Encyclopédie berbère

L'Encyclopédie berbère (in italiano; "Enciclopedia berbera") è un progetto enciclopedico lanciato nel 1984 sotto l'egida del Consiglio Internazionale per la Filosofia e le Scienze Umane dell'UNESCO. L'enciclopedia è stata diretta dallo storico Gabriel Camps fino al 2002, anno della sua morte, e dopo la sua scomparsa dal linguista Salem Chaker, che coordina un vasto team di ricercatori. Pubblicata dapprima da Édisud, attualmente è edita da Peeters che ne assicura la diffusione, mentre la parte scientifica è curata dall'IREMAM di Aix-en-Provence, dall'INALCO di Parigi e dall'Académie des inscriptions et belles-lettres.

Encyclopédie berbère
Titolo originaleEncyclopédie berbère
AutoreAA.VV.
1ª ed. originale1984
Genereenciclopedia
Lingua originalefrancese

La prima edizione era partita dopo una versione sperimentale "provvisoria" in fascicoli separati per ogni voce, ideata da Camps nel 1970.[1] Questo ambizioso progetto editoriale mirava a identificare, raccogliere e sintetizzare la conoscenza del mondo berbero, fino ad allora molto frammentata.[1]

Dal 2012 molti volumi dell'Encyclopédie berbère (i primi 27 fascicoli su 32 pubblicati fino a quel momento) sono stati messi online a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo.[1]

Un aspetto curioso di questa enciclopedia è la distribuzione dei lemmi: dal momento che essi sono spesso costituiti da termini berberi, data la particolare morfologia del nome in berbero, che di norma inizia per a- al maschile singolare e per ta- al femminile singolare, la lettera A ha occupato da sola ben 8 fascicoli, mentre le altre lettere non vanno oltre i 2 o 3 fascicoli, con una punta di 4 fascicoli per la lettera M (m- è una preformante nominale dell'arabo, presente in molti prestiti).

Note modifica

  1. ^ a b c (FR) Encyclopédie berbère, su encyclopedieberbere.revues.org, Encyclopédie berbère. URL consultato il 16 settembre 2012.

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