Emmerich Tarabocchia

calciatore e allenatore di calcio italiano (1946-2022)

Emmerich Tarabocchia (Sansego, 8 dicembre 1946Santa Margherita Ligure, 2 maggio 2022) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

Emmerich Tarabocchia
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 175 cm
Peso 71 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1976 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1965Sammargheritese
1965-1966Genoa
Squadre di club1
1966-1967Genoa3 (-?)
1967-1968Rapallo29 (-?)
1968-1972Potenza107 (-?)
1972-1974Sorrento46 (-43)
1974-1975Lecce37 (-?)
1975Bari3 (-5)
1975-1976Lucchese21 (-?)
19??Riva Trigoso? (-?)
19??Bacezza? (-?)
Carriera da allenatore
2004-2005[1]EntellaAll. Portieri[1]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Appassionato di caccia,[2] secondo altre fonti sarebbe nato a Trieste.[3] È morto il 2 maggio 2022 all'età di 75 anni a Santa Margherita Ligure, sua città d'adozione.[4]

Carriera modifica

Club modifica

 
Emmerich Tarabocchia con la maglia del Genoa

Tarabocchia crebbe calcisticamente tra le file del Genoa, che lo avevano acquisito dalla Sammargheritese, squadra in cui era stato notato da un dirigente rossoblu.[5] Nel 1965 vinse tra le file rossoblu il Torneo di Viareggio,[6] giocando da titolare la finale contro la Juventus vinta grazie al lancio della monetina dopo che la sfida era arrivata ai calci di rigore.[1]

Esordisce con il Genoa in Serie B nella stagione 1966-67.[5]

La stagione successiva passa al Rapallo, in serie C, ottenendo la permanenza in categoria.

Lascia la Liguria la stagione seguente per giocare tra le file del Potenza, dove rimane quattro anni.

Nel 1972 passa al Sorrento, club nel quale milita due stagioni.

Nella stagione 1974-1975 sempre in Serie C, con la maglia del Lecce, stabilì quello che resta ad oggi il record di imbattibilità per un portiere nelle serie professionistiche italiane:[7][8] Tarabocchia non subì gol per 20 partite, per un totale di 1791 minuti (fino alla marcatura di Cascella del Benevento).[3][8] Nel febbraio 1975, ancora imbattuto, subì due gol in Barletta-Lecce (2-2), ma a causa di alcuni disordini provocati dai tifosi il giudice sportivo assegnò il 2-0 a tavolino per il Lecce.[8] Con questo primato, Tarabocchia supera Antonio Gridelli, estremo difensore del Sorrento con cui ha giocato più volte contro in carriera.[2] A fine stagione il Lecce arrivò terzo in campionato, dietro Catania e Bari, seppur mantenendo la miglior difesa del torneo, con 15 reti subite in 38 giornate.

Passa nel 1975 al Bari in sostituzione di Franco Mancini,[9] ed a partire dal novembre dello stesso anno alla Lucchese, dove chiude la carriera agonistica.

Lasciato il calcio professionistico, ha giocato in alcune compagini liguri come il Riva Trigoso e il Bacezza.[4]

Nel 2004-2005 ha allenato i portieri del Chiavari.[1]

Nazionale modifica

Nel marzo del 1967, disputò un match con la Nazionale olimpica contro la Jugoslavia (2-1).[10]

Palmarès modifica

Club modifica

Competizioni giovanili modifica

Genoa: 1965

Note modifica

  1. ^ a b c d Gessi Adamoli, Viareggio, Genoa-Juve quarant' anni dopo, in la Repubblica, 7 febbraio 2005. URL consultato il 28 marzo 2016.
  2. ^ a b   Calcio in soffitta, Il record di imbattibilità di Emmerich Tarabocchia, su YouTube, 1º aprile 2015. URL consultato il 28 marzo 2016.
  3. ^ a b Mimmo Carratelli, Quando i portieri avevano il numero 1, in la Repubblica, 29 dicembre 2010. URL consultato il 28 marzo 2016.
  4. ^ a b (EN) ‘Santa’: è morto Emmerich Tarabocchia, portiere dei record, su Levantenews.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  5. ^ a b Emmerich Tarabocchia, il record del portiere imbattibile, su Fanpage.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  6. ^ 1961 - 1970: DAL PURGATORIO ALL'INFERNO Genoacfc.it
  7. ^ La stagione 1974-75 Wlecce.it
  8. ^ a b c   Il record di Tarabocchia, Rai Sport, 26 marzo 2016. URL consultato il 28 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2016).
  9. ^ Gianni Messi, Ecco Gillet, modello belga ora il Bari è nelle sue mani, in la Repubblica, 24 novembre 2000. URL consultato il 28 marzo 2016.
  10. ^ Gli Azzurri per le Olimpiadi battono la Jugoslavia (2 a 1), in La Stampa, 23 marzo 1967. URL consultato il 28 marzo 2016.

Bibliografia modifica

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.

Collegamenti esterni modifica