma una scuola per la formazione dei suoi preti e per ottenere un aiuto per aprire una cappella del proprio rito a Gerusalemme.[3] Queste trattative non ebbero però successo.[4]

Elia fu un «vigoroso difensore della fede tradizionale» nestoriana.[5] Durante il suo mandato, il metropolita di Amida Yosep si convertì al cattolicesimo e con lui tutta la sua comunità. Il patriarca reagì recandosi personalmente ad Amida per insediare un nuovo vescovo, Davide, e far imprigionare il vescovo ribelle.[6]

Le fonti coeve attestano almeno tre natar kursya designati a succedergli come patriarca: Shimun nel 1669, David nel 1679, e, a partire dal 1693, Isho'yahb, che presumibilmente divenne patriarca alla sua morte con il nome di Elia XI.[1][7]

Elia morì il 17 maggio 1700, dopo 40 anni di governo, come attesta il suo epitaffio, conservato nel monastero di Rabban Ormisda,[8] che fu probabilmente sede del suo patriarcato.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Heleen H.L. Murre-Vandenberg, The Patriarchs of the Church of the East from the Fifteenth to Eighteenth Centuries, Hugoye: Journal of Syriac Studies, vol. II/1, 1999, p. 246.
  2. ^ a b (EN) Samuel Burleson & Lucas Van Rompay, List of Patriarchs: I. The Church of the East and its Uniate continuations, Gorgias Encyclopedic Dictionary of the Syriac Heritage, electronic edition.
  3. ^ a b (FR) Eugène Tisserant, Nestorienne (église), Dictionnaire de Théologie Catholique, vol. XI, Paris, 1931, col. 238.
  4. ^ (EN) Wilhelm Baum, Dietmar W. Winkler, The Church of the East: A Concise History, London & New York, 2003, p. 119.
  5. ^ (EN) David Wilmshurst, The Ecclesiastical Organisation of the Church of the East, 1318-1913, Peeters Publishers, Lovanio, 2000, p. 25.
  6. ^ (FR) Tisserant, Nestorienne (église), Dictionnaire de Théologie Catholique, vol. XI, col. 239.
  7. ^ (EN) Wilmshurst, The Ecclesiastical Organisation of the Church, p. 195.
  8. ^ (EN) Amir Harrak, Patriarchal Funerary Inscriptions in the Monastery of Rabban Hormizd, Hugoye: Journal of Syriac Studies, vol. VI/2, 2009, pp. 299-300.

Bibliografia modifica