Un elicoplano o con termini derivati dall'inglese, una girodina (dall'inglese "gyrodyne") o elicottero composito, è un aerogiro con motore che muove un rotore utilizzato per il decollo, l'atterraggio e l'hovering a similitudine dell'elicottero, ma che a differenza di questo, è dotato anche di un sistema di propulsione supplementare, che è indipendente dal rotore principale e che produce una spinta nella direzione della traiettoria.

L'Air & Space 18A, uno degli ultimi tre elicoplani immatricolati come tali dalla FAA statunitense.
Lockheed AH-56 Cheyenne
Lockheed AH-56 Cheyenne

Il Lockheed AH-56 Cheyenne, un esempio di elicoplano militare che non superò lo stadio di prototipo. Nell'immagine inferiore, in primo piano l'elica spingente

Alle velocità più alte, il rotore principale si comporta in maniera simile a quello di un autogiro, ovvero cessa di fornire spinta nella direzione della traslazione, ma si limita a fornire solo portanza.

Il nome elicoplano (in inglese "heliplane") fu usato originalmente da Don Farrington per il lancio sul mercato dell'Air & Space 18A.

C'è controversia sull'uso corretto dei termini elicoplano e girodina e in più esistono anche i termini sinonimi elicottero composito e giroplano composito, che però sono utilizzati meno di frequente.

La terminologia USA modifica

Il termine gyrodyne costituisce ufficialmente una classe di aerodine potenzialmente immatricolabili negli Stati Uniti, riconosciuta come tale dai regolamenti della Federal Aviation Administration (FAA),[1] mentre Heliplane è un marchio pubblicitario.

L'FAA differenzia tra gyrodyne, mezzi nei quali il rotore è posto in rotazione da un motore, e gyroplane, nei quali il rotore è in rotazione libera. Il gyroplane nella terminologia italiana viene chiamato autogiro.

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